oliviaspaghetti

se la Pasqua casca bassa..


 Era un 19 marzo di tanti anni fa, non ricordo quale esattamente ma mi ricordo che era uno di quegli anni in cui la Pasqua casca bassa e più che primavera sembra novembre. Il regalo a i' babbo era passato del tutto inosservato visto che nell'attimo dopo averlo scartato (ostentando sorpresa nonostante fossero i soliti cioccolatini che piacevano tanto alla mamma) si era accorto di aver perso il portafoglio con dentro la caparra per andare al mare e immediatamente, snocciolando un lungo rosario di moccoli, si era precipitato a cercarlo facendo a ritroso il percorso da casa a lavoro.Saranno state le sei della sera passate quando, mentre mia madre per esorcizzare l'attesa aveva cominciato a friggere frittelle di riso per mezzo paese, suonarono alla porta:  - O chi l'è?- esclamò sorpresa pulendosi le mani al grembiule legato con un fiocco alla vita dirigendosi verso la porta a vetri; mio padre non poteva essere, avrebbe aperto con le chiavi. Infatti ad  entrare fu il prete armato di aspersorio e seguito da due piccoli chierichetti avidi già pronti con il cestino della questua proteso sotto al naso di mia mamma che, come sempre, fece finta di nulla e gli offrì una frittela ciascuno.Don Angelo conosceva bene mio padre e non si stupì di non vederlo riunito insieme a noi intorno alla tavola della cucina. Il prete, in mezzo alle nostre risa malcelate, cominciò a  farsi il segno della croce quando dal fondo del corridoio improvvisamente la porta si spalancò e, insieme alla pioggia di quel buio pomeriggio di marzo, entrò, seguito da mio padre, uno stuolo di bestemmie colorite e soddisfatte: aveva ritrovato il portafoglio. Mia mamma, con le gote rosse per la vergogna, gli corse in contro:- Walter e c'è i' prete!- E chi gli ha aperto?? Olivia