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Diario Flessibile

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Ravioli di pere, zola, miele e uvetta

Post n°387 pubblicato il 26 Novembre 2007 da Oceano_Irrazionale
 

Nell'attesa di prendere il prossimo aereo, sperimento nuove ricette e alcune, perbacco, sono da dedicare. Questa è per la mia amata zia Sandy. Bisogna però dire che questa dedica è motivata dal fatto che quest'anno, la routine dei nostri "incontri scambisti" sarà, ahimè, interrotta (sembra roba porno ma in realtà la rifornisco di noci e le svuoto la dispensa delle marmellate)... :-)
E qui confesso, cara zia, che non riuscirò a portarti le noci, a causa della terribile influenza che mi ha rubato tre preziosi giorni dal programma di permanenza in Brianza! :-(
Dunque, tornando ai ravioli, segue una ricetta "incerta"...
Incerta per due motivi:
Primo perché non sono un bravo chef e, essendo convinto che ognuno debba godere dei propri giochi, voglio lasciare aperte quelle variabili di cucina che ognuno può così implementare nella propria conoscenza a riguardo.
Secondo, perché non sono convinto che sia una cosa per tutti, di conseguenza non credo di potere ne' voler insegnare a nessuno la cucina che, a mio avviso, è un'arte meravigliosa che trova massimo sfogo godereccio nell'improvvisazione con ciò che il frigo o la casa offrono... (godo come un riccio a fare lo stronzo, si si).

Ingredienti:
Per la pasta:
100 gr. farina di grano duro
100 gr. farina integrale
Acqua quanto basta. :-)
Per il ripieno:
Burro - un generoso cucchiaio per cuocere le pere
Latte - mezzo bicchiere o meno
Pera - se grande una può essere sufficiente tagliata a pezzetti.
Uvetta - immergetela per tempo in acqua tiepida così da averla pronta all'uso
Miele - potete variare quantità e tipo di miele per adattare il sapore ai vostri gusti comunque ne ho usato un grosso cucchiaio di millefiori.
Gorgonzola - io avevo solo quello dolce ma sperimentate pure con quello piccante così poi mi dite...
Per il condimento:
Olio extra vergine d'oliva e aceto bianco
Speck - preferisco le fettine ai cubetti, perché si rosolano meglio quando li sgrasso con l'aceto ma a ognuno i suoi gusti.
Patate - Ne basta una, per risparmiare tempo l'ho affettata sottilissima per cuocerla nell'acqua dei ravioli in meno di un minuto.
Formaggio grattuggiato, Parma o Reggio decidete voi o in alternativa non mettetelo e spruzzateci sopra dell'aceto balsamico :-P

Iniziamo col condimento dei ravioli così da poterlo far raffreddare in frigorifero, altrimenti sarebbe troppo liquido per farcire i ravioli. Sciogliete il burro e cuocete le pere per qualche minuto aggiungendo del latte in modo da non farle asciugare troppo. La dimensione dei pezzi di pera è a vostro gusto ma nel ripieno tende a sparire il sapore quindi ci farei dei cubetti al posto delle fettine che ho fatto al primo esperimento. Aggiungere il miele dopo un paio di minuti e lasciar amalgamare il tutto. Alla fine aggiungere il gorgonzola (foto 1). A fusione avvenuta lasciar raffreddare il "malloppo" in frigorifero. Se riuscite a farlo il giorno prima è meglio perché sarà più solido in fase di farcitura.
E ora passiamo alla pasta... Niente uova ne sale in questa pasta per ravioli, quindi miscelare bene le differenti farine e aggiungere acqua. Per fare una buona pasta, gli ingredienti (acqua compresa) devono essere tutti a temperatura ambiente. Io uso una scodella di vetro e cucchiaio di legno per iniziare l'impasto, perché odio l'effetto appiccicoso del primo passaggio d'impasto, dopodichè lavoro la pasta fino a renderla omogenea, immaginando di avere tra le mani la faccia della mia insegnante di matematica della superiori... :-)
Bene, avvolgete la prof. di matematica nella pellicola per alimenti e lasciatela in frigo per una mezz'oretta durante la quale preparerete il condimento per i ravioli se volete mangiarli subito dopo.
Ho condito l'esperimento come segue perché volevo aumentare l'effetto del salato in contrasto al dolce del ripieno ma probabilmente utilizzando il gongonzola piccante, potrete condirli con burro e salvia per avere comunque un buon equilibrio, anche se può esserci il rischio di uccidere le pere senza quindi sentire il contrasto che tanto mi è piaciuto nell'esperimento.
Mettete a bollire l'acqua per cuocere i ravioli e usatela provvisoriamente per cuocere le fettine sottili di patata. Contemporaneamente soffriggete lo speck fatto a fettine sottili nell'olio extra vergine di oliva, quindi sgrassatelo con l'aceto bianco e, ad aceto evaporato, aggiungete le fette di patate appena cotte, spezzettandole grossolanamente con un cucchiaio di legno. Bene, spegnete il condimento, abbassate il fuoco sotto l'acqua di cottura delle patate per non farla evaporare e preparatevi a lavorare la pasta dei ravioli.
Il grado di umidità che deve avere la pasta non ve lo dico, perché a me da bambino, mamma e nonne mi han sempre e solo detto che deve essere abbastanza umida da consentire che si attacchi nella chiusura del raviolo, quindi divertitevi anche voi... :-)
Stendete la pasta formando le classiche strisce e se volete i ravioli grandi usate un contenitore da macedonia o un bicchiere al posto dei raviolatori che invece li fanno piccoli e dagli scarsi contenuti. (foto 2)
Conviene depositare l'uvetta al centro del raviolo ancora aperto, perché se la mischiate con il ripieno dovrete poi cercarla col cucchiaio al momento della farcitura, invece così il contenuto sarà uniforme. (foto 3)
Ora aggiungete il ripieno a piacere; nella foto (4) il ripieno è liquido perché ho voluto fare tutto subito e, dall'impasto all'assaggio finale, son passati circa 40 minuti ma consiglio di farlo raffreddare bene per poterne mettere di più nel raviolo.
(Foto 5) Chiudete i ravioli ed riportate ad ebollizione l'acqua dove avete cotto le fette di patate. I ravioli cuociono in un minuto scarso, quindi accendete di nuovo il condimento per riportarlo a temperatura.
Cuocete i ravioli e metteteli in un piatto piano (caldo!!!) con a decoro 3 fette sottili di patate che avrete cotto in più allo scopo. Adagiate i ravioli nel piatto e copriteli a piacere con speck, patate e scegliete voi se usare del formaggio o dell'aceto balsamico per condire e decorare il piatto, insieme a pomodorini pachino tagliati a metà e foglie di prezzemolo...
YUK


 
Rispondi al commento:
lakonikos
lakonikos il 27/11/07 alle 08:42 via WEB
Complimenti!!! Domani faccio l'esame del colesterolo(non è una battuta) e poi si prova, via.
 
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