Ho preso e copiato dal blog di Michele Spallino questo articolo molto interessante da leggere con molta attenzione!
SPECIALE CANCRO CENTRALE
La legge naturale
C'era
una volta il sistema economico liberale basato sulla legge di
attrazione dell'economia, equivalente della legge di gravità nella
fisica: la legge della domanda ed offerta, lasciata libera di
interagire e formare i prezzi dei beni-dei servizi, e della merce di
scambio per eccellenza: il denaro (la legge in sintesi dice che se la
domanda aumenta relativamente all'offerta, il prezzo sale, e viceversa;
dice anche che al salire del prezzo la domanda tende a scendere
relativamente all'offerta; pertanto è un meccanismo autoequilibrantesi).
Il risparmio
In
questo sistema il risparmio veniva raccolto da operatori
specializzati(i banchieri) che ne prestavano una parte a coloro che
dimostravano di volerlo impiegare in attività profittevoli, ed erano
disponibili a dividere con loro una parte degli utili pagando gli
interessi. A loro volta i banchieri riconoscevano una parte dei ricavi
ai risparmiatori, pagando loro un interesse, e stimolandoli così ad
affidargli i risparmi che altrimenti avrebbero potuto restare sotto al
materasso e tutto il circuito si sarebbe fermato.
I banchieri
Occorre
avere chiaro che in un sistema economico normale, la funzione di
intermediario (banchieri) tra datori di denaro (risparmiatori) e
prenditori di denaro(imprenditori)è una funzione positiva che stimola
l'attività economica. In assenza di tale funzione il risparmio resta
sotto ai materassi, e le nuove attività economiche possono iniziare
solo nella misura in cui l'imprenditore già possiede suoi risparmi.
Il tasso d'interesse
In
questa funzione ha un ruolo cruciale il tasso d'interesse, il prezzo di
mercato del risparmio, frutto dell'incontro tra offerta e domanda.In un
libero mercato non esiste per definizione un tasso d'interesse giusto o
sbagliato, alto o basso, esiste solo il tasso che equilibria domanda ed
offerta. In un sistema economico libero e normale non esiste la banca
centrale. E dunque succede che quando- per vari motivi - aumenta la
voglia di intraprendere ed aumenta quindi la domanda di risparmio, il
suo prezzo sale, così incentivando l'offerta di risparmio(ciclo di
espansione dell'economia); però, salendo il tasso d'interesse, si
iniziano a ridurre le iniziative imprenditoriali in grado di generare
il profitto necessario per sostenerne l'onere, e la domanda di
risparmio inizia a scendere, facendo scendere il tasso d'interesse
anche perchè nl frattempo l'aumentata offerta di risparmio agisce nello
stesso senso, dall'altro lato. Analogamente, quando - per vari motivi-
diminuisce la voglia di intraprendere e quindi la domanda di risparmio,
il suo prezzo scende, così disincentivandone l'offerta( ciclo di
contrazione dell'economia);però, scendendo il tasso d'interesse,
aumentano le iniziative profittevoli in rapporto ad esso, e la domanda
di risparmio riprende a salire facendo salire il tasso d'interesse
anche perchè nel frattempo si riduce l'offerta di risparmio.
Funziona se libero
La
bellezza della legge di attrazione dell'economia è che automaticamente
produce il migliore dei mondi possibili, automaticamente aggiustando
ogni squilibrio dovesse via via presentarsi. MA per funzionare questo
stupendo orologio naturale (e parlo di Natura perchè l'economia non è
altro che attività degli esseri umani, che sono parte della Natura)ha
bisogno di un requisito fondamentale: DEVE ESSERE LASCIATO LIBERO.
Signfica che funziona solo in uno stato di concorrenza perfetta,in cui
nessun partecipante ha le dimensioni per poter influenzare
domanda-offerta-prezzo.
Man mano che queste condizioni si
allentano,crescendo il grado di oligopolio e monopolio dell'economia,
avviene una distorsione, e succede che il sistema si ammala ed inizia a
produrre cellule cancerogene che alla lunga uccidono l'organismo. Anche
la legge di gravità per funzionare ha bisogno che venga rispettato il
requisito fondamentale di essere ad una distanza non troppo elevata;
superata questa distanza (quindi nello spazio) la legge di gravità non
funziona più.
