OLTRE I TULIPANI

credimi


Ninna nannaChe senso ha guardare alla vita come se fosse una condanna e non una benedizione? Ricordo un tempo, in cui ogni mio sognoèdiventato sangue, dove il suono ancestrale e rassicurante di una ninnananna cantata nella notte, è diventato pianto, orrore,paura,disperazione.Ricordo un eterno bambino, che ha paura dei mostri, e teme i suoi stessi pensieri... ricordo di averlo amato, e di averlo perso, senza mai un abbraccio, mai una parola d'amore. Ricordo di un dono, che fu per me grazia estasi e tormento, lo sguardo incredulodellagente, che mi additava come una strega, opera del maligno, e le eternedomande della gente, che diventano giudizi e sentenze. Ricordo la passione dischiusa nellemie notti da diciottenne, a scrivere,e riflettere sul senso della mia sofferenza. Ricordo le lacrime nascoste di un angeloche non ha mai saputo quanto l'amavo. E le mie mani ferme come ghiaccio a chiedere perdono per una colpa chenessuno puo espiare se non io. Nessuno è colpevole del non amore, malo diventa nel momento che permetteal buio di togliere fiato e paroleal sonno di bruciare il tempo senzasogni. Un viaggio al contrario, verso il passato, con il passatomano nella mano... da un lato un fiore, dall'altro un coltello. Ecco, puoi ferirmi, mi concedo a te,senza difese.Dimmi.. chi sono? Chi sei? In cosa esattamente dovrei credere e non credere? Dov'è la verità? Queltempo, quelle esperienze, quelle intuizioni, sensazioni, quelle vocisenza voce, quella coscienza che non ha spiegazione, cos'era dunque..un prodotto della mia mente, dettata dalla solitudine, o la folliadella divina conoscenza?? Ricordo un tempo in cui un padre amavail mare e il mondo, aveva gli occhi carichi di gioia, seppur ricchi ditristezza. E sai perchè? Perchè non esiste una cosa senza il suocontrario. Ed io sono l'essenza di quell'identitàche è dolore e gioia insieme, ogni piccolo pezzo di pelle è cresciuto con un grido e un esclamazione di stupore,non c'è pace piu grande. Credimi.