Gabbiano in volo

Post N° 6


Ti ho rivista l'altra sera, dopo tanto tempo. Eri bella come sempre, come quando ti incontrai, la prima volta, a casa di Sergio, quella sera di tanti anni fa. Anche tu ti sei accorta di me. Ho visto che mi guardavi senza guardarmi , non senza difficoltà. anch'io ho sentito forte nell'animo tornare vivi i ricordi di una storia bella che pensavo mi fosse estranea, ormai. Eppure non ho resistito e ti ho guardata mentre ti aggiravi per la sala, altera, distante come sempre, coi tuoi capelli neri raccolti in alto per farmi ammirare il tuo collo regale, elegante e sensuale. Eri quella di sempre Francesca, bella come nel tempo del nostro amore, quando regalavamo i nostri  sospiri alle stelle e condividevamo sogni e progetti. Poi ci siamo guardati e non abbiamo potuto non scambiarci un sorriso, forse malinconico, e un saluto. Così,  mentre i nostri sguardi si sono incrociati mi è scappato spontaneo di salutarti ancora come facevo a quel tempo, quando tu eri mia e io solo tuo, allora. "Ciao cigno". Te lo ripetei ancora, come un tempo quando, altera come un cigno, sfioravi le acque del mio lago senza mai avvicinarti alla riva. Te ne stavi al centro, di quel lago, per farti ammirare. Conoscevi una canzone, ma non la cantavi mai, ed eri il mio sogno,  la mia passione, l'amore che si incontra una sola volta e non si può mai più scordare.  Marcello