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La Repubblica, una e indivisibile e bla, bla, bla.
Negli anni 50 subito dopo il periodo post-bellico, sui portoni dei palazzi di Torino si leggeva “non si affitta ai meridionali”. Oggi con l’approvazione di un’integrazione al comma 5 dell’art.  37 del disegno di legge sul lavoro (1441), approvato ieri dalla Camera dei deputati, ai “meridionali” sarà anche vietato partecipare ai concorsi pubblici. Infatti, nell’integrazione si legge: “Il principio della parità di condizioni per l’accesso ai pubblici uffici, è garantito mediante specifiche disposizioni del bando, con riferimento al luogo di residenza dei concorrenti quando tale requisito sia strumentale all’assolvimento di servizi altrimenti non attuabili o almeno non attuabili con identico risultato”
In parole povere, un Ente Pubblico può emettere bandi con il vincolo della residenza, motivando tale vincolo con il fatto che i non residenti potrebbero avere qualche difficoltà a ottenere gli identici risultati fuori dal proprio territorio di origine.E.... come dice De GregoriVIVA L'ITALIA