Makron Blog

Post N° 455


Sorridi. questo é un altro giorno, alla deriva ... E questo é quanto... Questo sembra tutto quello che devo sapere. Anche questa mattina, con qualche ora di sonno sulle spalle, ed il delirio nella notte, sogni d'insonnia ancora nella mia mente, e mi chiedo se riuscirò ad addormentarmi. Anche oggi... Stanco, sorrido, sono stanco ma va bene, pian piano attraverso il gelo e l'afa, giorno dopo giorno ci si scorda anche di avere la pelle, di sentire che tempo fa, e confondere la pioggia con il sole. Solo che preferirei la pioggia, ed il freddo. So che sono impopolare, ma sono lupo, e la neve la si sopporta meglio. Non mi vedrete sulle spiagge insieme a centinaia di piccoli esseri indaffarati a scurire il colore della propria effige. No... Starò rintanato, al sicuro, da i mille piccoli occhi azzurrini e carini, di coloro che fanno una vita carina, vestiti con abiti carini, nemmeno alla moda... la moda é superata... oggi sono tutti carini... Bellissimi e stupidi, giorni che si apprestano a morire, nel sole che sa di ozono putrescente, e raggi uv che possono bruciarti l'anima. In tutto questo, corpi nudi che disdegnano a ragione l'acqua del mare, malata, morente, rimanendo essi sulla sponda a mostrar il prezzo della propria dignità con vaga coscienza. Non che mi interessi, io son lupo, quello che fanno gli altri non mi tocca nel profondo, mi rimane sopra come gocce di pioggia, e lentamente scivola via, fino a che ti dimentichi dove abbia colpito la goccia. Le correnti hanno la propria volontà, e ti portano dove esse vogliono, lontano dalla grazia, tra le braccia della sofferenza... Ho tremendamente sonno e vorrei dormire in una tormenta di neve... E prima o poi si raggiunge il limite, il limite dell'affetto, distorto in un profumo che noin riesci a cancellarti dalle mani. Lì si incomincia ad impazzire, non nel caldo sole di fine luglio, ma é sulla propria carne, quì ora, richiamare tutti i ricordi e dirsi che sono serviti a te stesso o a qualcun'altro che tenevi vicino. Ed é servito? Me lo chiedo, perché chiedermi qualsiasi cosa, mi porta sempre nello stesso incrocio nel bosco. che strada prendo non ha importanza. Domani me lo chiedo ancora. Scatti di rabbia, di amore, di affetto, di passione, e poi? Poi tornare quì e chiedersi a chi é servito. Sì... perché spero di servire a qualcuno se non a me, perché da quando ebbi i natali ho questa visione di cavalier lupo servente, che in un milione di azioni ne faccia una buona, che in un milione di parole, ne dica una sensata. E di un milione di lacrime, ne asciughi almeno una... E poi affoghi in un milione di bicchieri, per non riprendere conoscenza. No, non sono inadatto, benché questo non sia il mio tempo. E non sono stanco, benché a volte non trovi la forza... A volte mi sento completamente esaurito, sul fondo di me stesso, delle cose che sono, delle cose che do e ricevo, e mi chiedo se riesco a riempirmi con questo senso di incompletezza... Come mangiare aria... Ma non volare Fluire nel vento, nella musica, nel silenzio, svanire nella luce e nel dolore che sento negli altri, in tutti questi piccoli sensi incompleti, che non sono olo miei, sono di tutti, io li avverto... avverto cosa si cela dietro il sorriso. E so che questo può distruggere me, ed una manciata di altri... ma lo stesso dolore non distruggerà loro, gli Altri... Gli esseri umani, piangono uccidono e vengono dimenticati, vengono traditi e tradiscono, mentono e ridono, ma tutto questo, riescono a superarlo in qualche giorno, o al massimo mese. Fortunati a sapere che non stanno vivendo, non essendone partecipi, vivono e basta... Consapevolezza assassina