Bloggo anch'io

Generazioni


Letta da qualche parte...Mi è arrivata una mail da Francesco di Palermo ha 26 anni e mi chiedequal'è , secondo me, la differenza tra le nostre generazioni: quelladei ventenni come lui e quarantenni come me, che sono del '64." senti fratello, ti risponderò parlandoti dei Doors che stanno bene siaalla mia generazione che alla tua.I Doors presero il nome dal poeta William Blake "the doors of perception",le porte della percezione. Eravamo colti allora. Non per questo meno rincoglioniti di voi. Credevamo che per aprire le porte della percezionefosse necessario il piede di porco della droga. Ma il tempo è statopiù ladro, la droga le porte te le sbatte in faccia , dopo. Bel casinohanno combinato i Doors i Gratiful Dead, i Pink Floid e tutti i figli deifiori promotori della espansione della conoscenza.Quale differenza tra la mia generazione e la tua? A parte il comunedenominatore della droga, questa: noi credevamo, amico. Credevamo allavita come arte.I nostri riferimenti erano Rimbaud e Baudelaire, eranoKeruac e Hermann Hesse, che voi non sapete più chi sono. Bene? Male?Non so. Difficile dirlo. Una cosa è certa. Senza maestri avete lasciato ilcampo libero alla sola cultura del narcotraffico. Sei bravo se balli tregiorni di seguito, fatto come una scimmia, nel più schifosamente fottutodei Rave Party. Prego, ammirare la " Love parade di Berlino"Un milione dianime ballanti al ritmo impartito da tecno-stronzi. Domandati, Francesco,a chi serve questo pollaio-dance? Chi ci guadagna se i soldatini delballo-sballo vanno a morire il sabato sera, magari con la macchina di papà?Noi siamo morti per molti libri e molti rock. Voi per niente.Per arricchire gli spacciatori.Se fossi in te, Francesco, sarei incazzato come una iena.Non uscire sabato prossimo, resta a casa e leggi un libro.Ricomincia da dove noi abbiamo finito. E' facile.C'è una siringa come segnalibro.