AGENZIA DEL LAVORO

NON OCCUPATI DEMOTIVATI


Come è noto, con la riforma dei servizi per l’impiego, è inoccupato o privo di occupazione la persona che ha un reddito inferiore a 8.000 Euro e che presso il centro per l’impiego ha reso la disponibilità alla ricerca attiva del lavoro.La situazione più allarmante è che una buona parte di coloro che ha reso la dichiarazione di disponibilità è inattiva e demotivata.Per “inattivi” si intendono persone non disponibili sul mercato del lavoro, che hanno cioè rinunciato a cercare un’occupazione sotto la spinta di motivazioni spesso molto diversificate. L’Istat identifica gli inattivi per motivi di studio, quelli non interessati a cercare un lavoro, quelli che ritengono di non riuscire a trovare lavoro (demotivati), quelli in attesa di cominciare a lavorare o in attesa di ricollocarsi nel vecchio posto di lavoro, gli inattivi per motivi di salute, le persone impossibilitate al lavoro perché impegnate in attività di cura, quelle in pensione ed infine una quota non indifferente di soggetti di cui non si conosce esattamente la causa dell’inattività. Il tasso di inattività a livello nazionale è del 49,6% per le donne fra i 15 e i 64, e del 25,4% della popolazione maschile in età da lavoro. Esiste un buon numero di giovani fra i 15 e i 24 anni che si pone già nella categoria dei “demotivati” nei confronti della possibilità di trovare lavoro. Questo dato risulta molto preoccupante, soprattutto se si considera la giovane età degli interessati al fenomeno, pensate 82.000 le donne e 66.000 gli uomini in tutta Italia. Cresce sensibilmente anche il numero di donne che si dichiarano inattive in quanto si prendono cura dei figli e della famiglia e si dedicano esclusivamente ai lavoro domestici La  Sicilia  ha la  performance decisamente negativa, con quote di inattività decisamente al di sopra della media nazionale: il valore è del 64%. I Laureati, o chi è in possesso di una qualifica, sono destinati  a emigrare, pur di evitare di rimanare senza una possibilità di lavoro. Anche i laureati presentano  segni di disagio e di contraddizioni perché notano che il merito e le qualifiche non vanno quasi mai di pari passo con le opportunità e i compensi. Così una persona dopo anni di studio si trova a svolgere il lavoro che  il sistema economico e il mondo delle aziende mette a disposizione: Operatori call center e/o cassieri presso  negozi della grande distribuzione.