.Ombrascura.........

Il mio maestro


Oggi ho riso con mio figlio......giocavamo, io e lui, a carta pietra forbice, l' ho preso da scuola alle 13 per poi portarlo dalla mamma al lavoro, nel bar tavola calda, dove di solito mangia al mercoledì....poi ho deciso che mi ci sarei fermato anche io...abbiamo ingannato l' attesa del primo io leggendomi un po' di gazzetta e lui giocando al mio cellulare....durante il pranzo poi lui mi ha raccontato che ieri notte ha fatto un brutto sogno, un sogno strano....e gliela leggevo negli occhi tutta quella sua incredulità...con la bocca piena di prosciutto crudo e quell' incisivo, l' unico la' davanti fermo e fiero come fosse una guardia a difesa del suo fortino....uno dietro l' altro cadono ormai...a me pare che ogni dente che cade sia una tappa della sua crescita, mi pare così grande..........comunque dicevo....abbiam mangiato ed alla fine.....lui mi chiede:"Papà vuoi giocare con me?"Io ci penso un attimo su e immediatamente mi sono accorto che era tanto che nn giocavo con lui, era tanto che nn avevamo ...come dire....il nostro momento......ho accettato!!!CARTA PIETRA FORBICE e in quei secondi il nostro affiatamento cresceva...dapprima timidi..io per le persone del ristorante, visto che lui gridava!!!!! E lui perchè, credo,  si stava disincantando da quel papà un tempo così giocherellone, ed ora, da tanto, da troppo, serio...CARTA PIETRA FORBICE e lo sentivo vicino a me...le sue dita si aprivano intermittenti in pose nn troppo chiare perchè la foga di vincermi era troppa....il sorriso spontaneo la testa che si spostava rapidamente all' indietro perchè preso dalla risata convulsiva.......gli occhi semichiusi...e capitava spesso e sovente di fare delle figure uguali.....gli piaceva! perchè era chiaro segno di come in quel momento stavamo pensando la stessa cosa.......osservavo lui, e più lo osservavo e più mi innamoravo ricercando altri dettagli, altri particolari, differenze, pieghe, frammenti, di quel viso tanto conosciuto ma sempre così capace di sorprendermi.......osservavo Mattia e nel contempo tanto preso da lui che non mi sono accorto che erano diventati due i bambini che giocavano....uguali......perchè la risata, il modo che abbiamo nello scomporci, il tempo, e tanti movimenti è lo stesso......in quei momenti un padre capisce che quello è un figlio suo, nn so come spiegarvelo, ma in quel momento non poteva essere altrimenti......veniva da me, era cosa mia, intima e carnale....ridevamo come matti...io senza freni e lui anche e cosa più bella le persone ai tavoli...non più prese dai loro discorsi se la ridevano per come ci stavamo divertendo in quel momento......ridevamo ed eravamo puri veri, divertiti e questo devono averlo sentito tutti.......Sono stato bene oggi....mio figlio mi ha insegnato nuovamente qualcosa che più non sentivo....soddisfatto e pieno di gioia mi sono poi alzato, salutandolo.... mi sono recato al lavoro nuovo....è iniziato il mio 2008!