Il giorno dei giorni

Lettera ad un figlio


Ciao angelo del cielo,probabilmente ora raccontare storie ai figli prima che si addormentino non si usa più: non è più “di moda”. Io una storia te la vorrei raccontare. E’una storia che nasce da lontano e non ti dirò mai se è inventata, reale oppure se è talmente bella da sembrare inventata.Se nel frattempo ti addormenterai non importa: parlerò, o scriverò, ugualmente. Le storie poi, non vanno per forza capite, non vanno per forza sentite. Le storie sono storie e basta.Tanto, e tanto tempo fa, in un paese leggermente dimenticato da Dio e forse anche dal cielo, tra un confine di città ed uno di campagna, nasceva ed esisteva un bambino dai capelli castani, dagli occhi blu e dal carattere difficile. Il tempo passava e questo bambino iniziava a fare i conti con ciò che amore sembrava ed amore non era. Queste difficoltà lo portarono a chiudersi sempre di più. Rifiutare categoricamente ciò che agli altri faceva sentire bene.Scappare, poi ancora scappare. Senza pensare. Schiacciando l’acceleratore. Fino a che c’e ne.A fianco della vigliaccheria c’e il mondo fatto dei perché, dei per come, dei mai.A fianco dello scappare c’e la voglia di non sentire.Un giorno arrivò una scelta, tra un toga desiderata e “mattoni” di formule da sempre detestate. Perché il destino l’abbia portato a scegliere la via da sempre detestata rientra nel lato magico della storia.Da questa scelta ne ricavo tante delusioni “lavorative” dato che non capiva, di stufava di non capire, capiva di non capire, sapeva di essere inadatto. Però non sapeva che stava per ricavare una cosa talmente grande da non avere parole sufficientemente belle da poterla descrivere.Un giorno, un freddo giorno di novembre, l’amore discese nel suo cuore.Un altro bivio era però dietro l’angolo. Dopo aver saputo che era un amore probabilmente impossibile fu la velocità a prendere il sopravvento.Una curva a tutta velocità che arriva veloce e veloce si poteva portare via la sua vita. Ma, si sa, nelle questioni magiche rientra sempre la magia. La stessa mano magica che scelse quella strada difficile scelse di risparmiargli la vita.La curva passo, la paura anche: l’amore stava arrivando.Iniziò, nel mese più freddo dell’anno, una magia unica. Un amore lungo un sogno intero.Il Natale portò una ventata di calore, e una vacanza solitamente non amata divenne il motivo in cui stringersi alla sua amata, amatissima.Non hai forse idea, e ci vorranno anni perché tu capisca, che quegli occhi verdi cosi belli erano frutto delle stelle di S.Lorenzo scese su di lei, che quei modi di fare gentili erano la cura ad ogni male. Insomma, questo è l’amore.Si passo insieme la notte più magica: dall’ultimo del 2006 al primo del 2007, anni che a te sembrano antichità probabilmente. Per noi erano l’inizio del futuro.Questa storia ti sembrerà strana, difficile da interpretare: probabilmente a questo punto ti sarai già addormentato e penserai a quello che più ti pare.Io ti dico solo che l’amore prima o poi arriva, bisogna solamente non confondere tutta la battigia che c’e prima. La storia che ti racconto finisce qui, o molto più probabilmente sta ancora continuando e alla fine non ci arriverò mai a scriverla. Come il mare passa sulla spiaggia e passa sulla scritta di sabbia e non riesce a cancellarla. Ti chiederai se questa storia è immaginata o no? A questa risposta risponderà tua mamma. Perché? Perché è la protagonista di quanto ho raccontato.Sappi solamente che ad avere una madre come lei sei davvero il più fortunato del mondo: ancor prima di nascere.Con amore,                                                                                                                      il tuo papà