ORGOGLIO SAMMARINESE

Una realtà clientelare, nepotista, figlia di favoritismi..questo bisogna cambiare!!!


Sono un ragazzo di 24 anniche ha concluso la sua formazione universitaria in ingegneria dopo 7 mesi ditesi in Inghilterra. Per svolgere una tesi all’estero, bisogna trovare un professoreche sia disposto a farti da relatore, che abbia contatti con l’estero, che non abbiagià qualche tesista e che ti ritenga all’altezza. Considerandotutti questi presupposti, si capisce che non sia così facile partire. Nel mio caso ho avuto fortuna e una volta venuto a conoscenza,mi son subito mobilitato per sapere se lo Stato fornisse qualche contributovisto che avrei affrontato un’esperienza di sette mesi all’estero completamentea mio carico. Di tutta risposta lo Stato non mette a disposizione nulla per chidecide di intraprendere tale esperienza, ma avrei ricevuto una piccola sommacome chi decide di svolgere un corso di lingua all’estero di minimo due settimanedurante l’estate. Vi sembra logico? Parlo per raccontare la mia esperienzae così dovrebbero fare tanti altri giovani per sensibilizzare il fatto che la mancanzadi lavoro non è una nostra colpa. Non ci troviamo di fronte a risorse scarsema ci troviamo di fronte a scarso interesse ad intervenire per migliorare talesituazione. Certo è che le strade per affrontare il problema della disoccupazionegiovanile siano due. La prima è quella di analizzare la situazione dei giovani “allabuona” e sparare sentenze che, come sempre, colpevolizzano chi subisce il problema.La seconda invece è quella di capire che il tempo passa per tutti e quindila risorsa fondamentale sono e soprattutto saranno igiovani. Noi saremo il futuro motore della società ed in noi bisogna investire. Dicoquesto che è una banalità ma perché penso che ci sia chi ancora sia così ottusoda non convincersene. Inoltre, partendo da questa lungimirantededuzione che i giovani siano il futuro, allora cosa si deve fare? Nel miopiccolo mi viene da pensare che si potrebbero stimolare, motivare, ed investire peroffrire sempre più:- opportunità per mettere i giovani in contatto con il mondo del lavoro;- possibilità di studio e formazione all’estero magari sponsorizzate dallo Stato;- favorire l’inserimento di giovani nel mondo del lavoro; oppure sentenziare su chimagari troppo stufo di sentirsi sfruttato, preso in giro ed usato ha deciso di smetteredi cercarlo? Si è vero i pigri ci sono, ma ad ogni età. La verità è che per fortunasono molti più giovani con voglia di lavorare e che purtroppo hanno poco tempoper ascoltare interventi del genere e rispondervi. Ci son ragazzi che lavorano infabbrica da quando hanno 17 anni ed adesso sono in cassa integrazione. Altri chesi rompono la schiena andando a lavorare all’alba in cantiere ed al tramonto sonancora li, chi si adatta a far qualsiasi tipologia di lavoro fin da quando ha 16 anni.C’è chi ha provato a studiare ma non vi è riuscito ed adesso è sfruttato e costrettoad accettare compromessi, lavoro nero ed essere sottopagato pur di lavorare. Enon sto parlando della Luna ma di situazione che accadonoa San Marino, dove spesso è difficile denunciarle per paura di ritorsioniper un futuro impiego. Chi invece come Luca Zonzini e tanti altri partono e se nevanno, lo fanno perché oppressi da una realtà clientelare, nepotista, figlia di favoritismie giochi di potere che è un eredità di errori di generazioni prima di noi,compresa la Sua. Quindi, riprendendo ciò che ho detto sopra, siamo di fronte nona risorse scarse, ma forse a persone scarse, soprattutto nell’analizzare i problemi efiguriamoci ad intervenirvi per risolverli. Inverosimilmente formidabili nel giocodello ”scarica barile” addosso a chi subisce la situazione. Si fidi che si ci sarannoanche dei pigri ma ci sono ragazzi che hanno voglia di mettersi in gioco e pervostra fortuna sono tanti, perché questo senò fra dieci anni “non sarebbe un Paeseper vecchi”. E mi auguro non sarà un Paese per gente con la Vostra lungimiranza.Stefano Gasperoni