Il cancro centrale
Purtroppo
a cominciare dall'inizio del 1900, proprio mentre gli economisti
formalizzavano la Teoria dell'equilibrio economico generale, la
tendenza all'oligopolio e a introdurre monopoli di varia natura si è
affermata in modo irreversibile, generando una serie di cellule
cancerogene mortali. La creazione della BANCA CENTRALE in un sistema
economico rappresenta Il CANCRO CENTRALE, quello incurabile che porta
alla tomba se non viene estirpato in tempo.
Vediamo perchè e vediamo come si è arrivati a quest' orribile invenzione che ha distrutto il sistema economico liberale.
Lo Stato
Occorre
aver chiaro che quanto fin qui detto vale soprattutto per lo Stato. In
un sistema economico liberale il ruolo dello Stato è esclusivamente
quello di far rispettare le regole esercitando la Giustizia. E'
fondamentale che lo Stato abbia un bilancio in pareggio, e che spenda
esclusivamente ciò che incassa dalle tasse. Altrimenti, come purtroppo
divenuto la norma da quando il monopolio statale è cresciuto senza
limiti durante il 900,se lo Stato ha un bilancio in deficit (spende più
di quanto ricava dalle tasse) per finanziarlo deve assorbire risparmio
privato, riducendone la disponibilità per gli imprenditori(sarebbe
negativo anche il contrario: con un bilancio in avanzo lo Stato
toglierebbe risorse all'economia privata incassando più tasse di quanto
poi spende). In un sistema liberale senza cancro (pardon: banca)
centrale, ciò produce - coeteris paribus -un rialzo del tasso
d'interesse, esercitando un effetto depressivo sull'intrapresa
privata,che produce un calo delle tasse incassate, con incremento del
deficit medesimo ed effetto sempre più depressivo. Ciò, alla lunga (in
un sistema democratico), provoca una forte domanda di eliminazione del
deficit, innescando il processo opposto: maggior risparmio disponibile
per l'economia privata, calo del tasso d'interesse, ripresa del ciclo
economico. Come sempre dunque il sistema tenderebbe a riequilibrarsi
spontaneamente.
Purtroppo
invece, poichè esiste la Banca Centrale, lo Stato può impedire al tasso
d'interesse di salire per effetto del suo deficit: si fa infatti
finanziare da un aumento della base monetaria, e dalla conseguente
inflazione. Occorre aver chiaro che in un sistema liberale
l'inflazione,come la deflazione, non potrebbero essere che fenomeni
temporanei, per i motivi menzionati allorchè ho illustrato la
meravigliosa legge della domanda e dell'offerta. Naturalmente in un
sistema statalizzato, invece, l'inflazione può essere manovrata a
piacere da parte di chi comanda e dunque essere usata come tassazione
occulta permanente (più o meno accentuata.
I cicli
Per
capire come si sia potuti arrivare alla creazione delle banche
centrali, occorre anche ricordare che l'attività economica, in quanto
fatto naturale, ha inevitabilmente dei suoi alti e bassi, dei suoi
cicli, perchè gli uomini non sono macchinette. Ora succede che durante
le fasi di espansione, per i motivi sopraricordati, si fanno maggiori
profitti (banche, imprese), vi sono maggiori redditi, e lo Stato
incamera più tasse. Esattamente il contrario avviene durante le fasi di
rallentamento. L'atteggiamento più saggio che tutti dovrebbero avere al
riguardo, è quello di sfruttare le fasi di ciclo forte(gli anni di
vacche grasse) come fanno le formiche, per poi affrontare con serenità
quelle di ciclo debole(vacche magre), accettandole esattamente come si
fa con il bello ed il cattivo tempo, senza pretendere invece di imporre
alla Natura solo il bel tempo, perchè la Natura poi si arrabbia e manda
lo Tsunami.
L'avidità
MA c'è un grande nemico: l'avidità, la
sete irrefrenabile di potere e guadagno, un virus che colpisce
soprattutto (paradossalmente) i già ricchi e già potenti. Invece di
contentarsi, ne vogliono sempre di più. Si sentono onnipotenti. Così
cercano di andare contro natura, o meglio di forzare la natura al loro
volere. L'obiettivo è dunque diventato l'eliminazione del ciclo
economico, avere sempre e a tutti i costi una crescita forte
permanente, il più possibile.E questa azione contro natura è stata
facilmente imposta politicamente, perchè l'esplosione del consumismo ha
coinvolto tutti.
