Il 17 Dicembre nell'antica Roma incominciavano i SATURNALIA, i festeggiamenti in onore di Saturno, il Dio delle Terre e Ops, sua moglie, Dea del cielo. I festeggiamenti andavano avanti dl 17 al 23, e durante questo periodo succedeva un pò di tutto, un clima di festa pervadeva Roma, tutto l'ordina sociale veniva sconvolto, gli schiavi per una settimana erano liberi, potevano giocare a qualsiasi tipo di gioco con i padroni, gli stessi padroni li servivano a tavola, la gente indossava gli abiti che voleva senza dover fare attenzione alla mos maiorum della società, ed inoltre si faceva visita ad amici e parenti, ci si scambiava doni dopo aver bruciato il Saturnalicus princeps, il "matto", il trickestr, si pensava infatti che bruciandolo, sarebbe arrivato un Dio nuovo che avrebbe poi portato gioia, felicità e doni.E questo nuovo Dio, vestito di rosso, come il nostro Babbo Natale, ha ispirato la fantasia di Moore, un professore del Columbia College, il quale all'inizio degli anni 1800 ha scritto un poemetto con protagonista un elfo, di verde vestito, che portava anche lui doni, come il saturnalicus princeps, e li portava su una slitta guidata da 8 renne. Il suo nome era Old Nick.Nel 1860 un famoso pubblicitario ha preso il poemetto, e i Saturnalia latini, ha trasformato Old Nick, in un uomo grosso panciuto, vestito di rosso, gli ha lasciato le sue renne, e lo ha chiamato Santa Claus, Babbo Natale...E la magia di Natale, di Babbo Natale, portataci dagli antichi romani, continua a risplendere negli animi non solo di tutti i bambini, ma anche in quelli degli uomini di tutto il mondo... e continuerà...per sempre
17 Dicembre inizio dei Saturnalia, la prima festa di Natale.
Il 17 Dicembre nell'antica Roma incominciavano i SATURNALIA, i festeggiamenti in onore di Saturno, il Dio delle Terre e Ops, sua moglie, Dea del cielo. I festeggiamenti andavano avanti dl 17 al 23, e durante questo periodo succedeva un pò di tutto, un clima di festa pervadeva Roma, tutto l'ordina sociale veniva sconvolto, gli schiavi per una settimana erano liberi, potevano giocare a qualsiasi tipo di gioco con i padroni, gli stessi padroni li servivano a tavola, la gente indossava gli abiti che voleva senza dover fare attenzione alla mos maiorum della società, ed inoltre si faceva visita ad amici e parenti, ci si scambiava doni dopo aver bruciato il Saturnalicus princeps, il "matto", il trickestr, si pensava infatti che bruciandolo, sarebbe arrivato un Dio nuovo che avrebbe poi portato gioia, felicità e doni.E questo nuovo Dio, vestito di rosso, come il nostro Babbo Natale, ha ispirato la fantasia di Moore, un professore del Columbia College, il quale all'inizio degli anni 1800 ha scritto un poemetto con protagonista un elfo, di verde vestito, che portava anche lui doni, come il saturnalicus princeps, e li portava su una slitta guidata da 8 renne. Il suo nome era Old Nick.Nel 1860 un famoso pubblicitario ha preso il poemetto, e i Saturnalia latini, ha trasformato Old Nick, in un uomo grosso panciuto, vestito di rosso, gli ha lasciato le sue renne, e lo ha chiamato Santa Claus, Babbo Natale...E la magia di Natale, di Babbo Natale, portataci dagli antichi romani, continua a risplendere negli animi non solo di tutti i bambini, ma anche in quelli degli uomini di tutto il mondo... e continuerà...per sempre