ORGOGLIO SAMMARINESE

LA QUESTIONE MORALE ....si ripropone


IL PROBLEMA IRRISOLTO , CHE NON DEVE DARE SCAMPO A CHI HA "AGEVOLATO" , TRUFFATO" , INTASCATO TANGENTI", ACCORDATO CON LA MALAVITA, VENDUTO IL TERRITORIO E LA SOVRANITA' , CITTADINI ABBIATE MEMORIA
Alla ripresa del nuovo anno, per scongiurare che il futuro prossimosia la riedizione di una storia recente di cui vorremmo liberarci, serverileggerla e agire affinchè non si ripeta uguale a se stessa. E la storiaè quella di certa vecchia politica, di vecchi partiti e di una classe dirigenteche, per almeno un quindicennio, ha operato pressoché indisturbata da cittadinistorditi da un benessere che ha significato, piuttosto, egoismo, inculturae conformismo, una politica deviata che ci ha portato dritti drittiall’attuale pesante crisi, anche d’immagine.che, tuttora, a partei vaghi auspici, non dà segni di volersi avviare ad un concreto rinnovamentoe se non dimostrerà di avere quella capacità di guida nel riformarese stessa, non solo rischierà di scomparire magari sotto i colpidella magistratura, ma, quel che peggio, di trascinare a fondo con sè ilPaese intero. Va recuperato quel capitale di credibilità nei valori moralie nella trasparenza che devono presiedere alle azioni del Palazzo, mache, al contrario, dissipato in tempi di ruggenti e opache economie, rischiadi trasformarsi in un grave problema per la stessa democrazia. Ilcinico affarismo, gli intrecci con la criminalità come emergerebbe dainchieste giudiziarie, il trasformismo, i conflitti d’interesse, il voto discambio, il clientelismo (per ogni licenza edilizia dubbia, per ogni promozioneingiusta…) sono i mali che devono cessare perché distruggono, appunto,quel patrimonio di reciproca fiducia tra Stato e cittadini, che èpoi l’architrave e il cuore del patto sociale che tiene in piedi le comunità.Perché non può reggere a lungo una società dove al posto delle regole, delsenso della legalità, della giustizia e dell’eguaglianza di diritti e doveriper tutti, prevalgano malcostume, iniquità, scandali, furbizie e corruzionedel potere.C’è, dunque, in gioco la qualità della democrazia dei partiti e unagrande questione morale da risolvere con un cambiamento di uomini,metodi, programmi e pure con omogenee alleanze, diversamente daieri, considerata la non lontana scadenza elettorale del 2013. Per i Partiti,specie quelli di ispirazione riformista e di sinistra, necessita, soprattutto,ritrovare quel ruolo costituzionale e di pedagoghi civili che gli èproprio, vale a dire essere garanzia, rappresentanza e mediazione trale istanze della Collettività e le Istituzioni, per determinare la politicanazionale. Non devono essere gruppi d’interessi in complice difesa di unaclasse, di una cerchia, di una lobby, bensì “èlite” rispettate dall’opinionepubblica per l’impegno dedicato al bene comune;dovranno, poi, finalmentechiudere con l’occupazione di ogni organo cui competa, viceversa,autonomia tecnica,come ad esempio nel caso di Commissioni incampo urbanistico, sanitario, amministrativo,e non solo. E, in particolare,occorre si arrivi al metodo delle primarie - aperte non solo a iscrittie militanti ma anche a sostenitori e simpatizzanti- per rinnovare ledirigenze interne e per definire i migliori candidati da sottoporre algiudizio dell’elettorato, i quali non devono essere più dei semplici nominatidalle Segreterie di partito!Perché urge, altresì, che siano rappresentate in Consiglio le categoriesociali e lavorative alle quali vien chiesto di pagare il prezzo più altodella congiuntura in atto: la politica, insomma, non dovrà essere solonelle mani del mondo professionale, imprenditoriale e dirigenziale, comeperlopiù avvenuto fino ad ora…In questo modo, si potrà rifondare una nuova classe dirigente nelsegno della democrazia partecipativa, della responsabilità, del rigore,della competenza e dello spirito di servizio. Senza quest’inversione di tendenza,si porrà, invece, un pregiudizio nella ricostruzione di un Paeseche si crede ancora capace di uscire, da protagonista, dalle derive diquesti anni: se ciò non accadrà, si continuerà, dunque, a navigare a vistatra gli scogli e si arriverà al prossimo voto con inquietanti incognite.Per terminare, unaugurio di Buon Anno atutti i lettori.Fabrizio Bugli