VIVI PALERMO

Post N° 23


Le vicende giudiziarie Ciarrapico è stato condannato a quattro anni e mezzo di reclusione[1], ridotti in cassazione a 3 anni[2], per gli sviluppi della vicenda «Casina Valadier». Il 18 marzoRegina Coeli il 21 marzo, il 24 aprile dello stesso anno gli sono stati concessi gli arresti domiciliari. 1993 è stato spiccato nei suoi confronti un mandato di custodia cautelare: entrato a L'11 maggio viene revocato il mandato di custodia cautelare ma la libertà è breve perché Ciarrapico è di nuovo arrestato e trasferito a Milano, con l'accusa di finanziamento illecito ai partiti. Nel 2000, dopo sette anni, Ciarrapico viene condannato in via definitiva, tuttavia, in ragione della sua età, viene affidato ai servizi sociali. Nel 1996 è condannato anche nel processo relativo al crack del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi, in primo grado a 5 anni e mezzo di reclusione, ridotti in appello a 4 anni e mezzo[3]. Successivamente gli sono stati condonati 4 anni, e condannato a scontare gli ultimi 6 mesi in "detenzione domiciliare" per motivi di salute[4]. La condanna è stata confermata dalla Cassazione[5]. Non ha mai risarcito i danni alle parti civili cambiando continuamente residenza.DOVE SI PUO CANDIDARE UNO CON QUESTE CONDANNE, NEL PARTITO DI BERLUSCONI, PECCATO SE ADERIVA PRIMA SI FACEVANO LEGGI AD OK E  DA TUTTI I PROCESSI USCIVA  PULITO COME BERLUSCONI, MA DENTRO IL PARTITO DI DESTRA C'è DI TUTTO E DI PIù ALTRI 30 CONDANNATI, NEL PDL VOTATALI SE SIETE COME LORO  COMPLIMENTI