ORGOGLIO SAMMARINESE

LA CARTA DEI DIRITTI..LA STORIA RECENTE..


A ciascuno il suodi Marino Pasquale De Biagi Il P.S.S. (Partito Socialista Sammarinese), attribuendosi il meritodel varo della “Dichiarazione dei diritti dei cittadini e dei principi fondamentalidell’ordinamento sammarinese” (in sintesi: Carta dei Diritti), approvata dalConsiglio Grande e Generale nella seduta dell’8 agosto 1974, defrauda il Movimentoper le Libertà Statutarie di un esclusivo merito politico che gli spetta di diritto..Essendo sopravvissuto, insieme a pochissimi altri, al logorìo degli anniche segnano la distanza fra l’anno 1964 (anno di fondazione del M.L.S.) e l’attualità,mi corre l’obbligo di puntualizzare. Il M.L.S. ebbe nel dottor Leo Dominici, troppo,troppo prematuramente scomparso, l’ispiratore del progetto politico del Movimento.Intorno a lui si raccolsero cittadini di diverso orientamento politico,con l’obiettivo di riformare lo Stato nel senso di un rafforzamentodella divisione dei poteri; di un sistema per il controllo della legittimitàdelle leggi e di certe garanzie per le minoranze. Inoltre, attuare riformeistituzionali finalizzate alla regolamentazione delle competenze dei Segretaridi Stato e l’istituzione del referendum su importanti questioni riguardanti la vitadel Paese.Il Movimento si presentò al corpo elettorale alle politiche del 1964 (un seggio- 2,21% dei voti); del 1969 (1 seggio – 2,11% dei voti); del 1974 (1 seggio – 1,62%dei voti).La grettezza culturale della classe politica dell’epocasi manifestò nel contrastare l’azione del Movimento per le diverse espressionipolitiche dei suoi componenti, in uno alla rozza ironia sul nome che questo siera dato. Non si voleva capire che il Movimento si batteva perdotare San Marino di una legge fondamentale (Carta dei Diritti) che garantissei diritti di ogni cittadino, indipendentemente dalle proprie convinzioni politichee dei diritti in generale a questo spettanti. Ma la Carta dei Diritti dettava,inoltre, regole e stabiliva vincoli a coloro che esercitavano o che avesseroesercitato il potere. Un rospo, per una classe dirigente chiusa ed assolutista,troppo grosso da ingoiare. Ma le vicende politiche, correva l’anno 1974, volseroper un istante a favore del Movimento. Cadde il Governo formato dal PDCS e dal PartitoSocialdemocratico. Si formò, così, una nuova coalizione, PDCS e PSS, la quale,senza il voto determinante del Movimento, non sarebbe riuscita a raggiungere lamaggioranza. Questo voto il Movimento garantì imponendo il varo della CARTADEI DIRITTI, che aveva redatto avvalendosi anche della collaborazione di unnotissimo costituzionalista italiano dell’epoca. Assunse, quindi, la Segreteriadi Stato per la Giustizia per qualche tempo. La Carta dei Diritti fu votatanella tarda notte dell’8 luglio 1974, fra il generale disinteresse del ConsiglioGrande e Generale.Il Movimento suggerì all’autorità competente del momento di farne oggettodi studio e di discussione in ambito scolastico: nulla accadde.Il dott. Leo Dominici morì poco tempo dopo. Il Movimentosi sciolse. Rag. Marino Pasquale De Biagi