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SS. CAMMINO VERSO LA PACE

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LA MAMMA

Post n°35 pubblicato il 25 Aprile 2008 da giona03

A TUTTE LE MAMME

La Mamma è uguale al Papà perché quando il Buon DIO dimora nel loro cuore è buon Papà e buona mamma – è tutto per tutti.

Quando sei disperato – quando sei isolato – quando sei sofferente – quando sei assetato – quando sei affamato – quando uno dei due ti coccola – ti abbraccia – ti accoglie e asciuga le tue lacrime, sai distinguere se è Mamma o Papà?

Nell’abbraccio di Mamma puoi trovare l’Amore di Papà e nell’abbraccio di Papà puoi trovare l’affetto di mamma perché in entrambi batte il cuore del DIO.

Se vuoi conoscere il Buon DIO puoi conoscerlo tramite la Mamma che porta nelle sue mani la mano  DIO per coccolare, nei suoi occhi gli occhi di DIO per guardare ed entrare dentro di te perché DIO è nel suo cuore.

La parola Mamma è al disopra di ogni parola – Cristo stesso, il figlio dell’ALITISSIMO – si inginocchiò davanti alla Mamma.

La mamma porta il bimbo verso il cielo e dove lei non arriva il bimbo la spinge affinché insieme entrino nel cuore di DIO.

Quando partorisce mette il suo bimbo nel suo braccio sinistro e lo poggia sul suo seno affinché con gli orecchi ascolti il battito del suo cuore di Mamma e con la bocca si nutra del latte umano/Divino. Tramite gli occhi, entra negli occhi della Mamma, dietro agli occhi di Mamma c’è il cuore di Mamma e negli occhi Mamma vede il Mondo Celeste.

Per questo la prima volta che il bimbo allatta, mentre succhia piange e fa pianger gli occhi della Mamma.

Le lacrime della Mamma gocciolano su quelle del bimbo. Il bimbo entra nel cuore della Mamma, lascia la Mamma entrare nel suo e insieme viaggiano verso il cuore di DIO.

Ogni bimbo quando guarda gli occhi della Mamma vede in essi lo spazio Divino.

Maria è stata chiamata la Madre di DIO perché la Mamma è il vero volto di DIO –  la vera immagine di DIO.

La radice della famiglia è il Papà e il tronco è la Mamma.

Quale radice senza tronco può dare frutto?

Per questo chi porta il peso della famiglia, chi la nutre e la porta verso il cielo è la Mamma che è l’affetto di DIO, la dolcezza di DIO,  il coccolo di DIO e la speranza per i famigliari.

Dove c’è la vera Mamma c’è la vera vita e dove c’è la vita c’è Pace e Amore.

Dove c’è solo la “mamma” di anagrafe abbondano  sofferenza e discordia.

La Mamma è quella tutta orecchi:

Nei suoi orecchi c’è il cuore di Mamma e nel suo cuore ci sono gli orecchi di Mamma perché in lei cuore e orecchi sono una cosa sola per ascoltare e comprendere i suoi figli.

Beate siano quelle che vivono la Mamma perché sono la gioia di DIO sulla terra e il sorriso Divino nella famiglia.

La Mamma è la luce di DIO nella famiglia e questa famiglia sarà la luce di DIO per illuminare il mondo.

La Mamma è la cucina Celeste, il cibo Celeste e la manna  del cielo per ogni uomo.

E’ anche  la Mamma del Papà in cielo e in terra.

Tutti s’inginocchiano davanti alla Mamma che porta nel cuore l’amore di DIO perché è il torrente e la sorgente delle grazie di DIO.

La Mamma è quel goccio di acqua uscito dal costato di  CristoGesù per lavare la colpa di ogni uomo.

La Mamma è quella pronta a dare la sua vita per far vivere i suoi figli.

In ogni età, la Mamma è Mamma per tutti gli uomini che vivono sotto la tenda celeste che ha per  pavimento è la terra e per tetto il cielo – anche se non ha mai partorito – perché è il cuore di DIO per amare il mondo.

La vera Mamma assomiglia tutta a Maria e darà un frutto simile ad Abele.

Le “mamme” di anagrafe solo assomigliano ad Eva dopo la caduta e daranno un frutto simile a Caino.

L’albero si conosce dal frutto.

E’ duro dire la verità, perché chi ha fatto soffrire il cuore di DIO sono le “mamme” che si chiamano mamme ma non lo sono perché manca DIO nel loro cuore.

Sono quelle che massacrano il bimbo nel loro grembo, quelle che distruggono la Pace nella famiglia, quelle che sono alleate con il male, quelle che hanno sporcato l’Amore e oltretutto quelle che hanno sporcato il nome di Mamma.

