ORGOGLIO SAMMARINESE

I SANTI E I FANTI


E’ stato già rilevato che di santiin questa firma se ne incrocerannoparecchi: da San Marino,di cui porta il nome il nostroStato, a Sant’Agata, che specificail cognome del ministro degliesteri italiano.Ma forse si è trascurato di citareil Santo che fa un po’ da padronedi casa in questa circostanza, soprattuttoper la data scelta per lafirma: Sant’Antonio da Padova.Il 13 giugno, infatti, è proprio il giorno dedicatoa questo gigante di santità e Dottore dellaChiesa che tiene in braccio il bambino Gesù enella mano ha il giglio bianco a lui dedicato chefiorisce proprio in questo periodo dell’anno. Fral’altro Sant’Antonio è pure molto vicino alla realtàsammarinese considerato che a Rimini feceuno dei suoi più importanti miracoli ricordatonella cappella di Piazza Tre Martiri. Si narrache nel 1223 l’eretico Bonisollo, che disconosceval’Eucarestia, condusse davanti al Santissimo,portato in processione da Antonio, la sua mula.Di fronte all’Ostia l’animale lasciò il fieno chestava ruminando e, per ordine del frate, si inginocchiò,così l’eretico fu convertito.Guai a scherzare con i Santi, ma l’episodio deveservire ai fanti per capire che non sempre bastaun po’ di fieno per distogliere l’attenzione dallecose importanti.E importante, di certo, è la firma. Ma altrettantoimportante sarebbe sapere che cosa si firma e,soprattutto, le conseguenze che ha. E queste, fraproclami e brindisi, nessuno le ha spiegate concertezza ai sammarinesi e agli italiani.Di sicuro non ne avrà di positive sulla questionefrontalieri. Anzi, proprio sulla questionefrontalieri di conseguenze non ne avrà affatto.Con il risultato che le cose, restando come sono,peggioreranno nel 2013, visto che il governoitaliano ha già detto che per quell’anno la franchigia,già abbassata per il 2012, verrà eliminatadel tutto.Appare quanto meno errata l’affermazione delsegretario Dc, dunque, con la quale si è rassicuratoche la firma e la riforma tributaria risolverannotutti i problemi dei lavoratori italianioccupati sul Titano. Quindi, considerato che laprima, sempre che la ratifica arrivi a breve, nonrisolve proprio un bel niente e che la secondanon ha ad oggi alcuna sicurezza di passare l’esamedell’aula, azzardare certezze dove si fa faticaa prevedere possibilità, risulta imprudente. Imprudenteperché si corre il rischio di alimentareaspettative che non verranno mai soddisfatte.Poi hai voglia a gridare che si vuole evitare loscontro sociale!La verità è che di santi in paradiso i frontalierinon sembrano averne neppure uno. Eh sì che unsanto non si nega neppure agli animali. Tantoche in una storiella si racconta che quandoSant’Antonio abate, quello che si ricorda agennaio, venne chiamato dal Padreterno e glivenne chiesto che carica volesse avere, questiavrebbe risposto: visto che il mio omonimo èDottore della Chiesa, a me andrebbe bene anchefare il veterinario. Detto fatto, tanto che divenneil protettore degli animali che il 17 gennaio diogni anno vengono portati in chiesa e benedetti.La firma, comunque, dovrebbe avere due funzioni,da un lato quella di riportare il Paese adessere virtuoso magari ingenerando un cambiodi mentalità diffusa che ancora proprio virtuosanon lo è del tutto, e allo stesso tempo dovrebbespronare la Repubblica a trovare nuove opportunitàper essere felice. Ora, se è vero, comesuggeriscono reminescenze filosofiche di kantianamemoria, che l’incontro di virtù e felicità è la prerogativa della santità, allora può essere dibuon auspicio che tutti questi santi concentrino la loro attenzione in questo giorno.Antonio Fabbri