RIVERBERO D' ANIMA
L’anima di ognuno manda riflessi diversi a seconda di chi guarda: sono pezzi di parole che attendono, passaggi su passaggi, di diventare intere. Perchè le parole cambiano quando cambia la vita, anzi le parole cambiano insieme alla vita e vanno a significare la tua tragedia e la tua commedia.
Ebbra di pallidi ricordi sulla riva di quotidiani gesti vivo l’istante traghettatore del tempo. Tasselli di un mosaico nella vetrata in penombra lentamente prendono vita nel riflesso improvviso della mattiniera luce proveniente da est.
Brillanti dissolvenze indugiano nel riverbero interiore.
Calediodoscopio si rinfrange torna l’onda e colora la memoria.
Post n°158 pubblicato il 13 Giugno 2010 da brividosognante
Inghiotto il presente che sa di veleno e fuoco. Il passato è impigliato da qualche parte. A me un tempo bastava solo l’olfatto. Non so giocare a scacchi e nemmeno il poker mi rappresenta. Rimango in questa stanza in cui ogni cosa ha un nome e una storia, in cui osservo i volti e spolvero le sconfitte. Il resto del mondo non può capire il battito di questa distanza. Tu che capivi sempre e capivi tutto sei irraggiungibile. Quando si rompe qualcosa produce rumore, l’anima quando si lacera lo fa in totale silenzio. Ti ritrovi ad urlare dentro, ma nessuno ti ode. (Io)
Per quanto di noi si mostri continuiamo ignoti. (F. Pessoa) |
Post n°157 pubblicato il 14 Maggio 2010 da brividosognante
Stasera mi manchi di più. Stasera vorrei poterti vedere di nuovo, parlare con te di tutto quello che mi passa nella testa e nel cuore, vorrei udire la tua voce raccontarmi qualcosa di antico, soprattutto vorrei sentire ancora il tuo odore - che è un po’ anche il mio - in alcuni momenti mi pare di rammentarlo con nitidezza, in altri , come in questo, mi sfugge e mi sento impotente.Niente di questo sarà mai possibile. Questo “mai” che in realtà esiste.Qualche giorno fa sono entrata nella tua stanza e ho poggiato il viso sul tuo cuscino, il cuscino di quella mattina … Non sono riuscita a mantenere la promessa di quel giorno, per la prima volta non ti sei potuta fidare di me: non è andato tutto bene, non sei tornata a casa. Tu mi avrai perdonata, io no.Sono venuta di nuovo a trovarti dove adesso riposi, ma mi pare vano, me ne duole, mi biasimo per questo sentore, eppure non ti sento lì.Non ho risposte e in realtà non ho neppure domande: so solo che quello che desidero è rituffarmi nelle tue braccia e non posso.Nella vita l’unica regola che vale per tutti è la morte.E’ un paradosso è un’ovvietà .. eppure quando capita a te non è così.Mi volto indietro perchè lì ci sei tu. Solo così posso andare avanti. (Io) " E' per questo che esistono i cimiteri. Per dare un luogo, un nome, un punto di riferimento al nostro dolore. Per permetterci di inginocchiarci e piangere e pregare davanti a una lapide bianca che ci faccia sentire in compagnia di chi cerchiamo di trattenere. Per darci la possibilità di trovare consolazione davanti ad un blocco di marmo freddo e indistruttibile che conceda di tenere in vita il nostro dolore in un luogo geograficamente circoscritto e definito..." [Parlami d'amore]Da Renee |
Post n°156 pubblicato il 05 Maggio 2010 da brividosognante
"Aspetto il Tempo, che mi spieghi di quale morte dovrò morire, e perché. Intanto non smetto un solo istante di cercare la Vita Che Vorrei. L'azzurro è sempre lì, anche sotto le nuvole, anche sotto il nero della notte. E' lì ad aspettare il Sole, che arriva, a volte tardi, ma arriva. Sempre." (M. Grimaldi)
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Post n°155 pubblicato il 30 Aprile 2010 da brividosognante
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Post n°154 pubblicato il 25 Aprile 2010 da brividosognante