Anche per queste “mamme” c’è la speranza se cercheranno la speranza.

Nella fede c’è il pentimento, nel pentimento c’è il perdono, nel perdono c’è la riconciliazione e nella riconciliazione ritroveranno il cuore di Mamma.

Grazie Signore Gesù per la  MAMMA che ci hai donato.  

   

 

 
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L'AMORE  I PARTE

Post n°32 pubblicato il 23 Aprile 2008 da giona03

DISCORSO TENUTO DAL MIO PADRE SPIRITUALE E DA ME IN PADOVA IL 20.05.2005

 

L'AMORE

 

 

L'amore è la presenza di DIO nell'uomo, anzi DIO nell'uomo.

Come può essere DIO nell'uomo?

Voi siete il tempio di DIO e lo SS  dimora in voi.  Vuol dire voi siete il calice di CRISTO e il sangue di CRISTO  vivo vive in voi – vive nelle vostre vene per darvi la vita.

Voi siete l'altare di DIO – il tabernacolo di DIO.  Nel tabernacolo c'e la potenza di CRISTO  e in questa vive il corpo di CRISTO per darti la vita. Il corpo e il suo sangue sono CRISTO in persona che è lo SS. Lo SS scende in MARIA s'incarna e diventa GESU'. L'amore e' DIO – è DIO nell'uomo  perché l'amore di DIO è CRISTO  e CRISTO  è in ognuno di noi sia tramite il corpo – sia tramite il  suo SANTO SPIRITO.

 

Se l'amore di DIO è nell'uomo l'uomo è già nell'amore di DIO – vuol dire l'amore di DIO e l'uomo sono una cosa sola.

Ma quale uomo?

L'uomo perfetto – l'uomo santo – l'uomo puro – l'uomo bambino.

Per questo GESU' dice: se non ritornerete come bambini non potete entrare nel regno dei cieli.

Vuol dire: una volta eravate bambini e il  regno di DIO era già in voi, oggi nel peccato avete perso questo regno e avete perso il DIO in voi. Se volete che il DIO ritorni in voi  e voi ritornate in DIO , allora ritornate come bambini:  innocenti: puri – santi – perfetti!

 

Quando l'uomo ritorna innocente non vuol dire che ritorna scemo e ignorante. Ritorna saggio e intelligente – sa distinguere il bene dal male - e sa amare perché

è entra nell'amore. Sa apprezzare ogni persona perché vede in ognuno l'immagine di DIO.  L'amore che dimora in lui lo fa crescere.

Fa crescere la sua mente per ragionare meglio – anzi ragiona con tanta saggezza. Fa crescere il suo cuore per amare di più  - per dare se stesso come sacrificio per salvare il prossimo.

 

L'amore è cambiare idea  - essere socievoli – entrare nel prossimo – entrare nella sua sofferenza e nella sua gioia – entrare nei suoi problemi per capirli e dare il consiglio giusto per risolverli.

 

L'amore non è indifferenza , è interessamento .

 

Ti amo vuol dire mi interessano la tua pace e la tua salvezza!

 

Perché tu possa ritrovare la pace mi interessa risolvere i tuoi problemi.

 

L'amore è condividere le idee. Ognuno ha un'idea  e io non impongo la mia come un dittatore e tu non sei obbligato ad accettare ciò che io dico. L'amore vuol dire ascoltare le idee di altri e comprenderle  e, secondo le loro idee, puoi aiutarli o tirarti indietro ma rispetta ogni persona per le sue idee. Rispetta la persona per le sue idee. Può essere sbagliato –  può essere vero - può essere giusto  ma tu rispetta la persona per le sue idee. Rispetta le idee della persona per la persona stessa.

Dopo cerca, secondo la saggezza che DIO ti ha dato, di amare quella persona se ha bisogno di amore. Vuol dire dare una mano anzi due: una per aiutare il suo cervello – un'altra per aiutare il suo

cuore nella crescita.

 

L'amore è condividere ciò che abbiamo. Condividere le idee – condividere i beni – condividere anche il lavoro. Condividere il pane quotidiano.

 

 

 

Perché il pane quotidiano?

Perché dando il pane si crea amicizia – si crea un dialogo.  Tu entri in me ed io entro in te. Invece se io ho fame e tu non mi dai il pane da mangiare io mi allontano da te. Questo vuol dire dare un pezzo di pane ad un affamato o un bicchiere di acqua ad un assetato – un vestito per vestire un nudo -andare a trovare un ammalato – andare a trovare un prigioniero ecc..  Vuol  dire entrare nell'uomo – entrare nel dialogo.

Entrando nel dialogo si crea la pace.

