Makron Blog

Post N° 400


Oltre il senso del pensieroIl libero pensiero è morto, se mai è esistito, se mai non è stata l’ennesima trovata per privare gli uomini di ogni individualità, di ogni capacità indipendente di opinione. La stampa, formando i fatti e non informando sui fatti, lascia che il gregge umano attenda la dimostrazione di un’idea, più che l’informazione di un fatto. Di più: la stampa a sua volta, a seconda di quelle due o tre griglie ideologiche che ha a disposizione, svela le proprie formule di formazione dei fatti, così che in questa era di comunicazione globale in cui ognuno, specie tramite internet e i blog, si sente non solo fruitore ma protagonista della comunicazione, possa elaborare il suo “libero pensiero”.Esiste così un sistema di caste che è retto, più che dalla nobiltà e dalla saggezza vigenti in quello antico, dalla potenza del denaro, dall’astuzia e dall’ipocrisia. C’è una casta sovrana che determina gli avvenimenti (con una precedente manipolazione dell’opinione pubblica o di parti di essa). Una casta politica che elabora soluzioni. Una casta pubblicista che le propugna sui mezzi di informazione. E una marea di plebei che, al pari di quelle donnine che sotto il fascismo ritagliavano e incollavano foto del duce sui loro album, compilano blog e siti, come felici ripetitori di quella libertà di pensiero che è la loro prigione senza sbarre. Ovviamente non si vuole demonizzare qui, i blog,internet e la discussione sul web. Tramite il blog si promuovo libri, l'arte, le proprie idee o pensieri, lo si usa come diario e per sensibilizzare a riguardo tutti i problemi che attanagliano la nostra quotidianità. Sull’attualità taccio, almeno nell’immediato in cui accade. Osservo il bombardamento di notizie che mi giunge da ogni dove e, non avendo griglie ideologiche da rispettare, mi faccio anche prendere dall’emotività, xenofoba o tollerante, pacifista o interventista, giustizialista o garantista, a seconda del momento… ma attendo… attendo che l’emotività si plachi, che bruci completamente… Poi, com’è mio solito, con calma e nel tempo confronto le varie posizioni senza pregiudizi di sorta, ne vado alla radice partendo dai vari ripetitori; il costante ricorso alla storia mi aiuta a comprendere, ma infine è l’intuizione libera da pregiudizi di qualunque segno che mi dona un’idea, che diventa mio patrimonio, mio libero pensiero.