SS. CAMMINO

IL PENTIMENTO I Parte


IL PENTIMENTOLc 7, 32/38Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato e, fermatasi dietro, si rannicchiò piangendo ai piedi di LUI,  cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato.Lc 15, 18/20Mi leverò e andrò da mio Padre e gli dirò: Padre ho peccato contro il cielo e contro te, non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni.....Lc 23, 41/43Noi giustamente perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male e aggiunse: Gesù ricordati di me quando entrerai nel TUO regno. Gli rispose: in verità ti dico. Oggi sarai con me nel Paradiso.Il Signore DIO Onnipotente, alitando il SUO Santo Spirito sulla statua di argilla che aveva costruito, diede  Vita all’uomo a SUA immagine e somiglianzaDa quel momento la vita diventò lo Spirito Santo nell’uomo e vi rimane  fino a quando questi rispetta i SUOI comandamenti che lo guidano e lo fanno vivere da vivo.Il vivo è per sua natura amante, paciere, saggio, intelligente, puro, santo e innocente. Ama tutti come se stesso  perché  la vita rispetta se stessa nel prossimo.E’ luce del mondo e sale della terra e non  può peccare.L’uomo che pecca deve prima soffocare la voce della coscienza la quale in qualche modo continuerà ad avvisarlo anche dopo aver peccato per indurlo a pentirsi. Quando l’uomo pecca, nella sua disobbedienza al Signore DIO, obbedisce al serpente soffocando la propria coscienza. Più soffoca la coscienza più il serpente entra in lui, più il serpente entra in lui più pecca, più pecca più perde la vita, più perde la vita più entra nella morte, più muore meno si accorge di morire, meno si accorge di morire più si allontana dal Signore DIO, più si allontana dal Signore DIO più scompare in lui la voce della coscienza e comincia a vivere da morto.Quale morto può tornare alla vita se non interviene la mano del Signore DIO?Chi non si pente dopo aver peccato, ha perso ogni comunione con lo Spirito Santo, il peccato si è incarnato in lui e lo domina impedendogli di pentirsi.Il Signore DIO pone la SUA  luce  nella coscienza del peccatore per aiutarlo a conoscere la sua verità  e questa luce sarà il fondamento del pentimento perché solo la verità poptrà  sciogliere l’inganno che ha convinto l’uomo a peccare.Il perdono è l’Amore del Signore DIO per l’uomo, ma come può perdonare chi non riconosce le proprie colpe con un sincero pentimento?  Il Signore DIO ha mandato il SUO  Figlio  per portare a tutti la salvezza, ma saranno   salvati solo coloro che crederanno.I credenti sono quelli che credono di essere peccatori e sono gli stessi che possono pentirsi perché hanno ancora un raggio di vita.Chi non crede è morto ed è proprio il caso di chi non può pentirsi.La differenza fra chi crede di essere peccatore  e chi non crede di esserlo, quando in verità lo è,  è la stessa che c’è fra un malato ed un morto.  Il peccatore che ha ancora un raggio di vita cerca il perdono tramite il suo pentimento, esattamente come il malato cerca la sua guarigione tramite le medicine.Questo peccatore sente la sofferenza per le sue colpe esattamente come il malato sente il dolore che gli provoca la malattia.Lo stesso peccatore sente la condanna come il malato sente il pericolo della morte.Sente anche la sofferenza che ha creato nel cuore del Signore DIO come il malato sente la sofferenza di chi soffrirebbe per lui nel caso in cui morisse.Come il malato prende le medicine, così il peccatore che ha un raggio di vita, si umilia!Come il malato spera nella guarigione, allo stesso modo il peccatore  semivivo spera nel perdono che viene dal suo pentimento!L’uomo che ha perso la vita per causa del peccato, non può sentire  il peso delle sue colpe, non può sentire la nostalgia di tornare a vivere e oltretutto non può sentire la nostalgia d’incontrarsi con il Signore DIO. Vive da indifferente e la sua indifferenza è il segno della sua morte spirituale.Per questo è stato detto: se volete conoscere la vostra verità, esaminate la vostra coscienza, se ancora avete la coscienza, se non  avete la coscienza esaminate le vostre opere.Chi esaminando le  proprie opere e, pur vedendo il peccato,  rimane   indifferente,  è morto.Per costui  se vuol tornare a sperare, l’unica via è cercare la mano del Signore DIO che gli faccia vedere la sua verità.Quale uomo che ha un raggio di vita non si pente quando vede che le sue opere non gradite al Signore DIO?.       