ROMA è LA LUCE

CICINHO


ROMA - Mai come in questo caso, sono ore decisive. Cicinho vuole la Roma e non il Siviglia. E soprattutto non vuole più stare a Madrid. E alla fine tutto lascia pensare che il calciatore nella Roma giocherà. Questo, a meno di clamorosi dietrofront del Real, che - come noto - troverebbe maggiore convenienza nel cederlo al Siviglia. Dopo la cessione di Emerson al Milan, a Trigoria sono più ottimisti del giorno prima, quando Pradè e Mazzoleni hanno lasciato Madrid senza il terzino ma con una mezza promessa di poterlo prendere a breve. Ieri altro contatto tra Mijatovic e il diesse della Roma: «Daniele, aspetta ancora un po’, stiamo facendo Emerson», le parole del serbo. Pradè spera che Mijatovic non lo stia prendendo in giro ed è pronto a ripartire per la Spagna (insieme con la dottoressa Mazzoleni). Stavolta per chiudere. Oggi, forse domani. A Trigoria aspettano la chiamata, insomma. Tutto il resto è pronto da tempo, ma - come si sa in questi casi - potrebbe pure non bastare. Non si sa mai. Mijatovic, in piena contestazione, lunedì non aveva molto tempo per parlare coi dirigenti della Roma, però li ha voluti tranquillizzare in quei pochi minuti nei quali è riuscito a vederli. Forse il responsabile del mercato madridista aveva capito che Cicinho solo a Roma può andare e coi giallorossi è costretto a trattare. E’ chiaro che il Real aveva altre intenzioni, dettate da esigenze economiche: cedere il brasiliano al Siviglia per ammortizzare i costi dell’operazione Dani Alves. Ma Cicinho si oppone da sempre: «Vado alla Roma, non al Siviglia», continua a ripetere. E quando un giocatore s’impunta... Certo, dipenderà molto anche dall’offerta economica che i lusitani sono pronti a fare al giocatore. Solo i soldi possono far cambiare idea a un calciatore. Ieri, intanto, la stampa spagnola aveva parlato di un Cicinho incedibile. La società delle Merengues ha voluto far filtrare questa notizia per calmare la piazza in attesa di buone nuove. E una cessione - tra l’altro di un giocatore come Cicinho, molto apprezzato dalla piazza - non è mai considerata una buona nuova. Al pessimismo della stampa, è da registrare l’ottimismo di Bronzetti, a Madrid per Emerson ma ben informato sull’affaire Cicinho. «Pradè arriverà a Madrid nelle prossime ore». E se - come lui sostiene - Pradè va a Madrid, va per chiudere non per perdere tempo. A Trigoria hanno solo paura che Calderon, presidente del Real, alzi il prezzo come fece prima di Ferragosto per Emerson. Al ritorno da Madrid, Pradè ha incontrato Capello, che lo ha rassicurato: «Tranquilli, come acquistano un estreno vi danno Cicinho».Se non dovesse arrivare Cicinho, la Roma andrebbe a trattare Modesto con la Reggina. Il prezzo del giocatore è lievitato, la Roma non è disposta a pagare sei milioni di euro. Se il prezzo si dovesse abbassare, non è escluso che la Roma possa abbinare l’arrivo di Modesto a quello di Cicinho, altrimenti o l’uno o l’altro. E in questo momento la priorità è il brasiliano. Altro mercato: segnalato ieri a Genova il procuratore di Barusso, Leonardo Giusti. Il Genoa vuole il giocatore in prestito, la Roma ci sta pensando seriamente, visto che coll’inamovibilità di De Rossi, il ritorno di Pizarro, la duttilità tattica di Aquilani (e Perrotta) e la conferma di Brighi (il Napoli ha preso Blasi), l’ex Rimini nella capitale non avrebbe troppo spazio. Già a San Siro, senza Pizarro, è finito in tribuna. La Roma entro la fine di agosto cederà Rosi, Alvarez, Nonda e Kuffour. Quanto al centravanti? Spalletti continua a dire che non serve. Però c’è una considerazione da fare. Ed è questa: i continui rinvii della firma tra il Levante e Riganò (problemi personali, dicono), inducono a pensare che dietro all’attaccante di Lipari ci sia un’altra società: la Roma? Probabile.Verso Palermo: mancheranno sicuramente Juan, Ferrari e Pizarro, ancora impegnati nel lavoro di recupero per i vari problemi, il primo al flessore, gli altri due al ginocchio. Non si sono allenati ieri Esposito, Totti e De Rossi, usciti malconci dalla sfida di Supercoppa contro l’Inter. Sta bene Mancini.