La pace non è una favola e non vive nel deserto. Si chiama pace se due persone dialogano – vivono la pace – altrimenti la pace non serve.    La pace o vive nel cuore degli uomini o vive nel dialogo fra uomini. In ogni caso se nel cuore dell'uomo non c'è la pace non ci sarà neanche nel suo dialogo perché il dialogo senza pace può portare alla lite.

 

Quando nel cuore dell'uomo cresce l'amore crea questo dialogo e questo dialogo porta alla nostalgia. Ammettiamo che io ed un'altra persona ci siamo amati a vicenda – abbiamo dialogato a lungo e dopo ci siamo separati. Ognuno è andato per conto proprio.  Anche se siamo andati ognuno per conto proprio vuol dire che abbiamo dimenticato il passato? Quel dialogo si dimentica?

Non crea la nostalgia di incontrarsi un'altra volta  per ripetere il passato?

Il nostro passato era fondato sul dare e sul ricevere quel attimo nell'amore e nella pace.

Guardate due persone che si erano incontrate tempo fa e fra  loro c'era un dialogo fondato sull'amore!

!L'amore è dare – è sacrificio e rinuncia!

 

Quando s'incontrano due persone che si amano, da lontano si vede che il loro incontro è fondato sulla nostalgia di quel bacio -  di quel abbraccio – di quel parlare – di quel guardarsi.

La nostalgia è fondata sull'amore. Chi non ha vissuto questo momento non può capire e non può comprendere ciò che stiamo dicendo. E' come se stessi raccontando una favola.

Questo incontro – questa nostalgia – questo amore creano un'amicizia fondamentale: Vuol dire sento la presenza di questa persona per combattere contro ogni problema. Crea un sentimento nuovo.

Questo sentimento mi spinge ad interessarmi di lui e di tutti i suoi problemi perché  è come se quei problemi fossero miei. Soprattutto nella difficoltà mi metto a fianco alla persona in difficoltà.

Possiamo anche dire che quelli che hanno interesse comune si aiutano a vicenda, ma sono come l'acqua nella pentola sul fuoco, una volta che l'acqua è evaporata nella pentola non rimane niente.

Quando ognuno ha realizzato i suoi interessi – ha avuto ciò che desiderava  - addio all'amicizia, addio alla persona  - perché davanti a loro c'era la materia – c'erano interessi e una volta raggiunto lo scopo non si conosce più la persona.

L'amore non è così! L'amore è guardarsi faccia senza nessuna barra che divide. Non ci sono interessi di sesso – di denaro – di potere – di gloria – di dominio ecc..

Questa è la differenza  fra essere a fianco all'uomo per amore ed essere a fianco all'uomo per interesse.

L'amore è sopportare ogni cosa per difendere la vita – per difendere l'uomo. 

L'amore accetta ogni rinuncia ma non rinuncia a se stesso. L'amore non rinuncia a se stesso perché è solido:

Io ti amo vuol dire ti do tutto me stesso e nessuno può cambiare la mia idea, ne il mio cervello, ne il mio cuore e neanche la mia tasca!

Io ti amo vuol dire tu sei in me e  io sono in te nessuno può separarci!

L'amore è conoscere il prossimo – entrare  in lui senza timore e senza paura:

Entrare nel prossimo per affrontare ogni difficoltà

Conoscere le persone per curiosità ti allontana dall'amore.

 

 

 

 

Conoscere per amare vuol dire aprire il tuo cuore per far entrare in te questo uomo – per far entrare in te il prossimo. Quando tu entri in lui e lui entra in te puoi capire chi è lui e lui può capire chi sei tu e tu puoi vedere in lui l'immagine di DIO e lui può vedere in te DIO stesso. Così non siete più due  ma una cosa sola. Per questo Gesù dice: rimanete uniti, come io e MIO PADRE siamo uniti. Se non siete uniti fra voi come potete essere uniti con CRISTO? Cristo passa tramite la vostra unità. Se voi non vi amate gli uni gli altri, se non amate l'uomo che si vede come potete amare il SIGNORE che non si vede?  Prima si mette in pratica l'amore  nella vita quotidiana tramite l'uomo visibile e dopo tramite l'uomo visibile puoi arrivare a l SIGORE DIO invisibile. 

Se tu non ami il tuo fratello che si vede  l'amore e la pace diventano solo parole -  un'idea e un montaggio mentale.

Nel conoscersi può passare l'amore e il primo passo è l'amicizia. L'amicizia passa tramite l'amicizia

Se non ti conosco come posso amarti? Amo come idea  - ma se ti conosco ti amo come realtà !

