E' che non finiamo mai di scoprirci, di stupirci di noi stessi mi sto
accingendo ad intraprendere un percorso. Sono scesa dal mio isolotto e
ho fatto alcuni passi verso la terra ferma.
Ci sono scogli e sassi che a volte mi feriscono.
E
ogni tanto guardo indietro alla riva, sembro quei bimbi che hanno
intenzione di camminare e cercano di fare i primi passi, barcollo e
guardo l'isolotto; a volte vorrei tornare indietro perché non so cosa
mi aspetta…
Ma sono qui a metà strada e sola devo attraversare il mare tempestoso.
Spero che questo Natale mi doni nuove sorprese.
Spero che in questo Natale si avveri il miracolo.
A Natale avvengono magie è così che la mentalità consumista mi ha abituato a pensare.
Ma
quest’anno voglio crederci alla gioia del Natale quella che ti entra
dentro, quella che ti cambia, la gioia che ti rende te stessa e ti
permette di compiere le scelte giuste.
Come potrei chiamarla? …Pace…
La pace del Natale.
Se trovo pace nel mio spirito inquieto forse posso farcela a sopravvivere in questa traversata.
Posso andare, posso lasciare il mio isolotto, posso imparare a crescere, a vivere...
Con la pace posso non aver paura del mio percorso, posso combattere i miei spettri.
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