L'Oltremondo

Goccia.


      Nel vuoto attendere della vitache ci attanaglia all'improvviso,nella notte oscura e tormentata,passano cortometraggi d'autoreintrisi di ricordi e nuove responsabilità,che come marchi ci portiamo addosso,nascosti da spessi vestiti indossatiad arte per celare il nostro peccato. Le domande s'infilano nelle nostrecarni, come frecce da un arco,chiedendoci violentemente risposteche non vogliamo dare, perché più dura della roccia èla nostra coscienza, covo di misteriosi silenzi e colpevoli sordità.E così come la roccia più dura,siamo vulnerabili nel tempo,scavati inconsapevolmente da una goccia senza volto, madre delnostro pentimento, che compie il suo lavoro inesorabile concolpevole ritardo.Siamo così costretti, ad ogni occasione,a guardarci indietro, cercandodisperatamente di raccogliere ciò che abbiamo lasciato,reso scivoloso dalle lacrime altruie dal fango che intride la nostra coscienza.Avevamo immaginato orizzonti differenti,perfetti nella loro incommensurabile bellezza,ma il nostro esser Uomini è il gravepeso che ci portiamo addosso, armaa doppio taglio e spietato picconedei nostri sogni, che non ha pietàalcuna della nostra condizione.Viviamo nell'attesa di un cambiamento,senza sapere che l'unico rimedioè  dentro di noi, perché noi siamo il mondo,comparse di un film senza protagonisti.