SOLO JUVENTUS

Calciopoli: Chi si deve vergognare?


Chi l’avrebbe mai detto che su un blog juventino ci sarebbe mai stato un articolo che da ragione a Moratti? Ebbene, eccolo! Il presidente interista, purtroppo innervosito dalle intercettazioni che lo riguardano, pubblicate dagli organi di informazione in questi ultimi giorni, ha parlato di “vicenda brutta e vergognosa”. Come non dargli ragione? Anche noi conveniamo che la vicenda sia brutta, perché non si era mai sentito un PM come Narducci affermare che certe intercettazioni con telefonate fra Bergamo e altri dirigenti non esistevano, mentre invece c’erano eccome. Non si era mai vista nemmeno una replica “degli inquirenti”, così, in generale, senza un nome né un cognome, prendere le difese di chi nel Processo di Napoli non è parte in causa, dichiarando che “le vittime non possono essere trasformate in autori del reato”. Una presa d’ufficio imbarazzante e grottesca quella dei presunti inquirenti trapelata da un lancio dell'ANSA. “Il reato non è parlare al telefono - recita la nota dell'agenzia - ma è reato quando si stipulano accordi illeciti”. Come dar torto a una simile ovvietà? Sulla stessa linea ci sono state le dichiarazioni di Moratti nel pre partita contro il Bologna che parla di comportamenti vergognosi alludendo evidentemente a chi, secondo lui, si sta difendendo senza scrupoli e a chi gli da spazio. Dove non riusciamo a ritrovare il filo del discorso di Moratti è proprio su questo punto. Chi si deve vergognare? Chi mette in evidenza che le cose non sono andate esattamente come ce le hanno raccontate gli inquirenti o chi concordava con i designatori questo o quell’arbitro come sembra emergere da certe intercettazioni? Dal punto di vista sportivo non c’è un illecito, ma se usassimo lo stesso metro di giudizio utilizzato quattro anni fa, sarebbe difficile non ravvedere in queste telefonate un comportamento identico a quello che, a suo tempo, indusse la giustizia sportiva a sanzionare pesantemente i famigerati membri della Cupola per atteggiamenti che oggi, scopriamo essere stati di uso comune". Se nell’udienza del 13 aprile saranno presentate queste intercettazioni sarà difficile per l’Ufficio Indagini della FIGC non aprire un’inchiesta a questo proposito. Per l’Inter ci sarebbe l’aggravante che certe telefonate riguardano direttamente la proprietà, mentre c’è da verificare l’eventuale differenza se con Bergamo andavano a cena Moggi e Giraudo oppure il compianto Facchetti beccato mentre posteggia l’auto chiedendo informazioni sul parcheggio a Bergamo. In tutta questa vicenda, che non riguarda solo l’Inter, ma sembra poter riguardare anche altri presidenti di società di serie A che intrattenevano rapporti confidenziali con il designatore degli arbitri Paolo Bergamo, è sempre più assordante il silenzio della Juventus nell’evidente consapevolezza di essere ormai arrivata a un bivio: continuare ad ignorare Calciopoli come se la cosa non avesse riguardato la Juventus ed esporsi così a una probabile accusa di mala gestio dei piccoli azionisti, oppure uscire allo scoperto cambiando linea per sostenere la difesa di Luciano Moggi per richiedere davvero la restituzione degli scudetti. Si tratterebbe di una soluzione conseguente alla luce di quanto sta emergendo al Processo di Napoli, in cui la deposizione degli inquirenti, con il Tenente Colonnello Auricchio, ha sommato in particolare una miriade di “non so” e “non ricordo” dimostrando un’indagine oltre modo debole, fondata incredibilmente sulla lettura di alcuni quotidiani sportivi senza altri riscontri. Blanc ha spesso dichiarato che gli scudetti sono 29, ma a parte le dichiarazioni ad uso e consumo di operazioni “smile” per prendere per il naso i tifosi, non ha fino a questo momento mosso un dito in questa direzione. A questo punto è difficile anche riconoscergli la dignità per un passo del genere che sconfesserebbe la sua linea su Calciopoli, ma che sarebbe auspicabile secondo una moltitudine di tifosi bianconeri. Dovrebbe essere qualcun altro a fare ufficialmente qualche passo, qualcuno che abbia veramente a che fare con la Juventus e la sua storia. E’ triste pensare che la Juventus, quella vera, più che giocare ad Udine alla vigilia di Pasqua, giocherà a Napoli il prossimo 13 aprile. Ma così ci hanno ridotto.