L'interventismo malefico
Per questo motivo
ad inizio del 900 i principali banchieri dell'epoca hanno inventato la
BANCA CENTRALE, prendendo la scusa da una classica crisi ciclica
dell'epoca che aveva portato al fallimento alcune banche. Negli USA,
furono Morgan e Rockfeller, che riuscirono nonostante l'apposito
divieto costituzionale , a far approvare dai politici l'istituzione
della FED nel 1913.
La FED si mise all'opera ed immediatamente creò
una grande bolla: quella degli anni 20 , scoppiata come noto nel 1929 e
da cui derivò la famosa Grande Depressione. A quel punto i politici
presero la scusa della Grande depressione, per far crescere enormemente
il ruolo dello Stato nell'economia, ed approfittarono della coperura
teorica loro data da un noto economista dell'epoca, Keynes, per
spendere più di quanto incassavano dalle tasse. Fu la fine della teoria
dell'equilibrio economico generale, e gli effetti di quella fine sono
quelli che abbiamo appena iniziato a vedere ai nostri giorni.
La fine del gold standard
All'inizio
infatti, dopo la seconda guerra mondiale, sia il bilancio in deficit
che la manipolazone della moneta, dei tassi d'interesse e di cambio,
furono usati con una certa moderazione. Poi dagli anni 60 è stato un
crescendo, scatenatosi dopo l'abolizione della convertibilità del
dollaro in oro(1971) e culminato dopo tutta una serie di bolle al cui
scoppio si reagiva puntualmente con manipolazioni sempre maggiori,
nella più grande bolla di tutti i tempi, scoppiata ufficialmente
nell'estate 2007, che a sua volta ha dato luogo alla peggiore reazione
possibile: un ulteriore incredibile accelerazione del processo di
statalizzazione dell'economia globale, con sempre più prepotenti
manipolazioni dei tassi d'interesse e di cambio (fra un pò si arriverà
a fissare anche i prezzi delle case e le quotazioni azionarie per
decreto legge; nulla di nuovo lo facevano i sovietici).
Il peggio deve ancora venire.
Quello
che si è visto finora è solo l'antipasto (e magari anche il primo): ma
la portata forte con i contorni ed il dessert devono ancora uscire
dalle cucine. Basti pensare che adesso la salvezza del sistema viene a
dipendere dai governi, i quali diventano la vera banca centrale: hanno
appena deciso che sono loro il prestatore di ultima istanza delle
banche e dell'economia. Ma c'è un piccolo problema di cui ancora
nessuno parla:
il Re è nudo
i governi, gli Stati , sono
indebitati ed in deficit anno dopo anno; le risorse di cui dispongono
le prendono proprio dalle banche e dall'economia(cioè da tutti coloro
che gli comprano le loro cambiali). Dunque è una situazione paradossale
che non sta in piedi: risparmiatori e banche dovrebbero prendere i
soldi dallo Stato che li prende da loro. Siamo al ridicolo, allo stato
puro. Eppure è sotto gli occhi di tutti: riunioni su riunioni, g4 g7
g8, poclami governativi di tutte le nazioni, per dire esattamente
questo assurdo.
Che i soldi che non ci sono li daranno loro che non
li hanno.Ricorda la famosa fiaba: il Re è nudo, ma nessuno lo dice,
tutti fanno finta di credere che sia vestito magnificamente.
Riciclaggio internazionale
Ed
è sbagliato pensare che possano tenere in piedi la baracca asiatici ed
arabi; essi infatti sono in avanzo e in attivo nel loro commercio
estero, ma finora hanno incassato solo e soltanto cambiali emesse da
quelli che oggi stanno per fallire. Certo, se accettano di continuare a
essere pagati in cambiali, pur di mantenere in vita il cliente, danno
un contributo al proseguimento dell'agonìa. Ma questo non farebbe altro
che perpetrare un altro degli aspetti essenziali del disastro odierno,
quello collegato alla manipolazione dei tassi di cambio e dei rapporti
con l'estero (di cui in questo Speciale non ho voluto parlare per non
complicare le idee, anche perchè l'essenza resta quella descritta anche
su scala globale).
Si fomenta il cancro
Assolutamente non
vorrei essere pessimista, nessuno più di me sa quanto sarebbe bene
pensare positivo. Ma possono esserci speranze in una situazione come
questa, in cui invece di capire la lezione per quanto dura ed estirpare
il cancro con la più potente delle chemioterapie o con il più drastico
degli interventi chirurgici, non si fa altro che nutrirne le cellule
cancerogene sempre di più?