Siamo chiamati a superare l'idealismo per entrare nella realtà. Per questo vogliamo conoscerci fra noi. Tramite questa conoscenza si crea l'amicizia – si crea la famiglia e tramite questa famiglia passa il SIGNORE. Dice il SIGNORE GESU': dove s'incontrano due o tre nel mio nome io sono in mezzo a loro – non dice dove due persone s'incontrano per litigare – per discutere – per chiudere faccende d'interesse  - desideri ecc. , ma solo dove s'incontrano nel MIO NOME! ( il nome del SIGNORE GESU' è AMORE). Voi pensate che due persone possono incontrarsi nel nome del SIGNORE se prima non si conoscono? Questo è un punto molto importante .

Prima voglio conoscerti, dopo lascio che tu mi conosca bene – facciamo amicizia e insieme cerchiamo il SIGNORE. Preghiamo e c'incontriamo nel nome del SIGNORE e il SIGNORE sarà con noi. Altrimenti la preghiera diventa solo un recitare rosari, balbettare  ecc..

Per chi trasforma la preghiera in balbettazione la Madonna diventa una favola – DIO una storia e il SIGNORE GESU' un racconto. Per questo tramite la conoscenza possiamo eliminare ogni idealismo per entrare nella verità.

 
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L'AMORE  II PARTE

Post n°31 pubblicato il 23 Aprile 2008 da giona03

ALTRO PUNTO

 L'amore è educazione – è sapienza – è cultura – è saggezza – è insegnamento perché l'amore è il timore del SIGNORE  DIO.

Nell'amore c'è l'educazione perché non può essere che uno sia nell'amore e sia maleducato!

Non puoi amare e bestemmiare! Non puoi amare e odiare! Non puoi amare e calunniare!

Non puoi amare ed essere malvagio! Non puoi amare il SIGNORE DIO e invocare il maligno!.

Non puoi amare e vivere da triste. Non puoi amare e litigare distruggendo la Pace!

NON PUOI AMARE E NELLO STESSO TEMPO ATTACCARTI AL MONDO, camminando secondo il mondo e seguendo i suoi desideri perché l'amore insegna a camminare verso il SIGNORE DIO  perché insegna ad osservare i suoi comandamenti, a vivere la pace e la saggezza nell'innocenza e nella purezza.

AMARE  VUOL DIRE TRASMETTERE LA PROSSIMO CIO' CHE TI HA INSEGNATO E CIO ' CHE TI HA DATO IL  SIGNORE DIO.

L'amore è rispettare l'ignoranza e la saggezza dell'uomo e in ogni caso è rispettare l'uomo.

Per questo l'amore è cultura – è cercare di accogliere più cultura spirituale per dare più saggezza a chi ne ha bisogno. Essere educati nel comportamento riguarda anche il tuo dare.

Es.: tante volte vediamo un mendicante e anziché dare cento lire diamo mille lire, ma li gettiamo sul piatto come si getta un pezzo di pane ad un cane. L'AMORE VUOL DIRE EDUCAZIONE.

Nel Vangelo è scritto che passava uno nel tempio e fece una ricca offerta – mentre passava una donna vedova che metteva solo qualche centesimo. Il SIGNORE guarda e dice: quella vedova ha dato molto di più di qualsiasi altro perché ha dato con tanta educazione e con tanto rispetto.

Il SIGNORE non guarda quanto hai dato  ma come hai dato!  L'amore è come hai dato e come ti sei comportato – come hai amato e come hai rispettato. Se tu sei maleducato puoi dare finché vuoi ma nella tua maleducazione passa solo la sofferenza. Se tu sei educato puoi anche non dare nulla perché è già sufficiente la tua educazione ed hai dato  perché nella tua educazione passa la gioia.

Avrete certamente visto una persona che passa davanti ad un povero – un mendicante – un bisognoso e non ha neanche 1000 lire, ma da rispetto – buona educazione e un abbraccio  e tramite

questo abbraccio . questa buona educazione -  passa la gioia. Quante volte abbiamo dato e nel nostro dare è passata sofferenza ad altri? Esempio: quando  passa un povero -  un bisognoso – se tu offri un pane secco – un pane asciutto che è da buttar via , non passa sofferenza anziché gioia? Se passa uno che ha freddo e lo chiami con tanta violenza  - vai a cercare uno straccio da buttar via  - prendi questo straccio lo fai vestire e con uno schiaffo sul sederino gli dici: vattene via ti ho vestito già! Non hai passato sofferenza?

L'amore è dare con il cuore e con educazione. Tu sei educato?  Allora ama!

 

Altro punto

 

Quando dare e come bisogna dare.

L'amore bisogna darlo alle persone giuste e nel momento giusto. Se tu dai un piatto di cibo ad una persona che non ha fame cosa ne farà? Lo butterà via!

