Bloggo anch'io

La chiave di volta


Chissà perché nel grande hard disk della memoria - della mia –le immagini sono sempre le prime a sparire, a seguire il nomela trama e infine l’intera vicenda, come se mai l’avessi scrittacome se mai l’avessi vissuta.È come se a periodi definiti, il ricordo subisse, in automaticouna sorta di formattazione parziale, o meglio, una compressionecon relativa crittografia, da accantonare nell’angolo buio dellamente. E così ho detto addio a una parte consistente della vitasenza nemmeno salutarla e quando capita che altre memoriecondivise ricordino in vece mia si fa alto lo stupore, che soloper una questione di opportunità cerco di mascherare.Qualcosa sta scivolando via anche in questo momento in cuicerco di ricordare il sapore dell’ultimo bacio, il tuo numerodi telefono o il perché dell’ultimo bacio.È come se fosse in atto uno sconvolgimento planetario doveGiove prende il posto della Terra e la Terra quello di Urano.È come se un fiume sotterraneo trascinasse verso l’oblio ciòche vorresti fosse ancora vivo, come se  qualcosa ti volesseportare verso quelli che hanno già dimenticato a camminare.Non mi dovrò stupire se durante l’insonnia non saprò trovarequell’unica chiave che, tolte tutte le cianfrusaglie, apriva lastanza a un rinnovato sole.