Gabbiano in volo

IL MIO MARE


Era calmo il mio mare stasera. L'onda leggera s'adagiava lieve alla riva e in lontananza i pescatori di filosa gareggiavano in bravura sulle barche variopinte.Dall'altra parte Messina, bella pił che mai, si specchiava sullo stretto inghirlandata da colori suggestivi che il sole morente regalava agli sguardi degli ultimi innamorati che s'attardavano sulla riva. E' bello il mio mare d'estate, bello al tramonto, quando la luna s'alza alta nel cielo azzurro e la montagna viva, dall'altra parte, regala al cielo nuvole di fumo che come le nostre nostalgie vanno nel  vento, perchč le porti lontano. Sono gocce del tempo .Ti guardo ancora con passione mare della mia adolescenza e mi distraggo mentre al timone della mia barca tendo fiocco e randa per  consentire al vento di spingermi pił velocemente verso sud ad andare incontro a Scilla. E mi immagino di incontrare Glauco innamorato e infelice su quello scoglio mentre canta il suo amore triste alla ninfa. Intanto il sole si fa rosso arancio, il sole che se ne va stanco a riposare oltre i monti peloritani al di lą dello stretto. E ti rivedo amica, ti rivedo sulla spiaggia, all’imbrunire, bella come la luna. Rivedo i tuoi capelli mossi dal vento e le tue forme che si riflettevano superbe e invitanti nelle acque calme di questo mare. Rivedo il tuo sorriso e i tuoi occhi e le tue labbra il cui odore ho ancora impresso nell’animo. E bello il mio mare sulla cui riva imparai ad amare e che custodisce i sospiri di quella primavera.