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    Senzazioni, emozioni     Una volta, qualche tempo fa, uno di noi che ora non c'è più, un angelo con il #24 sul cupolino e nel cuore ci ha definito così: "... Mi avevano tanto palrlato di voi, ma a dire il vero non lo avevo mai ascoltato più di tanto, essendo un "capoccione" me li ha voluti far cooscere comunque uno ad uno. Quei ragazzi, uniti come fratelli dalla stessa passione, immersi in quelle loro tute in pelle, con i loro caschi sgargianti, tutti veri duri!! Gente che su strada non abbassa mai lo sguardo.Ma provate ad alzare loro quelle visiere scure da marziani e troverete occhi splendidi, puliti, gonfi di lacrime vere in cui puoi annegare ed arrivare fino infondo alle loro anima per vedere quanto è candida. Provate poi a togliere quelle tute e troverete al loro interno dei bambinoni innamorati della vita, dei week-end a bistecche e salsiccie, ma ancora tanto bisognosi di qualcuno che li prenda per amno quando la sorte coincia a giocare duro" Si dice che quando saltiamo in sella ai nostri destrieri insieme a noi salgano pure angeli e diavoli... E' Vero!! Rappresentiamo quel dualismo che rende questo modo di vivere così denso di emozioni che a volte il cuore pare voler saltare via dal petto e correre, ad urlare. Diavoli che girano quel polso in maniera a volte così irrazionale e violenta che lo skizzo di adrenalina ti arriva diritto al cervello senza passare dal via, lasciandoti i tremori per lunghissimi minuti, e angeli che portano il volto e la voce di chi non è più con noi, dei nostri affetti, delle nostre paure ed esperienze costruite sulle nostre ossa rotte. Si, è vero, in moto si muore, capita… può capitare ad ognuno di noi e ci fa male, tanto male, ma quanta vita si trasforma in ricordi bellissimi, in attimi eterni, in risate così fragorose da far tornare il sole anche in una fredda e piovosa giornata di novembre? Parlate con ognuno noi e fatevi raccontare un giro, un aneddoto, una curva, e perdetevi in quello sguardo che comincia a scintillare, nelle risate, nel sorriso che spontaneo, stira gli angoli del viso e della fronte…. Parlate con ognuno di noi e chiedetegli cosa sarebbe di lui se un giorno dovesse rinunciare a questa passione, e preparatevi a sentire l’urlo del silenzio, a vedere quello sguardo di bimbo diventare lo sguardo di un marinaio costretto a vivere a terra con il mare in vista o di un pilota che guarda il cielo ancora a terra… In moto si muore, è vero… ma non esiste modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso…   E se ancora non lo avete capito…Bhe lasciate perdere, non lo capirete mai. Ma se un domani andando al mare con la vostra famiglia automobilisticamente corretta, dovesse sopraggiungere uno di noi e vedreste vostro figlio girarsi di scatto e sbracciare, salutando come un pazzo, rinunciate a capire anche lui… Lui che nella sua incoscienza vede in noi quella scintilla che voi non siete stati capaci di scorgere. E vedrete che il motociclista ricambia i saluto… Tra angeli in terra ci si saluta sempre… Ma questo chi ha perso le ali non lo ricorda… Motociclisti… strana, meravigliosa gente!!