AGENZIA DEL LAVORO

Senza stipendi e sicurezza


Si era già avvertita da qualche tempo la tensione nascente all’interno dell’ambiente della formazione professionale siciliana. Nel mese scorso Paesi Etnei Oggi aveva ospitato una clamorosa lettera di denuncia di Giuseppe Milazzo, responsabile del sindacato Cisal Scuola Formazione che segnalava con veemente vigore il prologo di una crisi che non si stava configurando, ma era già in atto. Nelle ultime settimane numerose altre voci di protesta si sono sollevate dal settore della formazione professionale regionale. Fatti, voci, denuncie e timori hanno fatto emergere un allarmismo diffuso nella categoria. I fatti. In alcuni enti i docenti che si occupano di formazione professionale sono senza stipendi da oltre cinque mesi, e gli stessi enti di formazione non hanno le risorse economiche per sostenere l’attività formativa e garantire i corsi.Le voci e le denuncie. Alcune organizzazioni sindacali hanno gettato l’ombra del clientelarismo finalizzato al voto di scambio su nuovi enti di formazione professionale senza tradizione ed esperienza, accreditati, apparentemente, con la sola procedura dell’autocertificazione, ma grazie ai quali non ci sarebbe la piena copertura finanziaria del settore. Altre voci dichiarano che se poi la Regione dovesse trovare i fondi per finanziare anche i nuovi enti di formazione, senza penalizzare gli enti di formazione professionale di maggiore tradizione ed esperienza, non sussiste alcun problema, anzi che ben vengano nuovi posti di lavoro e competitività. I timori, data la situazione, sono legati alla messa in mobilità di alcuni lavoratori della formazione, e all’aumento del precariato nella formazione professionale.Qual è allo stato attuale la situazione? Risponde Giuseppe Milazzo, responsabile Cisal Scuola Formazione. “Nonostante sia  stato  registrato il Decreto di impegno n. 62/Serv.I del 25/02/2008 al progressivo 146 della Ragioneria, che la Commissione Regionale per l’Impiego del 25 febbraio scorso abbia approvato il PROF 2008, che il CCNL del settore prevede che  gli Enti di formazione professionale debbano corrispondere la retribuzione mensile al personale dipendente,  tra il giorno 27 di ogni mese e  non oltre  il decimo giorno di calendario successivo al mese di prestazione, risulta, ancora oggi che il personale degli  Enti Gestori, impegnato negli interventi e nei servizi formativi, non ha percepito gli emolumenti.Il perdurare di tale situazione sta creando vastissimi disagi per gli operatori degli Enti di formazione e degli sportelli multifunzionali che, pur lavorando ogni giorno, continuano a vedersi negati i loro legittimi diritti.Inoltre, risulta che in alcuni locali degli Enti di formazione le condizioni igienico sanitarie siano precarie, facendo subire ai lavoratori condizioni ambientali dannose alla salute. I dipendenti sono costretti a lavorare in ambienti sporchi, umidi e malsani, contravvenendo alle più elementari condizioni di rispetto ambientale, e a dispregio di quanto previsto nello statuto dei lavoratori e dalla legge 626 (sicurezza sui luoghi di lavoro).Alcuni Legali Rappresentanti degli Enti, in veste di datori di lavoro, mettono in atto situazioni di sopraffazione verbali nei confronti dei lavoratori trascurando che è loro dovere l’obbligo di tutela della personalità morale dei dipendenti.Convinti che l’Assessore Regionale al Lavoro della Sicilia sia consapevole e sensibile alla gravità della situazione, si rivendica,  con l’urgenza del caso, l’autorevole intervento da parte dell’Assessorato affinché tali problemi possano essere risolti in tempi brevi.Gli operatori sono stanchi di ricevere comunicazioni allarmanti da parte delle organizzazioni sindacali, dagli Enti e  dell’Amministrazione Regionale, puntualmente smentite dai fatti.La predisposizione dei mandati di pagamento da parte dell’Assessorato Regionale al Lavoro che per Legge Regionale deve essere approntata ogni mese viene regolarmente disattesa e vincola la possibilità di far percepire gli emolumenti  ai lavoratori che già hanno fatto ricorso a tutte le loro risorse finanziariee non sono più in condizione di onorare i costi, che nel frattempo, si sono accumulati. Questa situazione sta mettendo in serio pericolo la sopravvivenza di molte famiglie siciliane.” Quali azioni intendete mettere in atto come sindacato?“La Cisal Scuola, considerata la gravità della situazione, diffida gli Enti Gestori al tempestivo pagamento delle spettanze dovute ai dipendenti e invita l’Amministrazione Regionale a trovare, con la massima urgenza, le opportune soluzioni atte a garantire integralmente sia gli emolumenti, sia le legittime condizioni di sicurezza e di dignità dei lavoratori. Dichiariamo, pertanto, lo stato di agitazione della categoria.”