Nuvole inquiete abitano il mio cielo, la tua assenza rimbomba in queste stanze e qualcuno che mi lega a te mi suggerisce un pensiero mesto.Piove. Sei andata via senza salutare e in giorni come questo lo ricordo di più.Son due notti di fila che ti sogno, vuoi dirmi qualcosa che non riesco a cogliere? Un po’ mi preoccupo, ma poi penso che sei tu.. e tu sei sempre e solo bene.Tempo fa ti scrissi che sei caduta in volo come un passero che cade … ma la tua chicca oggi non è alla finestra ad aspettarti sul davanzale … forse è troppo malata e ha troppi anni, o come spero è solo un attimo di stanchezza, in fondo una tosta come lei avrà certamente più di 7 vite..Sorrideresti adesso, so che lo faresti e diresti una frase delle tue, una di quelle che restavano storiche, tu rimani storica: “favolosamente storica”.Mi manchi tutta, che poi non credo si possa dire, forse non è grammaticalmente corretto, ma chi se ne frega adesso! mi manchi tutta di nuovo e di più.Una tristezza conosciuta alberga in me, vorrei non sapere che certe cose sono ineluttabili, vorrei non possedere la maturità adeguata per elaborare, vorrei che domani ci fossero buone nuove, vorrei vedervi ancora l’una accanto all’altra salire i gradini di casa, lentamente come il vostro passo vi consentiva. [ ho fotografato nella memoria quegli attimi ] Tu a ripetertele che siete vecchie e lei a guardarti in faccia come se capisse ciò che dicevi. Tu non ci sarai, questo lo so per certo, ma lei mi auguro con tutto il cuore di si. (Io)
"C'é una terra per i vivi e una terra per i morti il cui ponte é, appunto, l'amore, l'unico sopravvissuto, l'unico significato." (T. Wilder)
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Post n°153 pubblicato il 11 Aprile 2010 da brividosognante
"[...] magari non saremo mai in grado di capire del tutto qualcuno, tanto meno chi più amiamo, ma possiamo comunque amarlo senza riserve. Secondo me amare una persona è forse più facile che capirla, ma molto più pericoloso, perchè l'amore può far male. Si può cercare di capire qualcuno, ma non si può cercare di amarlo. L'amore nasce involontario. L'amore può aumentare o diminuire fino a sfumare del tutto, ma non si può imporre. A volte ci piacerebbe amare una certa persona, possiamo addirittura dire che quella persona ha tutte le qualità perchè ci innamoriamo di lei, ma questo non accade. Con uno sforzo più o meno grande ci si abitua a chiunque, ma abituarsi non è amore. [...] Lei aveva più di quanto potessi sognare e credo che quello fosse il problema: per amare qualcuno, quel qualcuno deve avere quanto basta. Un pò meno è insufficiente. Un pò di più rovina tutto. Questo accade perchè amare è un'arte simile a quella della buona tavola: un piatto che non è fatto come si deve può placare l'appetito ma non soddisfa il gusto. C'è gente che mangia per riempirsi la pancia e questi possono vivere senza amore ma non senza compagnia. Altri morirebbero di fame piuttosto che accettare una pietanza cucinata in qualche modo. Questi ultimi saranno eterni solitari a meno che non trovino la giusta misura. Quando si pensa all'amore le idee non hanno consistenza e forse è questo il motivo per cui i grandi filosofi hanno eluso l'argomento, ma per quanto stucchevole è ovvio che la nostra piccola vita gira intorno a qualcuno che ha fatto di noi degli idioti felici o dei saggi pieni di risentimento" . (M. R. Efraim)
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Post n°152 pubblicato il 24 Marzo 2010 da brividosognante
Quando tornasti non sapevo che fossi tu, lo eri stato quel “tu”, - a modo mio s’intende - in quell’età e in quel modo così intimi da non poterli condividere neppure con te. Esattamente un anno fa abbiamo visto i due sedicenni che siamo stati che salivano le scale alle nostre spalle mentre noi ridevamo stringendoci, stavamo percorrendo gli stessi luoghi che abbiamo percorso con altri amori, ma stavolta eravamo noi … Forse per la prima volta sei stato più perspicace di me, forse sei stato attraversato per primo dal bagliore di quella supernova, o forse era il fantomatico destino. Che cielo quella sera, una scenografia naturale che mozzava il fiato, che voglia di raccontarsi i troppi anni vissuti lontani, anni da riassumere in un emozione o in uno sguardo che si china per non far trapelare il dolore, compendiati da una battuta esilarante o da un sorriso imbarazzato che imporpora le gote e in sottofondo quella complicità che fin dall’adolescenza ci ha caratterizzati. Poi la rosa dei venti …Se ci pensi ci ha rincorsi dall’inizio di quella serata, ci voleva indicare una via: la nostra. Un luogo benedetto ha fatto da cornice al dipinto che ci vedeva protagonisti, e deve essere stata una mano di vero d’artista - o artefice - a riuscire a dipingere il vento in quel momento, proprio quando la mia mano sistemava i capelli dietro l’orecchio e i tuoi occhi mi cercavano senza mostrarsi. Insieme alla tua frase corse il gesto, insieme al gesto il gusto, insieme al gusto un palpito, insieme al palpito un sospiro e insieme noi .. … (Io)
