Lorenzo D'Auria aveva 33 anni ed era agente del SISMI; era perchè è morto nel blitz per essere liberato dai rapitori in Afghanistan, che si tratti di fuoco amico o nemico non mi interessa, tanto se fosse "amico" non lo sapremo mai.Quello che mi interessa, invece, è la scelta drammatica e utile di Francesca, compagna di Lorenzo, che ha pensato bene di sposarlo il giorno prima che morisse. Si chiamano nozze in "articulo mortis" e se non era per questa procedura, che permette di sposare una persona nonostante sia in coma o comunque impossibilitata ad esprimere il suo parere (Sì, lo voglio..), Francesca, madre di tre bambini, sarebbe rimasta come una scema senza un minimo di tutela.Proprio così, al di là dell'amore e della promessa di matrimonio (si dice che si volessero sposare da tempo), Francesca non essendo regolarmente sposata con Lorenzo al momento della morte non avrebbe avuto diritto a nulla, niente di niente.Allora io mi chiedo: siamo davvero ridotti a fare certe scelte forzate e prive di senso solo perchè il nostro stato non tutela altre scelte? la scelta di non sposarsi ma comunque vivere con un'altra persona, fare dei figli insieme, sostenersi e amarsi.Olivia S.
