OUTSIDE_ME

Scrivre: riflessioni


Ho tanti modi di scrivere ma fondamentalmente sono due. Uno che uso per descrivere delle situazioni accadute e in genere è sempre dedicato a qualcuno e uno in cui lascio andare la fantasia e scrivo per me. Per sfogare energie accumulate, sogni proibiti, storie mai vissute. Succede sempre più spesso che la parte fantastica se posta a fianco di quella che descrive il reale risulta più vera dell'altra. Ci ho pensato su un bel pò ma in fondo questa cosa non è poi così strana. Prima perchè quando visualizzo una storia o sogno le mie visualizzazione sono sempre molto  dettagliate e complesse. Difficilmente si limitano a dei flash ma non le castro le lascio scorrere per vedere dove vanno a finire. Quindi quando comincio a scrivere la storia è già tutta srotolata e accaduta nella mia mente. Quello che succede quando la metto su tastiera è solo che ci si inseriscono le sensazioni che immagino possano esserci. I pensieri che mi nascono insieme. E' per questo che risulta più reale. Nelle descrizioni di cose accadute, vuoi per le emozioni che ti immergono in un pantano vuoi perchè sai che stai scrivendo per un qualcuno che ti legge sei con le mani legate e non tiri fuori tutto quello che vorresti o che hai pensato.