Se tu dai ad un superbo ed orgoglioso – lo chiami e gli offri un piatto di minestra, questi lo rifiuta in malo modo. E'' successo che avete dato ad una persona e anziché dire grazie vi ha  insultato ed è andato via gridando : disgraziati chi vi ha detto che sono un mendicante – che ho bisogno? Io non ho

bisogno! Vuol dire bisogna dare il mangiare alla persona giusta – alla persona che cerca il cibo per entrare in amicizia con lei.

Bisogna dare nel momento giusto, cioè nel momento che è disponibile a ricevere il vestito, il pane l'acqua e ogni altra cosa: Il fondamento del dare è usare il cervello per ogni cosa. Usare il cuore per  amare e la tasca per dare al momento giusto e la quantità giusta. Diciamo la quantità giusta perché se una persona ha bisogno di mille lire per mangiare un panino e tu dai solo cinquanta lire, risparmiando il resto, cosa hai fatto? Consideri te stesso come uno che ha dato?

Al contrario: se una persona ha bisogno di diecimila lire per le sue necessità e tu ne dai venti, se questi è un ubriacone va a comperare l'alcool e si ubriaca per le strade. Tu non hai sbagliato anche in questo caso!  Bisogna saper dare perché se vuoi aiutare l'uomo devi usare il cervello altrimenti  lo porti verso la morte senza accorgerti. Esempio: quante mamme hanno portato i figli alla droga per il loro amore, cioè riempiendo le tasche abbondantemente?  Quando il figlio ha tanto denaro e non sa cosa fare, compera la droga e va fuori strada. Per non ragionare portano i figli alla rovina nel nome dell'amore.

Quando apri la tasca senza amore fai la stessa cosa. Esempio : se una persona ha freddo e io prendo  una giacca e gliela sbatto in faccia senza amore tubo il suo cuore con il mio comportamento senza amore!

L'amore è anche rispetto – sentire e coccolare. Non usando l'amore – dando il cappotto hai coperto il suo corpo dal freddo  ma hai scoperto il suo cuore per la sofferenza. Se tu dai solo con il cervello crei sofferenza? Se una famiglia ha bisogno di cose materiali, tu sei andato a trovarla e non hai portato niente, quella famiglia si sazia, si disseta, copre la sua nudità?.

Solo con le coccole si mangia?

Per questo l'amore è dare – dare alla persona giusta – nel momento giusto e nel pensare giusto – nell'amare giusto e nel dare la quantità giusta, ciò che è sufficiente per risolvere i suoi problemi.

Questo è l'amore. Se manca solo un partner tutto l'amore va in rovina e puoi creare danno anziché dare amore

Come possiamo sapere  se siamo nell'amore o fuori dell'amore? .

L'amore è un giudice che vive dentro di te e questo giudice è la voce di DIO che si chiama coscienza.

La coscienza è per dare la speranza – la fiducia – il coraggio e le bastonate al momento giusto. Esattamente come il muratore che butta giù le mura guaste distruggendole per costruire mura nuove.

La coscienza è una voce che parla nell'uomo – una voce viva! Tu hai questa coscienza?. La coscienza è come la tua ombra che ti segue per  proteggerti, per guidarti, per liberarti, per benedirti e per perseguitarti quando sei fuori strada.

Altro punto

Dio è amore. L'amore vive nel sentimento umano.

Quando senti di essere fratello di ogni uomo in quel momento comincia a crescere in te l'amore di DIO. L'amore vuol dire voler bene – donare te stesso – sopportare ogni sofferenza – portare la croce con GESU' e salire sulla croce accettando la morte per dire eccomi ti amo. Sono pronto a morire con te perché ti amo. Avete mai sentito che per salvare uno che sta annegando un altro si butta nell'acqua per salvarlo pur sapendo che rischia la morte? L'amore è dare senza chiedere nulla.

L'amore è Cristo che si offre per te come sacrificio vivo   .     

Dio è il creatore e noi siamo figli di DIO, siamo in DIO perché siamo proprietà di DIO, ma non vuol dire che DIO sia in noi: L'amore è amare te stesso perché Dio è presente in te. Amare te stesso vuol dire apprezzare ogni cosa che serve al tuo essere.

Per amare bisogna vivere l'amore e per vivere l'amore bisogna essere vivi! Tu lo sei?

L'amore ti porta verso il tuo fratello. Se non hai scoperto l'amore dentro di te  non puoi amare il tuo prossimo.

Quando ami te stesso apprezzi la vita – vedi la vita nel tuo fratello e cominci ad apprezzare non lui ma la vita che è in lui perché tramite il fratello puoi arrivare a DIO.

