ORGOGLIO JUVE

Post N° 241


JUVENTUS,LA CHAMPIONSE' COSA FATTA!!!GRANDE JUVE!!ATALANTA-JUVENTUS 0-4GRANDE ALEX!
TORINO, 20 aprile – Travolta l’Atalanta, la Juve termina l’ultima curva pericolosa del campionato con tre vittorie su tre partite: bottino pieno e davanti il rettilineo della Champions, alla quale oramai manca solo la matematica. E questa fuoriserie bianconera ora si fa vedere negli specchietti della Roma: «Il nostro obiettivo è proprio dare sempre di più: questo significa essere preso dalla Juve, significa avere quel qualcosa in più, lavorare con i grandi campioni che puntano sempre al massimo e noi vogliamo sempre migliorarci - Poi aggiunge - Io vado avanti: così come non mi deprimo quando ci sono critiche, giuste o forzate che siano, così non mi esalto quando la squadra si esprime bene come oggi. Ho lottato nella mia carriera per arrivare ad allenare la Juventus e i miei giocatori devono lottare per essere sempre primi. Non conta dove stiamo in classifica ma quello che facciamo per primeggiare».  DEL PIERO-TREZEGUET, LA COPPIA DEI CAMPIONI – La coppia di bomber juventini è il tandem più prolifico del campionato, Ranieri se li coccola: Alex e Trezegol sono davvero una coppia Champions: «Ho ottimi campioni che stanno facendo una grandissima annata, avere loro in squadra significa possedere le chiavi per sbloccare tutte le partite». CAMORANESI VALORE AGGIUNTO – Terzo posto cementato, piazza d’onore a 5 punti: certo che se questa Juve avesse avuto Camoranesi per tutta la stagione…«All’inizio di stagione ci siamo concentrati sulla fase difensiva, dove abbiamo lavorato con tutta la squadra. Logico che quando mancano giocatori come lui, come Del Piero, che hanno la capacità di saltare l’uomo e di trovare la zampata vincente contro squadre chiuse, la nostra manovra ne risenta». PER LA CHAMPIONS SERVONO 4 ATTACCANTI – Ranieri prima dribbla il discorso poi ammette: «Io parlo del mio calcio, dell’altro calcio (il mercato, ndr) ne parla il direttore sportivo. Comunque non mi spaventerebbe l’abbondanza, all’inizio dell’anno abbiamo lasciato andare via Zalayeta perché eravamo impegnati solo in due competizioni: l’anno prossimo, con la Champions, serviranno quattro attaccanti».
DEL PIERO: CHAMPIONS, CI SIAMO – Tripletta all'Atalanta e Alessandro Del Piero ha superato in un colpo solo Ibrahimovic, Mutu e Di Natale portandosi con 17 gol al terzo posto nella classifica cannonieri. Sono 151 in serie A adesso, 237 in totale. Del Piero è la Juventus, una Juve ormai in Champions. «Manca davvero poco (un punto, ndr)- ricorda il capitano ai microfoni di Sky - teniamo duro e poi festeggeremo un traguardo che per questa squadra significa tantissimo. Questo per noi è stato davvero un anno ottimo. Il secondo posto? Noi facciamo il massimo senza porci obiettivi». «PUNTARE SEMPRE IN ALTO» – Borriello dista solo due reti e il capitano della Juventus sogna di raggiungere la vetta della classifica dei bomber: «Ora godiamoci questa vittoria che consolida il nostro terzo posto, poi per tutto il resto vedremo. Va tutto bene così. Io spero sempre di arrivare in alto, si lavora apposta per questo. A volte ci si riesce altre volte no. Il lavoro di tutti è spesso premiato. Oggi è arrivata un'altra conferma di quello fatto finora». «DONADONI? SPERO MI CHIAMI IL GIORNO GIUSTO» – Con questo cammino si fa sempre più concreto il sogno azzurro di disputare l’Europeo: «Non so se mi sentirò con Donadoni, l'importante è che mi chiami il giorno giusto». JUVENTUS-PARMA 3-0E' finita 3-0 per i bianconeri, in una gara mai messa in pericolo da un Parma che non ci ha neanche provato. Le formazioni. Torna a vedersi Nedved (in panchina) dopo la botta di Palermo, Legrottaglie è fuori per influenza, la sua assenza si somma a quelle di Iaquinta, Sissoko, Zanetti e Zebina. Difesa e centrocampo da reinventare per Ranieri (ex della gara): le sue scelte sono ricadute su Stendardo, Grygera, Nocerino e Palladino. La Juventus arrivava a questa sfida dopo la bella vittoria sul Milan, il Parma dopo l'importante pareggio di Empoli. Vincendo, i bianconeri avrebbero messo la parola fine sulla qualificazione in Champions League (portando a 12 punti a cinque giornate dal termine il vantaggio sulle quinte). Con i tre punti gli emiliani avrebbero agguantato il Torino a quota 34 compiendo un passo importante in chiave salvezza. Tra i gialloblu di Hector Cuper squalificato Paci (foto Gazzetta.it).All'andata finì 2-2 tra le polemiche: ai gol di Gasbarroni su rigore e Pisanu risposero Legrottaglie e Iaquinta nell'ultimo quarto d'ora. Ma le proteste da entrambe le parti per l'arbitraggio di Gava furono molte. La cronaca: la Juventus parte bene, nei primi 15 minuti più volte arriva a tu per tu con Bucci. Al 16' è già 1-0: in mischia è David Trezeguet a portare in vantaggio i bianconeri, ma la sua posizione era viziata da fuorigioco. Gli emiliani cercano timidamente di farsi vedere in avanti, ma alla mezz'ora subiscono il raddoppio di Palladino: molto bravo l'attaccante a superare di testa Zenoni e a colpire a rete imparabilmente di destro dal limite. Il primo tempo regala poco altro, solo un pugno di Couto al volto di Chiellini non visto dalla terna al 46'. Probabilmente interverrà la prova televisiva per il portoghese.
La ripresa parte con il Parma arrembante nei primi 10 minuti, una spinta che va poi a scemare: il ritmo diventa via via più basso e gli emiliani smettono di provarci. Qualche tentativo ben bloccato dalla difesa bianconera, la squadra di Ranieri (omaggiato dalla curva per il suo lavoro) riesce ad amministrare il vantaggio acquisito con tranquillità. Al 21' entrano Tiago e Nedved per Del Piero e Camoranesi. Le forze fresche aiutano la Juventus a riprendere con nuova forza i suoi attacchi, e al 32' arriva anche il terzo gol.Rocambolesca azione che porta Tiago a tirare (o a cercare un assist in mezzo, più probabilmente) e a trovare l'involontaria deviazione di Morrone che beffa imparabilmente il compagno di squadra Bucci. La gara si chiude virtualmente qui, gli ultimi minuti regalano ancora un episodio di intemperanza di Couto. Il difensore parmense si lascia andare a un lungo applauso provocatorio di scherno verso l'arbitro Banti, che lo vede e lo espelle. Lo stesso Banti fischierà la fine della gara al 90' preciso, senza neanche un secondo di recupero.