L'equilibrio nei bilanci bancari
In
un sistema economico liberale, SENZA banca centrale, chi svolge
l'attività bancaria deve per forza stare attento a far combaciare le
scadenze dei suoi debiti e dei suoi crediti. Questo perchè se si
mettesse a raccogliere denaro prevalenemente riscuotibile dai
proprietari a breve scadenza, e utilizzasse questo denaro
prevalentemente prestandolo a lunga scadenza, si verrebbe a trovare
nell'antipatica condizione di non avere il denaro quando i suoi
creditori si presentano a richiederglielo. In tal condizione non
avrebbe che due possibilità: o trovare qualcun altro che glielo presta,
facendo così sostituzione di debito; oppure trovare qualcun altro che
si prende in carico i suoi crediti facendolo rientrare della liquidità
che gli serve. Naturalmente entrambe queste alternative hanno un costo
che verrebbe a ridurre sensibilmente il margine di interesse fin lì
teoricamente guadagnato nella differenza tra quanto pagato ai
depositanti e quanto incassato dai suoi affidati.
Per questi
elementari motivi, in ogni manuale di "scienze" bancarie, la prima cosa
che si insegna è appunto l'equilibrio tra le scadenze nell'attivo e
passivo del bilancio. Dopo il disastro degli anni 30 si era inoltre
provveduto a isitutire per legge la differenza tra banche commerciali
di deposito (raccogliendo a breve termine, non potevano fare prestiti
oltre i 18 mesi), e banche d'investimento (in Ialia gli istituti di
credito speciale), cioè quelle banche che poichè erogavano prestiti a
lunga scadenza si dovevano finanziare tramite emissioni di obbligazioni
anch'esse a lunga scadenza.
Purtroppo però ci sono le banche centrali.
I cui effetti cancerogeni nel sistema economico si esprimono in vari
modi, tra i quali spicca la funzione di prestatore di ultima istanza
alle banche commerciali. Il che alla lunga ha l'effetto
deresponsabilizzante di corrompere queste ultime, del resto aizzate a
fare più utili possibili. Ed è chiaro che - essendo i tassi a lungo
termine più elevati di quelli a breve (sempre in un mondo normale)-
esse sono spinte a infrangere l'equilibrio tra le scadenze "prendendo a
breve e dando a lunga" come si dice in gergo. Tanto, in caso di
difficoltà, c'è la banca centrale che interviene (figuriamoci se fa
fallire la banca incauta). Così questa malversazione ha preso tanto
piede da essere di nuovo legiferata: nel pieno della bolla le famose
autorità - quelle da cui oggi dovrebbe dipendere la salvezza del mondo
- hanno addirittura abolito la distinzione tra banche a breve e banche
a lungo: tutti possono fare tutto, evviva la concorrenza. In realtà
dietro a questa motivazione ingannevole, c'era invece la sete di utili
crescenti: perchè non guadagnare di più se tanto poi paga pantalone (la
banca centrale, cioè il governo, cioè la collettività)?
Il cancro si espande
E
il cancro si è espanso portando all'accumularsi di posizioni
squilibrate con le banche piene di crediti illiquidi, inesigibili, a
lungo termine - assolutamente incapaci di far fronte ai propri debiti a
breve termine. Da qui l'allarmata discesa in campo dei governi
occidentali riuniti che hanno assunto la nota posizione RIDICOLA di
prestatori di ultima istanza - garantendo i depositi bancari - pur di
evitare che i depositanti si presentassero in massa a richiedere i
propri quattrini. In quel caso infatti non c'è alcuna possibilità di
poterglieli ridare. Occorrerebbe stampare quantità enormi e si farebbe
fatica anche materialmente. Sulla posizione RIDICOLA dei governi ho già
scritto: devono decidersi, loro i soldi ce li hanno? tanto da poter
garantire tutti i depositi bancari? e allora perchè li chiedono mese
dopo mese per poter pagare gli stipendi e fare fronte ai loro normali
impegni di spesa? Insomma per essere credibili come prestatori di
ultima istanza, non possono essere al contempo prenditori di prima
istanza. Scusate se ci sono tornato sopra, ma il fatto che non si legga
una riga o non si levi una voce in tal senso per me ha
dell'incredibile(come sempre gradite segnalazioni in tal senso,
soprattutto in Italia).
