ORGOGLIO SAMMARINESE

Sono gli auguri di una rinascita!!!


Sermoncino sammarinese 2011DI DOMENICO GASPERONI
Per quelli che non hanno i capelli bianchi come me,ricordo che nei primi del ‘900 e fino agli anni cinquanta, i bambini erano chiamati a recitare, durante le feste di Natale, il sermoncino davanti a un presepe. Nelle chiese parrocchiali e anche in qualche casa privata dell’alta società. Si trattava di componimenti in rima, di matrice popolare, che esprimevano la speranza e la volontà di riscatto dalla misera quotidianità. Erano, inoltre, un veicolo di formazione e di educazione morale dell’infanzia. Si svolgevano anche delle gare fra i bambini e i più bravi ricevevano un dono. Purtroppo questo patrimonio di cultura popolare e di genuina creatività è andato perduto. Perché in genere non c’erano testi scritti ma le filastrocche si tramandavano oralmente. Fortunatamente qualche notte fa ne ho recuperato un simpatico esemplare. Ho fatto un sogno. Sono ritornato indietro nel tempo di vari decenni,alla mia infanzia. Rivivo la scena. Una Suora dell’Asilo mi mette sopra una sedia, davanti ad un presepio. Sono di fronte a enormi statue a dimensione di persona ed ho i brividi, perché c’è tanta gente che aspetta la mia recita. I sogni fanno brutti scherzi. All’improvviso cambiano i tempi e le epoche. Il mio sermoncino è diventato d’attualità. Potrebbe essere più o meno così:O mio buon Gesù, figlio Divino
Ti chiedo di esaudir un caro sogno. Oggi ti voglio parlar di San Marino, Che di un gran miracolo ha bisogno. Accendi anche per noi una cometa E dona tanto amor e un cuore puro Perché troviamo insiem la nostra meta E alla capanna giungiamo del futuro.I pastori hai guidato con la stella E ti han trovato disteso sulla paglia. Porteresti un aiutino all’Antonella Perché firmi la pace con l’Italia? I pastori ti han portato gli agnellini Con tanto amore e caldo slancio. Dà coraggio e fantasia al Valentini Perché ripianar possa il gran Bilancio. Tra la paglia ti serve un po’ di ovatta Per scaldarti,e anche un bel tizzone. Porgi la forte tua mano alla Ciavatta Per cambiar della PA il gran carrozzone. Baldassarre il gran Re Magio Nero come dono, l’incenso ti ha offerto. Anche da noi passò altro“Re nero” Che un colpo alla patria ha inferto. Io son più buono in queste feste. Ti chiedo di darci una grossa mano:Liberaci dalle nostre brutte inchieste, Da Staffa,casalesi e anche Varano. Tu sei, Gesù, il mio caro bambinello, col tuo grande amore ci hai salvati. Ti chiedo allor di ripulire il PianelloDa tutti quei birboni di“inguaiati”. Da ultimo ti chiedo un regalino Anche dalla parte dei bambini: Fa’ che tutti i cittadin di San Marino Siano da oggi un po’ meno birichini. Ora sono sveglio. E auguro Buon Natale alla Repubblica.Sono gli auguri di una rinascita. Domenico Gasperoni