Oggi più di ieri...

La metà di quello che ho mi è inutile,l'altra metà supeflua.


Che differenza c’è..lo vorrei capire. Tra dire di aver dato,e l’aver ricevuto ,tra il credere di essere, e il dover invece apparire. Che peccato a dirlo o solo a pensarlo. Ma è una pena ancor superiore viverlo. Non è solitudine istantanea. O la paura che sia una condizione permanente.E’ solo il sintomo di una malattia lieve che ci porta a diventare simili agli altri. E si aggrava nel momento in cui gli altri sono diversi da noi e la cura richiede omogeneità .Darsi da fare insomma…trovarsene uno,che bisogna presentarmi per lo meno in coppia. Anche in quei momenti che andresti bene singola.Ci si sente soli,in mezzo a tanta gente,..soprattutto se  tutti a due a due si tengono per mano..e siamo in numero dispari.