La curva dei tassi
Adesso vorrei
invece far osservare come l'azione cancerogena che scaturisce dal fatto
che tutti prendono a breve e danno a lunga, colpisce l'organismo
economico. Sempre nel famoso sistema normale,i tassi a lunga sono per
forza superiori ai tassi a breve, in quanto non avrebbe alcuna
razionalità prestare i soldi a un rendimento inferiore per una scadenza
più lunga; ma il cancro centrale riesce anche in questo. Infatti, per
effetto della legge della domanda e offerta, se tutte le banche
vogliono indebitarsi soprattutto a breve, è chiaro che i tassi a breve
tendono a salire (perchè aumenta la domanda di fondi a breve); e
analogamente se tutte le banche vogliono prestare a lunga è chiaro che
i tassi a lunga scendono (perchè aumenta l'offerta di prestiti a
lunga). Ne consegue che la curva dei tassi si appiattisce; e sotto
l'azione delle banche centrali riesce addirittura ad invertirsi.
Naturalmente tutto questo viene visto di buon occhio dai prenditori di
denaro a lunga che vedono scendere il costo del loro indebitamento; e
tanto lo vedono bene che aumentano la loro domanda di finanziamenti,
perchè più bassi sono i tassi, maggiori sono le iniziative che si
possono tentare.Ed il tutto viene esacerbato dalla già illustrata
tendenza del cancro centrale di abbassare i tassi il più possibile. Ne
scaturiscono le famose bolle, che si creano appunto per abbondanza di
credito a buon mercato, in un contesto in cui l'avversione per il
rischio viene minimizzata dalla convinzione diffusa che interverrà la
banca centrale, in caso di bisogno (azzardo morale).
La disonestà
Dunque
la reazione a catena dei danni scaturenti dal cancro centrale non
potrebbe essere più devastante. L'aspetto che colpisce maggiormente è
il seguente: poichè è molto facile , ed alla portata di tutti, capire
questi meccanismi; e poichè è evidente che da un congengo simile
vengono fuori quantità di utili enormi puramente parassitari e
soprattutto privi di rischio, perchè si sa che le perdite verranno
scaricate sulla collettività; allora non possono esserci dubbi sulla
malafede e dulla disonestà profonda che ha animato ed anima coloro che
- guidando la baracca - hanno innescato il cancro centrale. Vedremo se
tutta questa tragedia finirà come alla Bastiglia.
La causa prima
La
causa della degenerazione genetica del sistema economico e finanziario
risiede nella tendenza del capitalismo a generare monopoli ed oligopoli
non rispettando la libera concorrenza perfetta, l'unica in grado di
esprimere un insieme di prezzi "naturali" frutto della libera domanda
ed offerta da cui la tendenza al riequilibrio spontaneo.
L'effetto
Da
tale causa discende l'effetto dell'imposizione di un prezzo politico
del denaro. Se il tasso d'interesse fosse lasciato libero di fluttuare
in base alla domanda e all'offerta, non si potrebbero MAI creare delle
bolle devastanti quali quelle che ben conosciamo, perchè il meccanismo
si riequilibrerebbe spontaneamente. Se il tasso di cambio fosse stato
lasciato libero ed il sistema monetario ancorato a un bene
reale(l'oro), non si sarebbe MAI potuta creare una situazione di
permanente squilibrio nel rapporto tra consumi e produzione
dell'economia più grande del mondo (almeno fino ad ora), consentendo
alla sua popolazione di vivere al di sopra dei propri mezzi.
Desidero illustrare l'azione cancerogena delle banche centrali sull'economia internazionale.
Ricordo che il reddito (o PIL) prodotto in un paese durante l'anno può
solo O essere consumato O essere risparmiato. Non ci sono per
definizione altre alternative. Se il paese fosse solo al mondo, al
massimo potrebbe consumare tutto il reddito che produce, azzerando i
risparmi. Sarebbe già una politica imprudente, ma almeno ci sarebbe
questo limite. Invece in un contesto di scambi internazionali, il paese
può consumare più di quello che produce, perchè quel di più lo prende
dall'estero, ed accumula così un risparmio negativo. In un sistema
monetario internazionale basato sull'oro, il paese in deficit potrebbe
restare tale solo fino a quando ha delle riserve aurifere da dare
all'estero in cambio del suo eccesso di consumi. Esaurito l'oro, si
dovrebbe fermare per forza, e ridurre i propri consumi. Inoltre, in
regime di gold standard la quantità di moneta e credito nel paese
deriva dall'oro disponibile; riducendosi questo, si riducono anche
moneta e credito, e quindi il paese sarebbe forzaro a ridurre il
proprio tenore di vita, cioè i consumi e le importazioni, venendo
automaticamente spinto al riequilibrio.
