Diario Flessibile

Riflessioni post Verdicchio


Vorrei scrivere di come mi sento in questa barca, di come sorrido a guardare Petra seduta in terra di fronte alla stufa, di come amo l'odore della camera da letto sotto il pozzetto, di come facciamo l'amore stringendoci tra le dita, di come mi sento quando dal vecchio grigio teak zuppo di salsedine riesco a tirar fuori il rosso del legno, di come le mie dita riescano a sentire... Vorrei farlo ma no.Mi sento triste e felice. Amo essere così, malinconico e con dolce musica alle orecchie. Lei è fuori a cena con un'amica e tra poco tornerà da me ma io dormirò, che ho da solcare oceani con la mia barca immaginaria e le condizioni non saranno rilassanti, me lo sento. Sento che le sue labbra si poseranno per un istante sulla mia schiena e poi mi abbraccerà per dormire vicini... Anche se in realtà è più probabile che mi svegli emettendo rumori strani tra stomaco e laringe (le donne non ruttano, fanno solo un po' di rumore perché han mangiato e bevuto troppo!) per poi infilarmi i piedi gelati tra le caviglie... Vado! Gli oceani da solcare mi aspettano o magari prima mi bevo un altro bicchiere di verdicchio... Yuk