Creato da Oceano_Irrazionale il 09/10/2006

Diario Flessibile

...la voce che cantava nella prua mentre Joshua filava al massimo della velocità: "Sono una buona barca, datemi vento e vi darò miglia... Datemi vento... Sono una buona barca..."

 

 

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Sirene e Muse 

Post n°399 pubblicato il 20 Settembre 2008 da Oceano_Irrazionale
 

Oceano, mare, bianca schiuma...
Spesso capita che mi fermo a pensare al come abbia potuto trascorrere più di otto anni tra i monti degli Appennini, abbandonando il mio mare. Come ho potuto resistere alla mancanza dell'odore del sale?
Boschi, rocce, torrenti, fiumi, laghi, lupi, orsi, aquile, camosci, cervi, volpi... Umani... E non solo...
L'attrazione per quei luoghi è stata fortissima, quasi da non poter resistere; è risaputo ormai, non son tipo da resistere alle tentazioni ma quella per la natura abruzzese, beh quella è stata davvero un'attrazione forte. Sono quasi certo che in quei boschi, oltre ad Elfi e Fate ci siano anche delle Sirene. Chissà se esistono le Sirene d'acqua dolce? Se si, devono per forza essercene nello Scerto, piccolo torrente della Camosciara. Quel luogo dove ero solito sedere sui sassi circondato dall'acqua in movimento, quel mistico luogo chiamato Fucicchia. Sono quasi certo sia stato il canto delle Sirene a stregarmi, trattenendomi fino a farmi dimenticare i benefici del mare. Ora è diverso, il mio sangue è tornato ad essere salato e scorre nelle vene come le correnti oceaniche sottomarine che contrastano le immense masse d'acqua ma... C'è sempre un ma, perchè la mia nave non ha mai naufragato nei lidi delle Sirene; tranne forse anni fa, nel lido di quella ex-moglie psicotica dai fondali però non troppo pericolosi. Robetta da niente per una nave vichinga di antica fattura... : )
Alla fine tutto si è risolto per il meglio e la nave ha ripreso a navigare, incontrando nuovi canti, nuove Sirene, nuovi orizzonti, albe e tramonti... E un nuovo amore, di una dolcezza inenarrabile.
Ora, qui ad Amsterdam il clima sta cambiando e in questi ultimi giorni di sole (chiamasi pessimismo meteorologico) la temperatura va abbassandosi radicalmente. Bene così! Ci siamo resi conto che il tetto della barca non ne poteva più, così lo sto rifacendo e questo sole mi aiuta non poco. Abbiamo comprato l'isolante, il legno e l'epoxy per lo strato finale ma come al solito cincischiamo intorno al colore del legno, ai dubbi tecnici, ai pareri dei nullasapienti nonché nullafacenti (Amsterdam ne è piena) e il naufragio tra i "se" ed i "ma però" è alle porte, così riprenderò i lavori lunedì al ritorno dall'Italia per il Battesimo di Lucrezia e nel frattempo sto costruendo una parete divisoria per i ragazzi in modo da dargli due camerette singole; non pensavo che a dodici anni si potesse essere così "cool" (devo parlare come loro altrimenti mi tagliano fuori) e pieni di segreti... : )
Sto pensando di lasciare il lavoro al cantiere navale per aprire un mio atelier da proporre all'utenza gemellato all'atelier di Petra. L'arte che ho depositato in Camera Obscura negli anni scorsi potrebbe essere un buon inizio, riversando ogni singolo post in sculture di legno e custodendo poi i colori sotto strati di resina epossidica e poi... Nuove foto, nuovi pensieri, nuovi lavori e poi... Ci fermeremo ad Amsterdam per un tempo più lungo del previsto. Probabilmente fino alla saturazione del mio odio per questo clima. Ho trovato un secondo lavoro davvero ben pagato e con quei soldi sto comprando tutti gli attrezzi ed utensili necessari per partire e in più, ad ottobre, inizierò da solo i lavori di restauro di Tweebeen, un catamarano a vela di 19 metri con gli scafi completamente in legno. Il canto delle Sirene mi trasforma in grillo e così, salterò da un lavoro a un altro, baciando le idee che la mia mente mai si stanca di propormi, sperando nella fertilità di queste lande tanto infelici per il clima quanto rassicuranti per le potenzialità economiche.
E mentre scrivo di Sirene, il corpo della mia Musa ispiratrice giace qui, accanto al mio, entrambi stanchi per il piacere ma appagati dal rituale del caffè a letto insieme. Suppongo stia dormendo di nuovo mentre scrivo, così i polpastrelli delle mie dita percorrono lenti la sua schiena ad onorare l' eterna promessa d'amore. Schiena, fianchi, seni caldi sotto la trapunta... La sua pelle mi inebria l'anima ed offusca la mente, è una droga potente, come il canto di una Sirena. Non mi curo del narrato Ulisse di Itaca, non sono mai stato capace di seguire i consigli dei saggi, così non mi farò legare all'albero della nave da marinai che non ho, sono un solitario nel mio navigare interiore così vago in questa vita all'abbandono emotivo, perché le Sirene non sono malvagie e non hanno mai distrutto la mia nave. Questo è un segreto che vale tutto l'oro del mondo.

Non sono mai stato capace di resistere al canto delle Sirene. Io.

© immagine Zena Holloway


 
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