Purtroppo però
hanno abolito il gold standard, sostituendolo con il dollar
standard(come se il dollaro fosse oro, ma il dollaro si può stampare a
piacimento, l'oro NO). Anche in questo caso già potenzialmente nefasto,
se però si rispettassero la domanda e l'offerta, in una situazione di
deficit la valuta del paese si svaluterebbe; il che comporta
automaticamente un disincentivo alle importazioni (che costano di più)
ed un incentivo alle esportazioni(che divengono più convenienti per i
partner esteri); inoltre la svalutazione porterebbe a una pressione
rialzista sui tassi d'interesse, e quindi anche per questa via si
eserciterebbe la tendenza al riequilibrio.
Purtroppo però ci sono le banche centrali.
Le
quali decidono di manipolare il prezzo del denaro sia interno che
esterno, quindi sia il tasso d' interesse che il tasso di cambio. Per
cui invece di vendere la valuta del paese deficitario innescando il
meccanismo sopraillustrato, la detengono tra le proprie riserve
valutarie evitando la modifica dei tassi di cambio; ed inoltre poichè
devono ricavarci qualcosa, la rimandano al paese di origine prendendosi
in cambio i suoi debiti ed esercitando quindi una pressione al ribasso
sui tassi d'interesse del paese deficitario. Ecco dunque che questa
orribile manipolazione, provoca la permanenza dello squilibrio che non
solo non si riaggiusta ma addiritttura peggiora. E non finisce qui.
Perchè così facendo la banca centrale manipolatrice, deve aumentare
l'offerta di moneta e credito all'interno del suo paese, nella misura
in cui non vende la valuta straniera pervenutale(la valuta domestica ai
suoi esportatori gliela deve dare). Quindi crea inflazione al suo
interno.
La guerra
Così Il cancro si espande a tutti i
livelli, e procede indistrurbato, creando le premesse per disastri
futuri inimmaginabili. Infatti il paese "furbo" che accumula riserva in
valuta del paese deficitario, in realtà accumula una massa di cambiali
che non potrà mai incassare. E questo può portare alla guerra.
Sempre sbagliato
Se
tali enormi distorsioni (disastrose a lungo andare) si sono potute
creare e mantenere crescenti nel tempo è a causa del prezzo politico
del denaro, che per forza risulta sempre sbagliato: un basso tasso
d'interesse piace agli stati debitori, agli imprenditori, ai cittadini
debitori (mutui e credito al consumo), e dunque piacendo a tutti
diviene una costante del sistema; ma purtroppo un tasso d'interesse
basso produce inevitabilmente delle bolle economiche(svilisce il
risparmio) e finanziarie; ed ancora peggio, la gestione politica
(tramite banche centrali) dei prezzi del denaro impedisce che possano
avvenire riequilibri spontanei, anzi il sistema si avvita al
peggioramento, perchè quando le bolle crescono (case, azioni che
salgono, ad esempio) tutti applaudono, e solo quando scoppiano tutti si
disperano, e come si pone rimedio? abbassando il costo del denaro, cioè
riproponendo la causa della bolla, così se ne forma un altra e si passa
di bolla in bolla. Fino a quando l'implosione del sistema è simultanea
e definitiva.
La crescita drogata.
Tra
l'altro anche l'eccesso di crescita economica, soprattutto adesso che
concerne sei miliardi di persone, è un male da combattere, perchè il
sistema ecologico planetario non è in grado di sopportarlo. Si può
discutere se il disastro ambientale arriverà tra x o tra y anni, ma è
certo che così procedendo arriva, dunque sarebbe molto sensato cambiare
modello di sviluppo prima possibile.Ma tale modello di sviluppo
"sostenibile" può venire fuori solo dalle forze spontanee del libero
mercato, non certo dall'imposizione di un gruppetto di oligarchi. A
proposito dei quali vengono i brividi a pensare cosa combineranno
adesso nella nuova "Bretton Woods".
Le soluzioni
In
realtà, come si evince da quanto scritto in questo Speciale cancro
centrale, basterebbe sancire tre semplici modifiche che risolverebbero
tutti i problemi.
1) ritorno del gold standard
2) bilanci statali in pareggio
3) abolizione delle banche centrali.
Fondamentale però, fare rispettare le legislazioni anti trust, evitando la formazione di monopoli ed oligopoli.
Ma naturalmente non esiste alcuna possibilità che si vada in questa direzione, per cui non resta che prepararsi al peggio.
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