ROMA è LA LUCE

CICINHO GIALLOROSSO


La Roma chiude nella notte a Madrid l’affare col Real per nove milioni più i bonusCICINHO è della Roma. Finalmente. Dopo Juan, Esposito e Giuly, un altro colpo che arricchisce di qualità la rosa di Spalletti e fa sognare i tifosi. La fumata bianca è arrivata ieri notte, grazie al nuovo blitz a Madrid del ds Pradè, accompagnato dalla responsabile finanziaria Cristina Mazzoleni. Alle 23.50 il comunicato ufficiale sul sito giallorosso annunciava l’acquisto. Cicinho arriva a titolo definitivo per nove milioni di euro, ma la cifra potrebbe lievitare fino a undici milioni: la Roma si è impegnata a pagare al Real un altro milione di euro per ogni stagione in cui si qualificherà per la Champions nel periodo dal 2008 al 2012, per un massimo di due volte. L’esterno ha firmato un quinquennale con ingaggio a salire da 3.6 milioni lordi (circa 1.9 netti) fino ai 4, sempre lordi, della stagione 2011/12. Nel contratto non sono previsti i premi. Oggi pomeriggio il giocatore sbarcherà nella Capitale assieme a Pradè e la Mazzoleni: i tre dovrebbero salire sull’aereo che attererà a Fiumicino alle 14.15. Al più tardi su quello delle 15.05. Di sicuro sarà il primo giorno da romanista per il brasiliano: visite mediche a Villa Stuart e primo allenamento coi nuovi compagni di ritorno dalle nazionali. La parola fine su una delle trattative più lunghe dell’estate è stata scritta al termine di un’altra giornata interminabile. Ieri mattina la svolta. Il Real ha chiuso col Manchester United l’acquisto del terzino Heinze e con il Chelsea quello di Robben per cinquanta milioni complessivi. Acquistati i due esterni richiesti da Schuster, il ds Mijatovic ha contattato telefonicamente Pradè: «Potete tornare qui, vi vendiamo Cicinho». Detto, fatto, il dirigente romanista si è imbarcato col primo volo disponibile diretto a Madrid assieme alla Mazzoleni. L’aereo è sbarcato nella capitale spagnola alle 20.10, con circa un’ora di ritardo. Raggiunto il mediatore Bronzetti all’hotel Ritz, i due dirigenti sono stati ricevuti al Santiago Bernabeu da Mijatovic e Josè Angel Sanchez, il dg dell’area marketing del club madrileno. In due ore è stata limata l’ultima distanza economica, con la Roma costretta ad alzare l’offerta fino a nove milioni. Firmato l’accordo tra i due club, nella stanza della trattativa è arrivato anche l’amico-austista-procuratore di Cicinho, Ricardo Sarti. Poi è stata la volta del giocatore che aveva seguito a distanza, minuto per minuto, gli sviluppi dell’affare. Nel frattempo Bronzetti è tornato in fretta nel suo albergo dove aveva dimenticato un documento. Alle 22.30 Cicinho si è presentato al Bernabeu per mettere nero su bianco l’intesa con la Roma. C’è voluta un’altra ora, visto che le parti erano separata da centomila euro. Quindi l’annuncio di Bronzetti che si è affacciato dagli uffici del Bernabeu per annunciare ai cronisti la conclusione dell’affare. Cicinho è uscito velocemente dallo stadio lasciandosi scappare le prime parole da romanista. «Ho realizzato il mio sogno - spiega l’esterno - la Roma è la mia nuova sfida e voglio vincerla per ritrovare la Nazionale». Il mercato in entrata dei giallorossi finisce qui. Almeno a sentire la versione ufficiale. Ma lo spazio per una o più operazioni di contorno c’è. Difficile che si tratti di Modesto: ieri il terzino ha rinnovato il suo contratto con la Reggina fino al 2012. Percepira 550mila euro all’anno, lo stesso importo che la Roma gli avrebbe garantito nella prossima stagione. Forte della firma di Modesto, ora il presidente Foti è disposto a cedere il giocatore solo a titolo definitivo. E per almeno sei milioni di euro. A queste condizioni il club di Trigoria non tratta. Spalletti potrebbe «accontentarsi» dei quattro terzini già a disposizione: Panucci, Cicinho, Tonetto e Cassetti. Si muove il mercato in uscita. Il giovane Freddi ieri ha salutato i compagni: finirà al Grosseto in prestito. Nonda sta vagliando le offerte che gli sono arrivate da Inghilterra e Spagna. Kuffour è ancora in Ghana e al suo ritorno si cercherà la sua nuova sistemazione. Ieri Zamparini ha smentito l’interesse del Palermo per Alvarez: i rosanero potrebbero puntare Rosi che continua a rifiutare il Chievo. Intanto Spalletti pensa alla trasferta di domenica a Palermo. Mancini si è fermato ancora: ieri un nuovo fastidio al piede, forse a causa dell’abbassamento della temperatura in mattinata: rischia di saltare l’esordio in campionato. Problemi anche per Totti, vittima di un duro colpo di Materazzi in Supercoppa. Ma domenica ci sarà, come De Rossi che è ancora alle prese con due vesciche. Lievi acciacchi per Esposito, Panucci (affaticati) e Cassetti (mal di schiena), Brighi si è riunito al gruppo. Juan, Ferrari e Pizarro, gli unici tre assenti sicuri oltre allo squalificato Perrotta, migliorano. Il difensore brasiliano può tornare per la seconda giornata. Barusso e Andreolli sono rientrati dalle nazionali: l'azzurrino, che soffre di mal di schiena, dovrà fermarsi.