Quale morto esaminando le proprie opere inique può pentirsi?A volte il morto guardando i propri peccati sente persino la nostalgia per quei peccati e trova ”gioia” in quella nostalgia.La “gioia” sarà tanto maggiore quanto maggiore è l’incarnazione, perché i peccati che  maggiormente  suscitano la nostalgia sono quelli più incarnati.Il Signore mette davanti ad un bivio tutti i peccatori:  via della vita e via della morte.O cercano  il pentimento o si rassegnano al serpente.Chi è senza vita, lo è perché ha fatto la volontà del serpente, ha  disubbidito ai  comandamenti ed ha cacciato il SUO Santo Spirito”.Ha conquistato l’inferno! Il Signore è sceso in questo mondo per salvare chi vuol scoprire la sua verità di peccatore e vuol pentirsi.Costoro saranno la speranza per tutti.Ci ha cercato e ci ha dato un raggio di vita per scoprire e credere nella nostra verità, ma ha detto: “Chi crede sarà salvo e chi non crede sarà condannato”.Se il Signore non avesse avuto tutta la certezza che i peccatori possono pentirsi e convertirsi non sarebbe venuto in questo mondo e non avrebbe accettato la morte di croce.Questa è la speranza del peccatore: la certezza del Signore che può pentirsi.Il Signore vuole che il peccatore si penta, satana vuole che  rimanga indifferente, ma chi decide cosa vuol fare  è il peccatore stesso.L’uomo per potersi pentire deve scoprire di essere peccatore e quale è in verità il suo peccato più grave. Quando i farisei, tramite un loro dottore, chiesero al Signore Gesù quale fosse il più grande comandamento della legge, il Signore Gesù rispose: “Amerai il Signore DIO tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente, con tutta la tua anima e con tutto il tuo corpo e il secondo è simile al primo: amerai il  prossimo tuo come te stesso.Ora se questi sono i comandamenti più grandi, il peccato più grave sarà non rispettarli.Il peccato più grave è quindi mettere gli idoli al posto del Signore DIO nel nostro cuore e quello conseguente di non amare il prossimo.San Giovanni nel Suo Santo Vangelo dice: “quando l’uomo pecca diventa figlio del diavolo”, ma il pentimento sincero lo fa ritornare figlio del Signore DIO.E’ anche scritto che tutti peccati saranno perdonati, ma la bestemmia non sarà perdonata né in questo né nell’altro mondo.Quale bestemmia è più grande del mettere gli idoli al posto del Signore DIO nel nostro cuore?  A volte diciamo: la mia coscienza è a posto perché mi sento in pace.L’Amore e la Pace sono come il braccio destro e quello sinistro, dove c’è l’uno c’è anche l’altro.Chi sta vivendo nella Pace, sta vivendo anche nell’Amore e il segno è sta amando il nemico come l’amico.Se così non è, sta chiamando Pace l’indifferenza e l’inferno non gli manca.Questo lo diciamo perché ognuno sappia cosa c’è dietro l’indifferenza!Chi non riesce a pentirsi ha lasciato che satana s’incarnasse nella sua anima e nel suo corpo e lo si manifesta sotto forma di superbia ed orgoglio.Chi non vuol riconoscere le proprie colpe, la propria iniquità e non vuol umiliarsi  è superbo ed orgoglioso.Gli umili appartengono al Signore Gesù, mentre i superbi ed orgogliosi appartengono a satana il quale non permette loro di pentirsi se confidano in loro stessi.Se l’uomo non si pente vuol dire che la sua anima  non vive più nel suo corpo, poiché  è stata trascinata all’inferno a causa del peccato.Chi vive nel corpo di questo uomo è lo spirito del peccato e per questo non ci sarà nessun pentimento fino a quando l’anima non viene recuperata con un cammino spirituale.   A volte il Signore fa rientrare l’anima  nel suo corpo, sperando che la disperazione dell’anima sia di aiuto al peccatore  per credere nella sua verità.Questo si chiama “inferno nel corpo vivo”.Se il peccatore crederà, sarà salvo e sarà anche  una testimonianza viva per chi non può o non vuol credere.                                                                                    continua