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Post n°816 pubblicato il 16 Febbraio 2012 da anairda_1949
EMIGRANTE
VADO INCONTRO ALL’ORIZZONTE, CON LO SGUARDO RIVOLTO A SUD E POI AD OVEST. I RAGGI TRAVALICANO LE ORE CHE INDUCONO AL TRAMONTO. SPUMA BIANCA GENTILE ACCAREZZA LA RENA. L’ONDA MI RINCORRE, GIOCA CON ME. MI PARLA MI RACCONTA DELLA MIA TERRA LONTANA. LE OMBRE S’ALLUNGANO, LA SPIAGGIA PIETROSA MI PARE UN MOSAICO SCONNESSO. QUEL MARE TRASUDA RICORDI E SCIVOLA COME UNA SERPE SULLA RENA, GORGOGLIA, MI PORTA QUELLO CHE IL PARCO BAGAGLIO NON HA POTUTO PORTARE ED ORA LA MIA MENTE CUSTODISCE. DISTRATTO RIVEDO AL DI LA’ DEL LIMITE BLU, LA CASBA BIANCA, GREGGE DI PIETRA, LE VOCI AMICHE CONOSCIUTE, I DATTERI SUCCOSI, LA CHIAMATA LUNGA DEL MUIZZIN CHE RIEMPIE L’ARIA DELLA SERA. IN QUESTA TERRA STRANIERA POZZANGHERE LUCENTI, SALATE RISPECCHIANO SORRISI AMARI DEL RIMPIANTO. NAVIGO ANCORA FANTASTICANDO RITMI DELLA RISACCA:ZAMPILLI STRANI, SPALANCADO ATTIMI DI NOSTALGIA PROFUMI DI CEDRO L’ONDA S’AVVICINA E SPRUZZA SPALANCANDO ATTIMI DI NOSTALGIA, PROFUMI DI CEDRO, COLORI DI VITA, SAPORI DI SESAMO E DI SOLE CHE PULSANO FORTI IL PALATO E ILCERVELLO CANTO UNA NENIA IO T’AMO MIA TERRA LONTANA!! |
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