RIVERBERO D' ANIMA

La tua mano


Eppure il mondo è sempre e solo quello, la gente viene e va come ogni giorno, il cielo è ancora blu e anche più bello, ma non è più lo stesso il mio ritorno. La stessa più non è questa mia casa, la stessa non è più questa mia vita, che da sei mesi in quà è stata invasa da una malinconia infinita. Ma è bello ricordarmi la tua mano, che dolce accarezzava i miei capelli, mentre ridendo sussurravi piano: "principessina mia, mei occhji belli ", è bello ricordarmi la certezza di averti sempre accanto anima mia, quando mi rifugiavo in una tua carezza, e ti chiamavo mamma anche se eri zia. Ringrazio Dio però che ci sei stata, ringrazio Dio di averti conosciuta, come un faro sempre mi hai guidata, come una figlia sempre mi hai cresciuta. Oggi cammino tra le tante porte, di questa casa mia e di questo immenso, e quando la paura è tanto forte mi fermo un attimino zia e ti penso... e tutti i tuoi consigli ed il tuo affetto danno fiducia a me e alla mia vita, forza a questo cuore sotto il petto per affrontare ancora ogni salita. A queste lacrime che graffiano il mio viso, rispondo col tuo amore e col tuo sorriso, rispondo col mio amore e con una promessa, - resterò per sempre quella tua principessa - chiddu to picciuneddu timida ed impaurita, che mano per la mano portavi tra la vita, e ovunque io sarò e ovunque tu sarai, l’amore che mi hai dato non può finire mai.(Daniele Volontà)Caro Daniele, ti ringrazio per questa poesia perchè è un dono inestimabile e ti ripeto quello che ti dissi anni fa: "non sei un falegname che scrive poesie, sei un poeta che lavora il legno".