LIBERAMENTE...

THE DAY AFTER E LE SOLITE BALLE!!!!


ROMA (6 marzo 2008) - «Per l’8 marzo, Festa della donna, si annuncia una vendita di oltre 18 milioni di ramoscelli di mimose, fiore simbolo di questa ricorrenza. E saranno tutti made in Italy». È quanto stima la Cia (Confederazione italiana agricoltori) la quale rileva anche «che i prezzi non dovrebbero subire aumenti se non addirittura ribassi rispetto al 2007».  Al mercato dei fiori di Sanremo, che assicura circa il 95% della produzione nazionale di mimosa, «la quantità di mimose venduta – segnala la Cia – è stata intorno ai 540 quintali, comprendendo 185 quintali venduti direttamente dal deposito del mercato e 12 mila cartoni (circa 360 quintali) depositati tra il primo febbraio e il 6 marzo». «Il
NOTIZIE DALLA FILIERA.       prezzo medio rilevato quest’anno – si legge in una nota della confederazione – è di 3,08 euro al kg per il prodotto venduto a peso, e di 12,87 euro al cartone per il prodotto inscatolato, contro, rispettivamente, ai 6,36 euro e ai 27,14 euro di media dell’anno scorso, e ai 6,61 euro e 18,54 euro del 2006. Quotazioni, dunque, molto più basse rispetto agli scorsi, dovute ad una fioritura particolarmente anticipata, che ha determinato un surplus di offerta. I prezzi – conclude la Cia – non dovrebbero subire rincari al consumo». Secondo le stime della Coldiretti quest'anno il maltempo ha penalizzato la produzione del 30%, ma saranno comunque quasi quindici milioni i mazzetti di mimose che saranno offerti alle italiane. Un acquisto "ambientalmente corretto" sottolinea la Coldiretti perché si tratta di "una coltivazione realizzata in zone collinari svantaggiate con tecniche sostenibili dal punto della salvaguardia del territorio" Il prezzo pagato all'imprenditore agricolo nelle zone di produzione si aggira sui 6-7 euro al chilo, un valore che si moltiplica al consumo dove viene venduto a costi che variano a seconda del tipo di confezione e del luogo: dal rametto di 2-3 euro al mazzo di 15 euro.  Per farla breve l'8 marzo e i giorni a precedere e a venire è stato e sono stati i soliti giorni di spreco di denaro pubblico per farsi e fare i regali tra parlamentari, per fare delle belle e sciccose mangiate alla facciaccia nostra, sono state le solite giornate per sparare le solite cazzate del tipo: Donna tu ora non sei più sola! Ci sono qui io che ti proteggo, ho la spilla sulla giacca, l'hai vista la spilla sulla giacca? Mi chiamo Roma , io ti voglio bene! Beh! Che fai ancora qui, va va ...che io intanto ci penso a te. Chi mi versa lo spumantino??? , ho il bicchiere vuoto!!! E tu il bicchierino l'hai voluto riempire? Tanto...