Il crescente aumento dei tassi di disoccupazione è uno dei punti più critici del nostro sistema sociale e comprende il coinvolgimento di tutte le forze politico-economico-produttive.Nel nostro Paese i dati ISTAT parlano di un tasso medio di disoccupazione del 12,1 % (Centro Nord 7,7 % - Sud 21,7 %) che riguarda soprattutto i giovani tra i 15 e i 29 anni. Tale tasso di disoccupazione, che nelle regioni meridionali è tre volte più elevato rispetto a quello delle restanti aree del paese, è dovuto dall’effetto dei processi di trasformazione delle professioni e da una conseguenza inevitabile dei rapidi trend di innovazione tecnologica e organizzativa. Una recente indagine, svolta da alcune società con i loro responsabili delle risorse umane, ha evidenziato che le aziende sono disposte ad affrontare costi superiori pur di mantenere i contratti flessibili previsti dalla legge Biagi. Secondo i responsabili delle risorse umane tale sistema ha consentito di inserire nel mercato del lavoro giovani laureati e persone privi di occupazione. Positivi i dati di Unioncamere che mostrano un incremento di domanda di personale da assumere nel sud, nonostante la richiesta di laureati è inferiore del 3% rispetto alla media italiana (8%); quella di diplomati è del 32% contro il 34%; quella di persone in possesso di qualifica professionale la percentuale, al sud, è del 18% contro il 19% circa rispetto alla media italiana. In particolare il sistema informativo Excelsior prevede in Sicilia una crescita dell’occupazione, per il 2006, un po' al di sotto della media del mezzogiorno (meno dell’0,5%); nella provincia di Catania si prevedono circa 1.800 assunzioni. Le richieste delle imprese sono rivolte a diplomati nel settore turistico – alberghiero, amministrativo e commerciale. In crescita rispetto al 2005 la richiesta di agenti di vendita, rappresentanti di commercio, tecnici dell’amministrazione e della contabilità. Le lauree più richieste continuano ad essere quelle ad indirizzo economico, ingegneria economica e informazione.L’ analisi dei dati fa emergere che le offerte di lavoro sembrano qualitativamente povere e che offrono, ai giovani in possesso di un titolo di studio elevato, opportunità poco interessanti. La tendenza a processi di individuazione e di personalizzazione dei rapporti di lavoro, derivata in parte da una nuova organizzazione delle realtà produttive, e la conseguente attenzione alle problematiche di sviluppo a tutti i livelli ha aggravato la situazione alimentando una crisi dilagante in vari settori del mercato del lavoro e creando una speranza vana di trovare il famigerato ”posto fisso” che inquieta sia studenti, al termine dei percorsi scolastici e formativi, sia tutti quei lavoratori che hanno perso il lavoro da più o breve tempo. Questa situazione ha similmente fatto lievitare la domanda da parte di chi è privo di occupazione di un sostegno e di aiuto per affrontare tale realtà.Questo specifico bisogno di “supporto” e di consulenza individuale nasce: dall’esigenza di conoscere meglio se stessi, le proprie capacità e potenzialità per rapportarsi alle reali possibilità esistenti sul mercato del lavoro; dal bisogno di andare al di là del dichiarato titolo di studio, non sufficientemente in grado di prevedere oggi di reali competenze ed indirizzi occupazionali; da una più generale tendenza a migliorare la qualità della propria vita, inclusa quella lavorativa, per soddisfare l’aspirazione ad un’attività professionale in grado di rispondere adeguatamente ai propri desideri, ambizioni ed esigenze; dalla necessità di un costante aggiornamento professionale in vista dello sviluppo personale e dei cambiamenti possibili all’interno o meno di un’organizzazione.Di conseguenza è sempre maggiore la richiesta di metodologie, tecniche e strumenti che, su basi il più possibile verificabili e razionali, possano misurare caratteristiche e fattori soggettivi che emergono nel momento della scelta di un percorso formativo, di un lavoro, nel cambiamento di un’attività, nella riconversione, nella progettazione e nello sviluppo della propria carriera.
