ORGOGLIO SAMMARINESE

Soldi, macchine e mattoni: così la malavita a San Marino


Ecco i primi elementi della relazione della
Gendarmeria
sulla mafia consegnata al governo
 La criminalità organizzata è entrata in Repubblica attraverso cantieriedili, autonoleggi e finanziarie. E’ quanto emerge dalla relazionesulla criminalità organizzata compilata dalla Gendarmeria e finitanelle mani di tutti i membri del governo. Nel documento, di cui AntonellaZaghini de La Voce di Romagna ha fornito ieri un’anteprima, si scoprono i principalielementi custoditi negli archivi degli uomini di Achille Zechini sul secondosemestre del 2009 e sul primo del 2010. Gli interessi criminali sammarinesi, si leggenel documento, hanno “carattere prevalentemente finanziario”: cercanoquindi di creare le situazioni giuste per far transitare capitali in Repubblicae per investire direttamente somme in imprese per il riciclaggiodi denaro sporco.Cantieri edili e autonoleggio.
Le indagini dei gendarmi hanno portato alla constatazione dell’esistenza di “strani”cantieri edili, “sempre facenti capo agli stessi soggetti economici, del proliferaredi società di autonoleggio i cui prodotti erano solo ed esclusivamenteveicoli extra lusso in capo a utilizzatori finali spesso censurati onoti alle forze dell’ordine italiane, il tutto spesso collegato ad alcune finanziarieche foraggiavano in solido dette attività di largo impiego di risorse economiche inubicazioni che non sempre giustificavano i costi elevati”.Long Drink e cocaina.
I primi segnali della presenza della malavita organizzata sul Titano arrivaronodue decenni fa,. Quando, cioé, si parlava di Sacra Corona Unita,“della quale si ebbe la conferma della presenza in territorio di suoi esponenti”.In questa fase non si può trascurare il collegamento con il casoLong Drink, per il quale non sembraci siano stati i dovuti approfondimenti.Qualche anno più tardi i gendarmi collaborarono con i colleghi di oltreconfine per un traffico internazionale di importanti partite di cocaina:“circa 900 chili transitati in Repubblica e altri 1.200 chili in previsione”.Nell’operazione, che portò all’arresto del sammarinese Rino Maiani,i gendarmi soffrirono l’impossibilità di effettuare intercettazionitelefoniche (tutt’ora mancanti) e non riuscirono a fare tutto quantosarebbe stato nelle loro possibilità.L’attentato.
 Altro caso: “Nel 2005 - si legge nella relazione - la società Impresit 2000, legataal mondo dell’edilizia, fu vittima di un attentato intimidatorio notturno”:vennero sparati diversi colpi di arma da fuoco di fronte alla porta della società.“Razze”
. Che passaporto hanno i malavitosi che si sono infiltrati sul Titano?Principalmente italiani: campani, calabresi, laziali, emiliano-romagnolie triveneti. Ma non solo. Fuori dalla penisola la Gendarmeria mettel’attenzione nei confronti di cinesi, russi e sudamericani
 da LA TRIBUNA SAMMARINESE