FrastuoniD'esistenza

" Istante... Frammento.. "

In questo istante…

Frammento

di scheggia,

incastonato fra

minuti d’ebano.

In questo palpito

e delle sue sfaccettature,

ombra e vibrazione:

Sovrani indiscussi

del Mio Sentire..

Eterno fiore

che di bocciolo

inebriato di rugiada,

irrefrenabile,

a briglia sciolta,

del Tuo volo…

Icaro imprudente Tu:

Abbandonata fra

le braccia del sole

che scampo alcuno non lascia.

Accolgo la Tua caduta

dentro le mie spire

intrecciandoti

indissolubilmente

al mio fiato.

Quest’airone

assoluto,

virtuosismo

del Mio Cielo.

                                         Rouge

Visione

Donna Domino –

“ Se vuoi,posso camminarti a fianco..

E se vorrai,ti terrò la mano…”

Le dissi così un giorno di tanti anni fa….

Ero così sicuro della sua risposta che

nemmeno mi passò in testa

l’idea che: 

la sua anima era già corrosa…

Tanti anni fa ero una persona

Assai diversa,

è come

parlare di colori..

Pastello ed ombra..

Lunghe strade nere

che si stagliano come

viandanti impazziti

fra le stanze di

un ostello di carne

eppur d’una saggezza

che richiede sangue ed aria..

Correva l’anno 1995,

15 anni fa…

Avevo 24 anni

e tutto ciò che mi circondava

mi Soffocava e incatenava

uno spirito che non voleva

altro ch’esser Libero…

Libero di errare in entrambe le sue misure….

Ivi,scrissi la mia prima

composizione..

Tutto avrebbe portato poi a ciò che sono ora.

“Visione”..Un titolo  tremendo!

Un epitaffio ancor prima di nascere,

per un già antico cuore

che pure stava morendo.

La fine e l’inizio…

La trasmutazione di un’anima

che da inutile baco

diviene farfalla..

Una farfalla di Sangue ed aria..

Al cospetto d’una donna

ogni uomo è schiavo

nel proprio divenire.

Una visione,una donna…

Qualsiasi anima femminea

che nella sua globalità

assume al cospetto del mio scrano

le sembianze della filosofale pietra,

che mutava nella sua alchimia

improbabile,

vile metallo in Oro..

Una “Donna”..

Solo una donna

basta ad un uomo

per perdere la via…Oppure

ritrovarne lArcano..

Visione..O Donna…

Un eguale valenza..

Anni dopo l’ho rincontrata

e con naturalezza

le camminai a fianco

e le presi la mano..

Le nostre strade

erano già divise da tempo,

forse,non erano mai state

nemmeno unite.

“ E ci guardammo

Appena negli

occhi,

per noi due,

già distanti una vita….”

                                            Rouge....

Labirinti di Me...

Me ne stò qui…

Inchiodato sul Golgota delle mie privazioni.

Se frugassi nel bagaglio

Del mio peregrinare,

ivi troverei antiche reliquie riversate all’arinfusa

che Tormentano il fondo della mia Anima.

Poco più su,

poggiato su un letto di cocci imbrattati di alcool e sangue rappreso,

troverei occhi celesti

cuciti su se stessi da brandelli di vene…Le mie.

Occhi serrati che non sognano più.

Infilo queste mani ruvide spazzate e spezzate dal tempo,

fra le pieghe del mio bagaglio e m’accorgo di una

Moltitudine di anfratti,tasche celate,segrete..Secretate dai miei stessi ricordi.

Il mio Bagaglio è un labirinto…Dove pur io son destinato a perdere il Senno!

Spesso imbocco strade

Lastricate di gemme

Che con la loro luce

Mi privano dall’accorgermi delle

Ferite laceranti ad ogni mio passo..

Alla fine del percorso,

trovo solo un muro….

IVI,RITORNO PER UNA STRADA

DI SANGUE.

Nel mio bagaglio custodisco un paio di ali ingiallite

Che tengo gelosamente avvolte in una coperta di stelle:

a memoria di quando volavo “Oltre”…

Ora,rimiro il cielo

da questa terra maledetta che mi oblia,e

osservo il mio me stesso

srotolarsi come un papiro di sabbia e sudore,scandito

da una clessidra

dai ricordi sbiaditi….e attendo.

Mentre me stò qui,inchiodato alla mia croce

E aspetto nel mio labirinto

Che una meridiana

Nel gioco lezioso delle ombre,

segni il percorso per dove un giorno

ho svenduto ed abbandonato

il mio cuore.    

                                     Rouge                                           

-Il Demone-

Lucido e consapevole

Mostrava le sue ali nere,

Le sue dita lunghe,

umide,

gelide.

Rideva…Rideva del mondo,

Rideva di me.

S’insinuava tra le mie deboli sorsate,

diceva:  “Affonda in questo mare,lasciati affogare…non resisterMi…..”

Cedetti.

Lui affondò con me

Ballando con ogni mio sussulto,

Desiderandomi..

Deformando ogni mio singulto,

ghignando d’un riso antico, possente,

infausto.

Visioni,Visioni della mente,

visioni d’amara eppur sì dolce Follia….

DEMONIO!!

PERCHE’ MI TENTI!

…..con voce bassa,Roca…….Rispose:

“Io sono il tuo Demonio,

Io sono la parte più vera,

più oscura di te,

Io sono visione.

Chiamami col nome che desideri…

IO SONO TE…”

Fiumi di parole riecheggiano nel mio sentire,

fiumi di parole saccheggiano e sorseggiano

fra il pensiero di quest’Uomo

e il suo invisibil bagaglio.

Ecco il dolore,Ecco le risposte…Finalmente,

ecco che rimembro il passato oscuro e rivedo

questo mio tanto amato Demone:

EGO MIO..ELFO FURIBONDO!!!!

Domatore di leoni,placa il mio spirito ribelle!

Che nervi questo perdersi,che gioia questo non sentirsi più!

E la mia scrittura prende forma per essere Immortale

Come purtroppo il mio insano dolore,capace di rendere

Il “sempre” uguale e il “prima” irraggiungibile.

E allora urleranno i miei pensieri onde la bocca non tormenti più il silenzio…

…Perché è sempre stato facile farmi male.

                                                        Rouge

- Intaglio -

Deserto e schegge di sale

alla calca.

Inebriato di vita

alle soglie  di un sogno mesto

la palma al suolo poggia

inquieta .

Il passo si fa lesto

Il fiato si fa corto

Il sorriso è breve.

Ingollo una sorsata di veleno,

sbircio il confine,

l’amaro mi invade rapido,

fremono le papille

e un fuoco arde allo sterno..

Me ne sto cieco per brevi istanti.

…Mai veduto meglio nella mia vita.

Mi desto dal sogno,

dal delirio che il flusso dà,

che il fiume strappa,

e che a volte intaglia

un arabesco di fiati

incastonati alla gabbia dei giorni.

                                        Rouge