I FENOMENI CHE INVESTONO ATTUALMENTE IL MONDO DEL LAVORO
Il crescente aumento dei tassi di disoccupazione è uno dei punti più critici del nostro sistema sociale e comprende il coinvolgimento di tutte le forze politico-economico-produttive.Nel nostro Paese i dati ISTAT parlano di un tasso medio di disoccupazione del 12,1 % (Centro Nord 7,7 % - Sud 21,7 %) che riguarda soprattutto i giovani tra i 15 e i 29 anni. Tale tasso di disoccupazione, che nelle regioni meridionali è tre volte più elevato rispetto a quello delle restanti aree del paese, è dovuto dall’effetto dei processi di trasformazione delle professioni e da una conseguenza inevitabile dei rapidi trend di innovazione tecnologica e organizzativa. Una recente indagine, svolta da alcune società con i loro responsabili delle risorse umane, ha evidenziato che le aziende sono disposte ad affrontare costi superiori pur di mantenere i contratti flessibili previsti dalla legge Biagi. Secondo i responsabili delle risorse umane tale sistema ha consentito di inserire nel mercato del lavoro giovani laureati e persone privi di occupazione. Positivi i dati di Unioncamere che mostrano un incremento di domanda di personale da assumere nel sud, nonostante la richiesta di laureati è inferiore del 3% rispetto alla media italiana (8%); quella di diplomati è del 32% contro il 34%; quella di persone in possesso di qualifica professionale la percentuale, al sud, è del 18% contro il 19% circa rispetto alla media italiana. In particolare il sistema informativo Excelsior prevede in Sicilia una crescita dell’occupazione, per il 2006, un po' al di sotto della media del mezzogiorno (meno dell’0,5%); nella provincia di Catania si prevedono circa 1.800 assunzioni. Le richieste delle imprese sono rivolte a diplomati nel settore turistico – alberghiero, amministrativo e commerciale. In crescita rispetto al 2005 la richiesta di agenti di vendita, rappresentanti di commercio, tecnici dell’amministrazione e della contabilità. Le lauree più richieste continuano ad essere quelle ad indirizzo economico, ingegneria economica e informazione.L’ analisi dei dati fa emergere che le offerte di lavoro sembrano qualitativamente povere e che offrono, ai giovani in possesso di un titolo di studio elevato, opportunità poco interessanti. La tendenza a processi di individuazione e di personalizzazione dei rapporti di lavoro, derivata in parte da una nuova organizzazione delle realtà produttive, e la conseguente attenzione alle problematiche di sviluppo a tutti i livelli ha aggravato la situazione alimentando una crisi dilagante in vari settori del mercato del lavoro e creando una speranza vana di trovare il famigerato ”posto fisso” che inquieta sia studenti, al termine dei percorsi scolastici e formativi, sia tutti quei lavoratori che hanno perso il lavoro da più o breve tempo. Questa situazione ha similmente fatto lievitare la domanda da parte di chi è privo di occupazione di un sostegno e di aiuto per affrontare tale realtà.Questo specifico bisogno di “supporto” e di consulenza individuale nasce: dall’esigenza di conoscere meglio se stessi, le proprie capacità e potenzialità per rapportarsi alle reali possibilità esistenti sul mercato del lavoro; dal bisogno di andare al di là del dichiarato titolo di studio, non sufficientemente in grado di prevedere oggi di reali competenze ed indirizzi occupazionali; da una più generale tendenza a migliorare la qualità della propria vita, inclusa quella lavorativa, per soddisfare l’aspirazione ad un’attività professionale in grado di rispondere adeguatamente ai propri desideri, ambizioni ed esigenze; dalla necessità di un costante aggiornamento professionale in vista dello sviluppo personale e dei cambiamenti possibili all’interno o meno di un’organizzazione.Di conseguenza è sempre maggiore la richiesta di metodologie, tecniche e strumenti che, su basi il più possibile verificabili e razionali, possano misurare caratteristiche e fattori soggettivi che emergono nel momento della scelta di un percorso formativo, di un lavoro, nel cambiamento di un’attività, nella riconversione, nella progettazione e nello sviluppo della propria carriera.