Il tuo odore oramai fa parte del mio corpo e, al contrario di altri odori, mi regala sempre sogni nuovi … ♪♪♫ Ps: Certo che stasera sono libera, ti passo a prendere io.. ♪♪♫
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Post n°151 pubblicato il 13 Marzo 2010 da brividosognante
Ho percorso le vie dei dogmatici pensieri e cavalcato lancinanti sentimenti, avversato contro fantasmi precari fino ad uscirne degna perdente.Li ho entrambi rivissuti questi spettri, e non erano più tali e non erano più effimeri : erano mia verità e mia vita, bene e male, vittime e carnefici.. io protagonista di ieri ero in presente ubiquità - e il tempo continua a sorridere come un bambino che bara sempre - ho capito di aver imparato troppo ma quel troppo è sempre troppo poco.Quanti preziosi giorni ho sacrificato alle ombre a cui io stessa davo sembianza, quanti duelli combattuti davanti allo specchio..Adesso che in parte comprendo la semplicità di tutte le parventi complicazioni qualcosa come una conquista dovrebbe avvolgermi, ma stringo nel pugno solo la linea invecchiata della vita. (Io) |
Post n°150 pubblicato il 20 Febbraio 2010 da brividosognante
Eppure il mondo è sempre e solo quello, la gente viene e va come ogni giorno, il cielo è ancora blu e anche più bello, ma non è più lo stesso il mio ritorno. La stessa più non è questa mia casa, la stessa non è più questa mia vita, che da sei mesi in quà è stata invasa da una malinconia infinita. Ma è bello ricordarmi la tua mano, che dolce accarezzava i miei capelli, mentre ridendo sussurravi piano: "principessina mia, mei occhji belli ", è bello ricordarmi la certezza di averti sempre accanto anima mia, quando mi rifugiavo in una tua carezza, e ti chiamavo mamma anche se eri zia. Ringrazio Dio però che ci sei stata, ringrazio Dio di averti conosciuta, come un faro sempre mi hai guidata, come una figlia sempre mi hai cresciuta. Oggi cammino tra le tante porte, di questa casa mia e di questo immenso, e quando la paura è tanto forte mi fermo un attimino zia e ti penso... e tutti i tuoi consigli ed il tuo affetto danno fiducia a me e alla mia vita, forza a questo cuore sotto il petto per affrontare ancora ogni salita. A queste lacrime che graffiano il mio viso, rispondo col tuo amore e col tuo sorriso, rispondo col mio amore e con una promessa, - resterò per sempre quella tua principessa - chiddu to picciuneddu timida ed impaurita, che mano per la mano portavi tra la vita, e ovunque io sarò e ovunque tu sarai, l’amore che mi hai dato non può finire mai. (Daniele Volontà) Caro Daniele, ti ringrazio per questa poesia perchè è un dono inestimabile e ti ripeto quello che ti dissi anni fa: "non sei un falegname che scrive poesie, sei un poeta che lavora il legno". |
Post n°149 pubblicato il 16 Febbraio 2010 da brividosognante
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Perché in questo gesto risiede la forza del genere umano.
"Le anime si incontrano per caso, per curiosita', per determinazione. In tutti i casi l'incontro ha sempre del miracolo. Nella coincidenza, la componente magica e' previdente... ma decidere, partire, muoversi a tempo fino a trovarsi nel luogo dove la cosa sta accadendo e' miracoloso come la costruzione di tutte le cose immaginate." (Capossela)
E' così che ti frega, la vita. Ti piglia quando hai ancora l'anima addormentata e ti semina dentro un'immagine, o un odore, o un suono che poi non te lo togli più. E quella lì era la felicità. Lo scopri dopo, quand'è troppo tardi. E già sei, per sempre, un esule: a migliaia di chilometri da quell'immagine, da quel suono, da quell'odore.
Alla deriva.
(A. Baricco)
Ho bisogno di sentimenti, di parole, di parole scelte sapientemente, di fiori detti pensieri, di rose dette presenze. Di sogni che abitino gli alberi, di canzoni che facciano danzare le statue, di stelle che mormorino alle orecchie degli amanti. Ho bisogno di poesia, di questa magia che brucia la pensantezza delle parole, che risveglia e dà colori nuovi.
(A. Merini)
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il 30/07/2020 alle 12:36
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