 

Grazie Signore GESU' 

 

 
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IL PENTIMENTO  I  Parte

Post n°30 pubblicato il 18 Aprile 2008 da giona03

IL PENTIMENTO

Lc 7, 32/38

Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato e, fermatasi dietro, si rannicchiò piangendo ai piedi di LUI,  cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato.

Lc 15, 18/20

Mi leverò e andrò da mio Padre e gli dirò: Padre ho peccato contro il cielo e contro te, non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni.....

Lc 23, 41/43

Noi giustamente perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male e aggiunse: Gesù ricordati di me quando entrerai nel TUO regno. Gli rispose: in verità ti dico. Oggi sarai con me nel Paradiso.

Il Signore DIO Onnipotente, alitando il SUO Santo Spirito sulla statua di argilla che aveva costruito, diede  Vita all’uomo a SUA immagine e somiglianza

Da quel momento la vita diventò lo Spirito Santo nell’uomo e vi rimane  fino a quando questi rispetta i SUOI comandamenti che lo guidano e lo fanno vivere da vivo.

Il vivo è per sua natura amante, paciere, saggio, intelligente, puro, santo e innocente.

Ama tutti come se stesso  perché  la vita rispetta se stessa nel prossimo.

E’ luce del mondo e sale della terra e non  può peccare.

L’uomo che pecca deve prima soffocare la voce della coscienza la quale in qualche modo continuerà ad avvisarlo anche dopo aver peccato per indurlo a pentirsi.

Quando l’uomo pecca, nella sua disobbedienza al Signore DIO, obbedisce al serpente soffocando la propria coscienza.

Più soffoca la coscienza più il serpente entra in lui, più il serpente entra in lui più pecca, più pecca più perde la vita, più perde la vita più entra nella morte, più muore meno si accorge di morire, meno si accorge di morire più si allontana dal Signore DIO, più si allontana dal Signore DIO più scompare in lui la voce della coscienza e comincia a vivere da morto.

Quale morto può tornare alla vita se non interviene la mano del Signore DIO?

Chi non si pente dopo aver peccato, ha perso ogni comunione con lo Spirito Santo, il peccato si è incarnato in lui e lo domina impedendogli di pentirsi.

Il Signore DIO pone la SUA  luce  nella coscienza del peccatore per aiutarlo a conoscere la sua verità  e questa luce sarà il fondamento del pentimento perché solo la verità poptrà  sciogliere l’inganno che ha convinto l’uomo a peccare.

Il perdono è l’Amore del Signore DIO per l’uomo, ma come può perdonare chi non riconosce le proprie colpe con un sincero pentimento? 

Il Signore DIO ha mandato il SUO  Figlio  per portare a tutti la salvezza, ma saranno   salvati solo coloro che crederanno.

I credenti sono quelli che credono di essere peccatori e sono gli stessi che possono pentirsi perché hanno ancora un raggio di vita.

Chi non crede è morto ed è proprio il caso di chi non può pentirsi.

La differenza fra chi crede di essere peccatore  e chi non crede di esserlo, quando in verità lo è,  è la stessa che c’è fra un malato ed un morto. 

Il peccatore che ha ancora un raggio di vita cerca il perdono tramite il suo pentimento, esattamente come il malato cerca la sua guarigione tramite le medicine.

Questo peccatore sente la sofferenza per le sue colpe esattamente come il malato sente il dolore che gli provoca la malattia.

Lo stesso peccatore sente la condanna come il malato sente il pericolo della morte.

Sente anche la sofferenza che ha creato nel cuore del Signore DIO come il malato sente la sofferenza di chi soffrirebbe per lui nel caso in cui morisse.

Come il malato prende le medicine, così il peccatore che ha un raggio di vita, si umilia!

Come il malato spera nella guarigione, allo stesso modo il peccatore  semivivo spera nel perdono che viene dal suo pentimento!

L’uomo che ha perso la vita per causa del peccato, non può sentire  il peso delle sue colpe, non può sentire la nostalgia di tornare a vivere e oltretutto non può sentire la nostalgia d’incontrarsi con il Signore DIO.

Vive da indifferente e la sua indifferenza è il segno della sua morte spirituale.

Per questo è stato detto: se volete conoscere la vostra verità, esaminate la vostra coscienza, se ancora avete la coscienza, se non  avete la coscienza esaminate le vostre opere.

Chi esaminando le  proprie opere e, pur vedendo il peccato,  rimane   indifferente,  è morto.

Per costui  se vuol tornare a sperare, l’unica via è cercare la mano del Signore DIO che gli faccia vedere la sua verità.

