ROMA è LA LUCE

Francesco Totti: Rimanere sempre alla Roma il sogno che avevo sin da piccolo


"Rimanere a Roma e' una decisione che ho preso io sin da piccolo, il sogno mio era quello di rimanere a vita a Roma perche' qui ho tutto, sto bene. E' normale che si vince meno rispetto ad altri club, pero' e' una scelta di vita che ho fatto io personalmente perche' come ho sempre detto vincendo qua una volta e' come se vincessi dieci volte da altre parti. Pero', sinceramente, quello che dice la gente non mi interessa piu', perche' se riescono a criticare un giocatore che ha fatto piu' di 200 gol vuol dire che di calcio non ci capiscono niente". Il capitano della Roma, Francesco Totti, ha da tempo giurato amore eterno alla sua citta' e alla sua squadra e lo ha confessato ancora in un'intervista che andra' in onda domani, alle ore 21.00, su Sky Sport 1 nella trasmissione 'I signori del gol', l'approfondimento dedicato ai piu' grandi goleador europei ancora in attivita'. Il capitano della Roma, primo marcatore di sempre ancora in attivita', con 164 gol realizzati in Serie A. Nel corso dello speciale, i gol e un'intervista esclusiva al leader giallorosso. Il primo gol in Serie A di Totti e' arrivato contro il Foggia. "Il primo gol e' stato, fortunatamente, all'Olimpico. Era la prima giornata di campionato, il 4 settembre del 1994. Quel gol fu importante perche' era una cosa che avevo sempre pensato, da bambino, quella di segnare all'Olimpico da giocatore e da tifoso della Roma". La carriera e' stata lunga e le trasformazioni molte. "Ho fatto due tappe nella mia carriera: i primi 12 anni ho fatto fare gol, mentre negli ultimi tre anni ho trovato dei giocatori che mi fanno fare gol. Nel periodo in cui giocavo dietro le punte -spiega Totti-, conoscevo i movimenti degli attaccanti, percio' adesso so muovermi anche da attaccante". "Sono un attaccante altruista, che sa fare gol, che aiuta la squadra, un buon attaccante. Quello che mi fa sentire attaccante e' quando concludo le azioni dei miei compagni. Per essere un attaccante completo mi manca il colpo di testa, pero' sono migliorato rispetto a tanti anni fa". "Il gol piu' bello in Champions League? Contro la Lokomotiv Mosca all'Olimpico, perdevamo 1-0 e poi vincemmo 2-1. Io feci il gol decisivo, in contropiede. Il piu' importante e' un altro, quello contro il Real Madrid, quando vincemmo 1-0. Fu significativo per me, per la squadra, perche' erano tanti anni che una squadra italiana non vinceva al Bernabeu. Quando sai che rimane una cosa scritta, e rimane scritta col proprio nome, -continua il capitano della Roma- e' ancora piu' significativa. E poi il Real Madrid, dopo la Roma, era la squadra che seguivo con piu' attenzione perche' mi piaceva come giocava, il suo stadio, la Spagna. Era la mia seconda squadra". Totti a livello internazionale e' stato spesso criticato per il suo carattere. "Quando sei giovane, non hai l'esperienza internazionale, quella che posso avere in questo momento. Poi, crescendo, si acquisisce sicurezza, carattere, diventi uomo e le cose cambiano. Avro' avuto qualche reazione in piu' -aggiunge Totti- avro' sbagliato qualche partita. Era il mio modo di essere. Sono contento perche' ho sempre mantenuto la stessa condizione. Quando ti giudicano per quello che non sei, da' fastidio. Adesso avranno capito veramente com'ero prima e come sono adesso". Il sogno del Pallone d'Oro c'e' ancora. "Credo che l'anno dell'Europeo del 2000 sia stato l'anno migliore, l'anno dopo abbiamo vinto lo Scudetto, siamo andati bene in Champions League, quello e' stato l'anno in cui potevo lottare