VIVI PALERMO

intercettazioni


sabato 24 gennaio 2009 Intercettazioni ed altre birbonateProprio oggi ho concluso la lettura de il “Bavaglio” di Peter Gomez – Marco Lillo e Marco Travaglio. Non è un libro di facile lettura perché farcito di racconti molto dettagliati (stralci di interrogatori, proposte di legge, testi di intercettazioni e quant’altro di simile) circa l’attività di Berlusconi al fine di arrivare al blocco dei suoi processi ed al condizionamento dell’informazione. Non mancano le critiche a quella che dovrebbe essere l’opposizione. È un libro che, ovviamente, fa riflettere e che apre la conoscenza. Pubblicato a giugno del 2008 non mi sembra abbia ricevuto querele e denunce e, quindi, si deduce che quanto riportato nelle 238 pagine sia tutto vero. Ma anche se lo fosse solo il 10% sarebbe già tanto, anzi troppo, per farci vergognare dei nostri governanti e di gran parte della classe politica e dirigenziale.C’è anche una parte riservata alle intercettazioni ed ai testi delle stesse, soprattutto quelle fra Berlusconi e Saccà, nelle quali si parla di attricette e di come far passare senatori dalla propria parte per fare cadere il governo Prodi. E proprio oggi il nostro “Tessera P2 n.1816” torna su questo argomento delle intercettazioni dicendo di tutto e di più. C’è, secondo lui, un archivio tenuto da un certo Genchi nel quale ci sarebbero le intercettazioni di trecentocinquantamila cittadini.Ma si sa, lui, come sempre, esagera. Allora sono andato a cercare in rete qualcosa su questo Genchi, un tecnico che ha lavorato per gran parte delle procure, e che, almeno per altri, non è in possesso di granché. Dire quale sia l’interpretazione giusta non è cosa facile da appurare, almeno per la gente comune e, allora, è bene avere informazioni le più diverse. Io ho trovato questa http://www.antoninomonteleone.it/2009/01/23/larchivio-genchi-non-esiste/E questo è il sito di Genchi: http://www.gioacchinogenchi.it/ Intercettazioni su politici e governanti dovrebbero essere continue: essi devono rispondere al popolo di tutte le parole che dicono, di tutte le azioni che fanno; devono essere trasparenti e per loro non deve esistere la riservatezza. Se non hanno nulla da nascondere non devono avere alcun timore.