Gabbiano in volo

Post N° 14


Vedi quel cigno? Osservalo attentamente e fai come lui:                        Se ne sta al centro del lago a farsi ammirare; non tocca mai la riva per non apparire goffo sulla terra ferma; Conosce una canzone, ma non la canta mai;Ma là, sul suo lago, è stupendo mentre scivola altero ed elegante su quelle acque, distante da tutti, leggero, col suo collo meraviglioso che si alza verso il cielo.Si fa ammirare e si concede alla vista di chi lo guarda estasiato da lontanoHa un desiderio che non svela mai e se piange, mischia le lacrime alle acque che gli fanno da corona, perchè nessuno se ne accorga. Lo sorprendono i raggi del sole, al mattino, mentre immerge il suo collo nelle acque limpide dello stagno a rincorrere un sogno.Ma la sera, solo la sera, quando è solo e non è visto, allora racconta alla luna i suoi desideri e canta quella canzone che nessuno ha mai sentito. Per chi sono? Le avevo sussurrate, alcuni anni fa, ad una mia amica, molto bella, dagli occhi colore del cielo, coi capelli colore del grano, dolce e dal corpo veramente stupendo. Cercava la favola antica, Irene. Io allora cercavo soltanto avventure, ma con lei non non ne ho avute. Ed era un cigno per me, un meraviglioso cigno che volevo restasse al centro del lago, lontano dalle delusioni della moltitudine di ammiratori, ad aspettare quel sogno eterno che io allora non potevo regalarle.Le dedico ad una bella donna, che mi ricorda, per come appare e per le cose che scrive, l'Irene di cui parlo, perchè la bellezza  e la dolcezza dello sguardo e del sorriso, quando sono accompagnate dall'intelligenza, rappresentano un patrimonio da non sciupare con una  avventura.