GIARDINO DEGLI DEI

TIME


Sono qui, davanti alle cascate del Trebbia, a guardare una marea di acqua,fare un salto di quattro metri. Sono qui, in piedi le mani in tasca, con gli stivali già freddi.Incantato nel rumoree nei movimenti di tutta questa acqua,  Penso al tempo. Al tempo che non ho colto, incantato penso a questo stato. Stato in cui non voglio più ritrovarmi.Non voglio più ritrovarmi a pensare che tutto sia inutile, che a furia di allontanare tutto e tutti, poi ci si ritrova soli davvero.Non voglio più ritrovarmi a pensare che tutte le cose che ho avuto,siano in fondo solo illusioni. Illusione l’amicizia, l’essere stato utile, l’aver un posto, l’esser cercato.Illusione anche d’esser stato amato. Ritrovare la tua faccia, il tuo corpo, le tue abitudini, le tue parole,che annullano tutto, anche se il tutto in un attimo è niente. È il tempo, che non ho colto, perché sapevo che quel tempo non era il mio.Non sarebbe mai stato il mio, perchè saresti stata un’allucinazione più grande delle altre. E allora liberami, perché non vai via da me?Mesi buttati via.Tempo per farmi capire che senza te sto bene.Un attimo per risucchiarmi via tutto, e lasciarmi nudo davanti al Trebbia in piena.