Oggi più di ieri...

Dimenticarsi


La sera dopo cenò con Matilde ,al Etno Cafè. Davanti ai piatti sporchi ,foglie di insalata,e briciole di pane, gli sembrò di rinascere.Ore dopo era lei a parlare,da sola nel buio.-Come fai,dimmi come diavolo fai,a dire di amarmi,se fino a ieri bruciavi con lei nello stesso letto.-Lui si alzo,veloce,perché è così che succede dopo. Per un attimo fu di nuovo pronto per sparire.Fu allora che lei gli chiese di restare.Finalmente avere qualcuno,appartenere a qualcuno. Essere di nuovo in due. Forse, gli venne da pensare,era la prima volta che succedeva davvero. Ma fu un pensiero triste.Spider si sistemò i capelli davanti allo specchio;si abbottonò tutti i bottoni della camicia,e quando arrivò all’ultimo in basso,aveva già dimenticato i due anni insieme a lei. Dall’altra parte della città una sola finestra era  illuminata e dall’altra parte del vetro c’era  Eve,su un  divano con la sola compagnia della sua voce,per nascondersi dal silenzio. Distese le gambe e cominciò:‘’Quindici anni e mezzo.Sono magra,quasi gracile,con seni ancora da bambina,truccata di rosa pallido e rosso.E poi quel modo di vestirmi che potrebbe far ridere e di cui nessuno ride….’’Non erano mai stati uguali.