Quale uomo che ha un raggio di vita non si pente quando vede che le sue opere non gradite al Signore DIO?.      

Quale morto esaminando le proprie opere inique può pentirsi?

A volte il morto guardando i propri peccati sente persino la nostalgia per quei peccati e trova ”gioia” in quella nostalgia.

La “gioia” sarà tanto maggiore quanto maggiore è l’incarnazione, perché i peccati che  maggiormente  suscitano la nostalgia sono quelli più incarnati.

Il Signore mette davanti ad un bivio tutti i peccatori:  via della vita e via della morte.

O cercano  il pentimento o si rassegnano al serpente.

Chi è senza vita, lo è perché ha fatto la volontà del serpente, ha  disubbidito ai  comandamenti ed ha cacciato il SUO Santo Spirito”.

Ha conquistato l’inferno!

Il Signore è sceso in questo mondo per salvare chi vuol scoprire la sua verità di peccatore e vuol pentirsi.

Costoro saranno la speranza per tutti.

Ci ha cercato e ci ha dato un raggio di vita per scoprire e credere nella nostra verità, ma ha detto: “Chi crede sarà salvo e chi non crede sarà condannato”.

Se il Signore non avesse avuto tutta la certezza che i peccatori possono pentirsi e convertirsi non sarebbe venuto in questo mondo e non avrebbe accettato la morte di croce.

Questa è la speranza del peccatore: la certezza del Signore che può pentirsi.

Il Signore vuole che il peccatore si penta, satana vuole che  rimanga indifferente, ma chi decide cosa vuol fare  è il peccatore stesso.

L’uomo per potersi pentire deve scoprire di essere peccatore e quale è in verità il suo peccato più grave.

Quando i farisei, tramite un loro dottore, chiesero al Signore Gesù quale fosse il più grande comandamento della legge, il Signore Gesù rispose: “Amerai il Signore DIO tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente, con tutta la tua anima e con tutto il tuo corpo e il secondo è simile al primo: amerai il  prossimo tuo come te stesso.

Ora se questi sono i comandamenti più grandi, il peccato più grave sarà non rispettarli.

Il peccato più grave è quindi mettere gli idoli al posto del Signore DIO nel nostro cuore e quello conseguente di non amare il prossimo.

San Giovanni nel Suo Santo Vangelo dice: “quando l’uomo pecca diventa figlio del diavolo”, ma il pentimento sincero lo fa ritornare figlio del Signore DIO.

E’ anche scritto che tutti peccati saranno perdonati, ma la bestemmia non sarà perdonata né in questo né nell’altro mondo.

Quale bestemmia è più grande del mettere gli idoli al posto del Signore DIO nel nostro cuore? 

A volte diciamo: la mia coscienza è a posto perché mi sento in pace.

L’Amore e la Pace sono come il braccio destro e quello sinistro, dove c’è l’uno c’è anche l’altro.

Chi sta vivendo nella Pace, sta vivendo anche nell’Amore e il segno è sta amando il nemico come l’amico.

Se così non è, sta chiamando Pace l’indifferenza e l’inferno non gli manca.

Questo lo diciamo perché ognuno sappia cosa c’è dietro l’indifferenza!

Chi non riesce a pentirsi ha lasciato che satana s’incarnasse nella sua anima e nel suo corpo e lo si manifesta sotto forma di superbia ed orgoglio.

Chi non vuol riconoscere le proprie colpe, la propria iniquità e non vuol umiliarsi  è superbo ed orgoglioso.

Gli umili appartengono al Signore Gesù, mentre i superbi ed orgogliosi appartengono a satana il quale non permette loro di pentirsi se confidano in loro stessi.

Se l’uomo non si pente vuol dire che la sua anima  non vive più nel suo corpo, poiché  è stata trascinata all’inferno a causa del peccato.

Chi vive nel corpo di questo uomo è lo spirito del peccato e per questo non ci sarà nessun pentimento fino a quando l’anima non viene recuperata con un cammino spirituale. 

 

A volte il Signore fa rientrare l’anima  nel suo corpo, sperando che la disperazione dell’anima sia di aiuto al peccatore  per credere nella sua verità.

Questo si chiama “inferno nel corpo vivo”.

Se il peccatore crederà, sarà salvo e sarà anche  una testimonianza viva per chi non può o non vuol credere.

 

 

 

 

 

                                                                               continua

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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IL PENTIMENTO II Parte

Post n°29 pubblicato il 18 Aprile 2008 da giona03

Il peccato causa anche  il blocco mentale il quale impedisce al peccatore  di pentirsi.

Una mente bloccata è simile ad una cassetta bloccata, la quale non consente né di essere ascoltata,  né che vi si registri.

