“lande di cenere” Spezzato in due,tagliato a metà da un vento di tenebra.Due parti di luceAffogate nell’oscurità,un oscurità che aliena i sogni,che confonde ogni respiro,che ti trattieneper un istante ancora prima di abbandonare la tua anima inertenelle lande desolate dalle grida perenni.Lì,non c’è scampo….Non c’è mezzo,non c’è volo che ti possa liberare.Le urla dei dannati dispersi,disperati,condannati ad un esilioDi peregrinare,ad un cammino per una meta inutile e nefasta..LE URLA DEI DANNATIChe ti divorano l’anima che fanno scempio dei tuoi puri pensieri,che divorano come CAGNE BASTARDEi tuoi singhiozzi disperati.Questa terra di CenereVuole il suo tributo..Finire lì,è peggio dell’inferno,peggio di un’iniezione letale,peggio di ogni condanna! Arrivare lì,non hai certezze,nessuna rispostaNESSUNA PIETA’.Sono Qui:nessuno mi ci ha mandato,l’ho voluto;consapevolmente io..Un volo dentro di me,quasi fosse una sfida idiotaper appurare il valoreconseguito negli anni,in questa landa dei disperati dalle grida tonanti,dal vortice continuum di pensieri d’anime dannate:imploranti il perdono ad un Dio indifferente..IO STO’ QUI. Con entrambe le mie metà,ed un sacco di stracci,mio insostituibile bagaglio..E due abili mani che sanno creareE una fervida mente che sa giocareE un cuore che non teme l’oblio;In questa landa desolata,in questo cogito di mare ghiacciato:mentre anime dilaniate anelano ad una via di fuga verso il cielo,IO,CONSAPEVOLE SGRANO LA TERRA…Affondo le mie dita maledetteFra le ceneri umaneE cerco la mia strada……Sempre verso il basso.