per vincerlo, pero' non ho ancora capito come si vince il Pallone d'Oro. Raul? Un giocatore cosi' forte, che ovunque e' andato ha segnato, ha vinto tutto quello che si poteva vincere e poi non ha mai vinto il Pallone d'Oro, penso che sia uno scandalo. Tanto loro gia' lo sanno chi deve vincere il Pallone d'Oro perche' un giocatore cosi' che fa 20-30 gol, vince la Champions League, vince lo scudetto e non vince il Pallone d'Oro vuol dire che e' gia' tutto scritto". Totti stima anche l'attaccante dell'Inter Zlatan Ibrahimovic. "E' un giocatore che sa fare la differenza, completo, e' migliorato tantissimo e sta trascinando l'Inter. Forte fisicamente, bravo tecnicamente, in questo momento e' uno dei giocatori piu' forti al mondo". Totti smentisce poi che la Roma non compra una punta perche' lui non la vuole. "Dicono un sacco di fesserie. Totti vuole una squadra competitiva per vincere tutto quello che e' possibile, per cui e' doveroso comprare giocatori di un certo calibro. E se dovessero arrivare Toni o Van Nistelrooy, Totti sarebbe solo contento. E non solo loro. Pių siamo, meglio č". "Di questo calcio non mi piace la violenza perche' calcio e violenza sono due parole ben diverse. Il calcio deve essere divertimento e passione, l'unione tra la squadra del cuore e le famiglie allo stadio". "E' una cosa gravissima andare allo stadio con i coltelli, le pistole e le accette per andare a vedere una partita di calcio. Penso che sia un'assurdita' che assolutamente deve cambiare perche' il calcio deve essere una passione per tutti, per chi lo gioca, per chi lo tifa e per chi lo vive". Sull'uccisione di Gabriele Sandri, Totti ricorda: "Lo conobbi tantissimo tempo fa, quando feci una festa di compleanno e lui suono' alla mia festa. Mi disse pure: ''Io sono della Lazio, non so se mettero' tutta musica carina''. Era una battuta scherzosa, che ci stava. Era un ragazzo serio, educato, che aveva tanta voglia di vivere. Un ragazzo che vorrebbero tutti come amico. Purtroppo e' successo questo brutto episodio, sempre per una partita di calcio. Sinceramente non so come sia stata la dinamica -dice Totti-, come sia successo, so che dopo questo fatto ci debba essere giustizia. Basta con questi episodi che fanno male a tutti, ma soprattutto alla famiglia. Ho conosciuto la madre, il fratello e il padre e hanno un grande carattere e la forza di reagire anche se non e' semplice, pero' hanno dimostrato di essere una famiglia unita, con tanti valori e poi sono riusciti ad aprire una fondazione per Gabriele. Questo fa capire quanto ci tenevano al figlio e quanto vogliano che non si ripetano piu' questi episodi". "Sono favorevole alla moviola in campo perche' purtroppo l'arbitro puo' sbagliare, perche' e' una persona sola ed e' difficile decidere in un centesimo di secondo". "Mettendo la moviola in campo come fanno nel basket, hai piu' secondi per decidere, hai piu' possibilita' di fare meno sbagli. E poi tutta la gente ha la possibilita' di rivedere quello che succede. Quando c'e' un rigore -spiega Totti- c'e' sempre chi contesta, si perdono sempre dei secondi quindi trenta secondi per vedere se e' rigore o no, ci stanno". Proprio al Mondiale di Germania il quarto uomo vide nel monitor la testata di Zidane a Materazzi. "Il monitor ci ha fatto diventare quasi Campioni del Mondo. Zidane cosi' non ha calciato i rigori e per noi e' stato importante. Noi dalla panchina -aggiunge Totti- non avevamo visto la testata di Zidane a Materazzi. Fortunatamente il quarto uomo aveva il televisore in campo e, d'accordo col delegato UEFA e con l'arbitro, l'ha buttato fuori".