L’uomo dalla mente bloccata non può tornare al passato per vedere le sue colpe e non può accogliere nessuna luce,  se non cerca la sua salvezza con impegno  rimarrà nelle tenebre per l’eterno.

Ecco cosa vuol dire indifferenza, da dove viene, come viene e perché viene!

L’indifferente non può entrare nel regno dei cieli perché oltretutto è anche inaffidabile!

IL serpente sa che l’uomo si pente rompe l’alleanza,  sarà perdonato e uscirà dall’inferno

Per questo gli blocca la mente fino al giorno in cui, anche se si svegliasse, sarebbe troppo tardi.

Infatti i popoli di Lot e Noè si sono pentiti, ma quando era ormai troppo tardi.

Speriamo che non capiti mai più!

Lo stesso serpente che indusse  Adamo ed Eva a giustificare le sue colpe induce ogni peccatore a giustificarsi.

Crea la giustificazione ogni volta che il peccatore esamina le sue opere inique e soffia in lui l’orgoglio e la superbia,  quando altri gli fanno notare che sta sbagliando.

Nascondendo la colpa nasconde anche il castigo e non parliamo neanche della sofferenza che il peccatore crea nel cuore del signore DIO.

 

Chi non vede queste cose potrà pentirsi?

 

Chi non si pente prima o poi arriverà alla disperazione perché prima ha perso il Signore DIO dal suo cuore per adorare gli idoli  e in seguito  perderà anche i suoi idoli.

Quale disperato che non cerca la mano del Signore non arriva al suicidio e/o all’omicidio?

Il pentimento salva l’uomo dall’omicidio e dal suicidio spirituale e materiale perché appartiene alla vita.

Se il ladrone crocifisso alla destra del Signore Gesù non avesse riconosciuto le sue colpe, sarebbe  entrato in  paradiso in quello stesso giorno?

Se Maria Magdalena non avesse riconosciuto le sue colpe, avrebbe potuto essere la prima a vedere il Signore Gesù risorto?

Quando il Signore ci chiede chi ha vinto in noi é come se ci chiedesse se siamo pentiti e convertiti con pianto e lacrime! 

 

La speranza di chi scopre la gravità delle sue colpe è il perdono.

 

Se l’uomo si pente il serpente perde il potere su di lui e, come quando si molla il freno a mano della macchina, la mente si sblocca.

Quando si sblocca la mente  si sblocca anche il cuore.

 

Il peccatore che non si pente non potrà mai amare.

 

Il pentimento genera la sveglia della coscienza soffocata dal peccato, svegliandosi la coscienza ritorna il sentimento umano.

Ritorna così l’ascolto della voce della voce del Signore DIO che avvisa l’uomo quando è in pericolo e lo rimprovera dopo aver sbagliato.

Questo raggio di vita lo mette in comunione con i suoi fratelli in modo da comprenderne le necessità e condividerne le gioie e le sofferenze.

Avviene questo: il pentimento fa svegliare il sentimento umano, il sentimento umano fa sentire la sofferenza per aver peccato contro il Cielo, contro i fratelli e contro se stessi.

Questa sofferenza fa sciogliere il cuore e quando il cuore si scioglie gli occhi lacrimano

Le lacrime fanno aprire gli occhi e gli occhi aperti vedono il volto Divino, il volto Divino è il volto dell’Amore e nell’Amore c’è la speranza di essere perdonati.

Quando il pentimento è sincero l’uomo sentirà la voce del Signore DIO che dirà: “Figlio mio ti ho perdonato”.

Ricordiamo: Maria Magdalena, il ladrone crocifisso alla destra del Signore Gesù e il Figliol prodigo!

 

Il peccatore pentito, se ha peccato contro il Signore DIO, chiederà il perdono direttamente a LUI,   se ha peccato contro i suoi fratelli, chiederà prima il perdono a loro e poi al Signore DIO.

Questo vuol dire che il bestemmiatore dovrà chiedere il perdono direttamente al Signore DIO, mentre chi ha rubato, offeso giudicato, tradito, fatto violenza, adulteri ecc.., prima restaurerà ciò che ha distrutto e poi chiederà perdono a chi ha danneggiato e fatto questo potrà chiedere il perdono al Signore DIO.

 

L’uomo che cerca il pentimento è in cammino verso l’umiltà.

La via che conduce all’umiltà è l’umiliazione che obbliga l’uomo a riconoscere i propri sbagli scendendo dal monte  dell’orgoglio e della superbia che il serpente gli ha iniettato in lui.

Chi non distrugge la superbia e l’orgoglio con l’umiliazione, pur vedendo i propri peccati, non potrà mai pentirsi.

 

 

 

 
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