ORGOGLIO SAMMARINESE

TEMPURI SERVIENDUM EST!!!!


E’ motivo di soddisfazione ma anche di prudenza, constatare che il cammino del nuovo esecutivo è iniziato con alcune aperture e dichiarazioni rassicuranti sulla necessità di operare con ferma decisione ma senza creare panico, drammi o polemiche fuorvianti. Le condizioni del paese non consentono strappi ad un percorso obbligato per riportare quella serenità necessaria e riaprire alcuni passaggi necessari per raggiungere traguardi fondamentali.Per raggiungere traguardi fondamentali: la messa in sicurezza del bilancio, il rilancio del turismo fonte primaria per l’economia, il recupero di una propria identità, la protezione ed il rilancio del settore industriale, bancario e del terziario come forze trainanti per lo sviluppo dell’economia. L’atteggiamento responsabile mantenuto dall’opposizione in questa prima fase ha confermato la consapevolezza di essere uniti nell’interesse del paese e della collettività. Negli ultimi anni una crisi importata, la mancata difesa della libera circolazione dell’euro garantita da un accordo internazionale, la mancanza da parte della classe dirigente di assumersi delle responsabilità in difesa del sistema produttivo, il populismo e la scarsa saggezza nel contenere la spesa pubblica, sono lo specchio della vera situazione in cui si è venuto a trovare tutto il sistema Stato. La condivisione o meno del programma tracciato dalla coalizione vincente e l’azione di controllo che tutta l’opposizione farà nella sede opportuna contribuiranno ad elevare il dibattito parlamentare, linfa vitale affinchè la vita democratica sia tutelata e difesa. Il percorso è obbligato, sarà la sensibilità delle varie forze politiche a sostenere o meno ciò che il governo dirà in sede di discussione sulla reale situazione del paese e della necessità di mettere in moto tutto tutti i settori per uscire lentamente da un vicolo cieco in cui il paese è finito. Tentennamenti o ritardi potranno soddisfare l’ambizione di qualche protagonista ma il risultato sarebbe deleterio. Questa posizione temporale che vede coinvolte tutte le forze politica dovrà essere foriera di quelle riforme per ridare ossigeno, energie nuove e atteggiamenti consoni alla situazione generale del Paese. Le scommesse sulla durata o meno dell’esecutivo sono un gioco al massacro che non diverte e dimostra l’inconsapevole ignoranza delle sorti di un paese che non può difendersi con la storia ma con l’orgoglio di un popolo amante della sua libertà e della sua terra. Liberalizzare l’economia dalla presenza eccessiva dello stato è il cardine portante per evitare populismo e presenze poco raccomandabili. Spingendo poi lo sguardo verso il futuro prossimo è necessario aprire un dibattito ampio da parte di tutte le forze culturali e politiche nell’affrontare alcuni temi di riforma costituzionale, in special modo la riorganizzazione del Congresso di Stato, acefalo e fuori da ogni realtà politica. Alcuni episodi se letti con attenzione dimostrano la necessità di questi provvedimenti, ammesso che questo clima natalizio di serenità e sincera collaborazione sia mantenuto anche in futuro. Occorre raccogliere l’invito che Cicerone dava ai suoi contemporanei: Tempori serviendum est, cioè essere flessibili, adattandosi di volta in volta a ciò che le diverse circostanze richiedono.Luigi Console